Eleonora Carta's Blog, page 10
February 2, 2021
Accademia Giallo Garda 2021
Stasera, martedì 02 febbraio 2021 ore 20:00 avrò l’onore di condurre, in diretta streaming, la prima sessione dell’Accademia Giallo in Tour 2021.
LA STORIA DEL GIALLO – Origini e tendenze di un genere.
Iscrizione gratuita ma obbligatoria a questo link:
La storia del giallo con Eleonora Carta– Accademia GialloGarda

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January 22, 2021
Instagram Live con Le Nuvole
Sabato 23 gennaio ore 11:00
#Live #Instagram con Cecilia Ricciarelli della Libreria Le Nuvole di Barcellona per parlare di “Piani Inclinati” Edizioni Piemme
Ci trovate seguendo i nostri account:
@iameleonorac & @librerialenuvole

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January 14, 2021
8 anni

In questi giorni è stata annunciata la riapertura per il autunno del Museo di Scienze Naturali di Torino, chiuso alla fine del 2013 a causa dell’esplosione di una bombola o di un estintore, non ho mai ben capito.
Lasciamoci pervadere da un po’ di sano ottimismo e fingiamo di crederci.
Potrei chiedermi cosa abbia richiesto 8 anni (8 ANNI!!!) di lavori per rimettere in sicurezza un edificio dopo un evento che non è stato certo catastrofico.
In subordine potrei evidenziare la gravità e l’insensatezza di togliere alla fruizione del pubblico per 8 anni (8 ANNI!!!) un luogo straordinario, ricco di storia, di scienza e natura, di collezioni meravigliose, di percorsi didattici istruttivi e divertenti. Un luogo in cui perdersi, letteralmente.
Ma ho già posto, ripetutamente, queste stesse domande agli organi competenti, Provincia, Comune, Regione senza ottenere (vi parrà strano) MAI risposta.
Allora mi limiterò a ricordare quando – nel 2013 – vi passavo le giornate per preparare la scrittura del mio primo romanzo, “La consistenza dell’acqua”, che proprio al Museo di Scienze Naturali vede ambientati i primi capitoli, in quanto considerato scena del crimine.
E la disponibilità con cui la direzione del Museo e il personale tecnico mi accompagnarono in una visita esclusiva negli ambienti sotterranei (chiusi al pubblico) là dove si trovano i depositi (sterminati) delle collezioni non esposte, e la famosa cella di congelamento che ricorderete nella prima scena del libro.
Era anche in programma una presentazione, e in quel luogo così suggestivo sarebbe stata bellissima. Ma dopo 8 anni capite bene anche voi… anche questa cosa si è persa.
Perché come dice qualcuno
Tiempo es una palabra,
que empieza y que se acaba
PS: “La consistenza dell’acqua” è stato ripubblicato da Newton Compton in economica come “Delitto al Museo”. Bello il riferimento al Museo, meno bello il cambio di titolo…
A Torino lo trovate ancora
Qui
Libreria Il Ponte sulla Dora

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December 31, 2020
Del modo in cui i libri creano mondi – parte II
Vi dicevo in un post precedente (questo) che grazie al progetto delle Chine Vaganti “Cagliari 1970 – Tracce oltre la leggenda“, ho conosciuto Sara Secci, la giovane artista che ha realizzato l’illustrazione del mio racconto “Canto alla sirena”. Sono stata così impressionata dal modo in cui un’idea si può trasformare in immagine che ho avuto la tentazione di vedere – i personaggi del mio romanzo “Piani Inclinati”, dopo averli tanto a lungo immaginati. Così le ho descritto Linda De Falco, lei è stata fantastica nel realizzarla, e oggi con un augurio di Buon Anno Nuovo, vi rivelo il suo volto.
Che ne pensate? Somiglia alla Linda che voi avete immaginato?
Scrivetemi se vi va: eleonoracarta26@gmail.com

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December 28, 2020
Nel principio è la mia fine

What we call the beginning is often the end
And to make an end is to make a beginning.
Ciò che diciamo principio
spesso è la fine, e finire
è cominciare.
Forse non tutti si sono accorti che le parole usate dal presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al termine dei negoziati sulla Brexit, sono tratte da “Little Gidding” di Thomas Stearns Eliot, il quarto dei “Quattro Quartetti”, il culmine della ricerca poetica del saggista e drammaturgo statunitense ma naturalizzato inglese, sostenitore ante litteram dell’Europa Unita.
Il Quarto Quartetto “Little Gidding”, scritta a Londra durante i bombardamenti aerei tedeschi della Seconda guerra mondiale, seppur profondamente radicato nell’Inghilterra del suo tempo, si apre di continuo alla grandezza della tradizione culturale europea, da Dante alla tragedia greca.
È il quartetto più intriso di sentimento religioso, ma di grande significato anche per chi non crede. In esso ricorrono, in modo quasi ossessivo, i concetti di tempo, senso di appartenenza, necessità di fare ritorno, paura.
Ciascuno dei Quattro Quartetti è dedicato a uno dei quattro elementi comuni alle cosmogonie dei popoli della storia: Aria (Burnt Norton), Terra (East Coker), Acqua (The Dry Salvages) e infine Fuoco (Little Gidding). Il fuoco viene qui trasposto nell’immagine del raid aereo (“La colomba discende spezza l’aria / Con fiamma di terrore incandescente“). Diviene tramite di purgazione e redenzione, secondo le istanze già espresse da Dante.
In questo, la citazione della von der Leyen è straordinariamente calzante sia per i “leavers” che per i “remainers”, i favorevoli e gli sfavorevoli all’uscita dell’Inghilterra dalla UE.
Perché “Little Giddins” parla di memoria e significato.
“Nel mio principio è la mia fine / Nella mia fine è il mio principio”
Questi i versi che aprono e chiudono “East Coker” il secondo dei Quattro Quartetti. Vengono ripresi in “Little Gidding”, e sono anche l’epigrafe sulla tomba del poeta nella chiesa di St.Michael and All Angels proprio a East Coler, il villaggio del Somersetshire da cui nel 1669 partì il suo progenitore Andrew Eliot, alla volta delle Americhe.
Alla luce di queste riflessioni, rileggere i “Quattro quartetti” potrebbe essere un buon modo per concludere il 2020, e attendere il 2021.
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December 9, 2020
Del modo in cui i libri creano mondi – parte I
Vi ho raccontato qualche tempo fa (in questo articolo) della telefonata con cui Daniele(*) mi invitava ad essere parte di “Cagliari 1970: Tracce oltre la leggenda”, e di come è nato il mio racconto “Canto alla Sirena”. Non mi sono però ancora soffermata sui tanti livelli di complessità e ricchezza di questa pubblicazione, e oggi proverò a dirvi qualcosa in più, in attesa dell’incontro in streaming live di #FieraOFFWEB Giovedì 17 dicembre ore 19:00 con le Chine Vaganti cui siete tutti invitati (seguite questo link
https://fb.me/e/ZpqjSxPz) sul canale FB di Argonautilus.
“Cagliari 1970 – Tracce oltre la leggenda” è una raccolta di racconti dedicati al Cagliari dello Scudetto.
Tutti rigorosamente ambientati a Cagliari nel 1970.
Tutti accompagnati da una bellissima illustrazione.
Tutti accompagnati da una canzone uscita nel 1970.
12 racconti, 12 illustrazioni e 12 canzoni.
Forse vi chiederete perchè proprio 12.
12 come i fantastici 11 dello scudetto + 1: il pubblico.
Non è bellissimo?
Il risultato è un’intersezione di espressioni artistiche differenti che fotografa la storia e la nostra società – in particolare la società sarda – in un momento delicato, di grandi fermenti, speranze, illusioni. Un momento che avrebbe potuto segnare una svolta importante nel futuro della nostra isola, ma che almeno è riuscito a regalarci il sogno del primo e indimenticabile Scudetto del Cagliari Calcio.
E per spiegare il titolo di questo post, ci tenevo a parlarvi ancora della giovane artista che mi è stata assegnata come compagna di lavoro. Si chiama Sara, e trovate qui qualcuno dei suoi lavori (e sotto l’illustrazione del mio racconto).
Nel discutere insieme circa il modo di realizzare questo soggetto, ci è venuta un’altra idea, che Sara ha già realizzato.
Ma di questo vi parlerò nella prossima puntata 

(*Daniele Mocci – autore, sceneggiatore, copy e fondatore di Chine Vaganti, associazione con 23 anni di onorata carriera alle spalle)
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