Michele Orti Manara's Blog, page 36
February 9, 2015
narrare al mondo di te
Integerrimo lettore, condannerai tu quest’uomo per la ricchezza della sua fantasia? Scaglierai la prima pietra della riprovazione? Attenderai invano, se speri che lo faccia io per te: augurati anzi che io non venga a spiarti, per narrare al mondo di te.

Michele Mari
Roderick Duddle
Einaudi, 2014
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February 5, 2015
tua, no tua

A me, le montagne russe, mai piaciute.
Del resto, ognuno ha le sue debolezze; c’è gente che non riesce a tener gli occhi aperti davanti a un film truculento o spaventevole, a me potete far vedere quasi qualsiasi cosa, ma salire sulle montagne russe, potendo, eviterei. E infatti ho evitato per circa 23 anni della mia vita, poi per le circonvoluzioni del destino ci son salito, un paio di volte. Niente di buono. Quando son sceso, la prima volta, mi hanno anche dato una foto scattata di straforo d...
i torracchioni del centro
No, per intendere la città, per cogliere al disotto della sua tesa tetraggine il vecchio cuore di cui molti favoleggiavano, occorreva – adesso lo capivo – fare la vita grigia dei suoi grigi abitatori, essere come loro, soffrire come loro. Far vita di quartiere, come suol dirsi, e magari anche vita di sezione, purché capocellula sia non il tosacani parigino, ma il fiero imbianchino che t’ha pitturato la camera, e compagni il garzone del lattaio, il vigile urbano, la massaia, il giornalista che...
February 4, 2015
Questo è John Kennedy Toole.
Se non l’avete già fatto, f...
Questo è John Kennedy Toole.
Se non l’avete già fatto, fareste bene a leggere Una banda di idioti.
Se l’avete letto, fareste bene a guardare questo documentario sull’autore.
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February 1, 2015
per la fede o per l’irlanda
Il maestro dice che è una cosa meravigliosa morire per la fede e Papà dice che è una cosa meravigliosa morire per l’Irlanda e allora io mi domando se al mondo c’è qualcuno che ci vorrebbe vivi. I miei fratelli sono morti e mia sorella pure, ma chissà se sono morti per la fede o per l’Irlanda. Papà dice che erano troppo piccoli per morire per qualcosa. Mamma dice che è stato per la fame e le malattie e perché lui non aveva mai un lavoro. Och, Angela, risponde Papà, poi si infila il berretto e...
January 29, 2015
accidenti a te, john cheever

Comprola raccolta completa dei racconti di John Cheever, pubblicata da Feltrinelli. In quarta di copertina (e nella bella postfazionedella traduttrice, Adelaide Cioni) si cita unpasso tratto dall’ultimo racconto della raccolta, ovvero I gioielli dei Cabot. Dice così:
I bambini annegano, donne bellissime vengono maciullate in incidenti stradali, le navi da crociera affondano e gli uomini muoiono di morte lenta nelle miniere o nei sottomarini, ma non troverete niente di tutto questo nei miei rac...
January 27, 2015
stock up

INTERVIEWER
Did you ever feel that alcohol was in any way an inspiration? I’m thinking of your poem “Vodka,” published in Esquire.
CARVER
My God, no! I hope I’ve made that clear. Cheever remarked that he could always recognize “an alcoholic line” in a writer’s work. I’m not exactly sure what he meant by this but I think I know. When we were teaching in the Iowa Writers’ Workshop in the fall semester of 1973, he and I did nothing but drink. I mean we met our classes, in a manner of speaking. But...
January 25, 2015
gilgongo!
Trattava di un pianeta che era sgradevole perché vi avveniva troppa procreazione. Cominciava con una gran festa in onore di un uomo che aveva spazzato via l’intera specie di certi deliziosi piccoli panda. Aveva dedicato la vita a questo scopo. Per la festa erano stati fabbricati dei piatti speciali perché gli ospiti li portassero a casa come ricordo. Ognuno recava la riproduzione di un orsacchiotto, con la data della festa. Sotto la riproduzione c’era questa parola: GILGONGO!
Nella lingua di q...
January 20, 2015
faglie
Una coppia è un mondo, un mondo autonomo e compatto che si sposta all’interno di un mondo più vasto, senza esserne realmente toccato; da solo, invece, ero attraversato da faglie.

Michel Houellebecq
Sottomissione
trad. it. Vincenzo Vega
Bompiani, 2015
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January 17, 2015
non dopo, lo capisci?
E non ascoltare i tuoi genitori che ti dicono che devi divertirti, che è importante lo studio, che non devi farti male, che devi rispettare gli avversari, essere leale, sportivo, che conta partecipare, che non si può sempre vincere, beati gli ultimi che saranno primi e i secondi che saranno penultimi e così via, Borghetti, tutte queste stronzate inventate dai perdenti per i perdenti, inventate dai perdenti di oggi per i perdenti di domani per generare altre generazioni di perdenti e sentirsi...


