Luca Rossi's Blog, page 25

April 19, 2013

Cetta De Luca de "Gli Scrittori Sperduti nell’isola che non c’è" intervista Luca Rossi

Cetta De Luca: perché non ci racconti che tipo di strategia promozionale usi per raggiungere questi risultati?Molto volentieri, cara Cetta! Di base faccio ampio uso dei social network. In genere il criterio che adotto è quello di cercare di essere presente e immediato. Se qualcuno mi chiede informazioni sull’ebook o mi pone altri tipi di questioni, mi sforzo di rispondere al più presto. Lo faccio per quasi tutta la settimana, ad eccezione del weekend, che dedico interamente alla famiglia.
Credo che l’immediatezza nel contatto con i lettori sia molto importante. Il social network che uso di più è Twitter. Probabilmente è anche quello che genera più vendite. Ieri ho scoperto di avere ben tremila follower e mi ha fatto una certa impressione!
Ho anche un account Goodreads (500 amici) e ultimamente sto investendo un po’ di tempo su G+ (500 follower)
Cetta De Luca: quindi cerchi un engagement “discorsivo”. Beh, questo è fondamentale. Cosa scegli come “luogo” in cui aprire il dialogo?Si tratta di interazioni spontanee. Possono nascere da un mio post o da quello dei lettori. Non ho una strategia precisa o una tecnica consolidata. In genere, dopo aver lavorato per un paio d’ore, controllo le notifiche. Se ho la possibilità di rispondere o intervenire, mi presto.
Cetta De Luca: mi piacerebbe saperne di più su Goodreads, che credo sia il luogo che i lettori frequentano di più.Goodreads per me è ancora un oggetto parzialmente sconosciuto. Lo utilizzo principalmente per curiosità. Mi diverte vedere quali sono le librerie dei miei amici. Talora scambio qualche messaggio. Come autore Goodreads non posso promuovere la mia opera…
Cetta De Luca: come ti trovi su Twitter?È straordinario, perché con una semplice ricerca si può trovare tutto quello che viene detto su un determinato topic. Io ricerco spesso #fantascienza. In questo modo mi rendo conto di quello che si sta dicendo, intervengo, stabilisco relazioni e talora rispondo alla domanda di chi vuol saperne di più sul mio ebook. Io stesso invio frequenti tweet con hashtag come #fantascienza, #fantasy…Cetta De Luca: tu scrivi fantasy e erotico. Diciamo che i generi letterari che più attirano in questo momento (e non solo in questo…) li hai centrati in pieno.Ho iniziato a scrivere da poco e lo faccio principalmente per me stesso. Non penso mai a quello che i lettori possano aspettarsi da me. La scelta dei generi deriva soprattutto dalle mie passioni e dal mio sentire. In realtà, il mio genere principe è la fantascienza, nella quale cerco di rispondere soprattutto a domande tipo: cosa avverrebbe se l'universo in cui viviamo fosse creato da noi? Cosa accadrebbe se un social network iniziasse ad usare tutto quello che sa contro di noi? Cosa accadrebbe se in un futuro non tanto lontano le persone iniziassero a usare solo più gli smiley per comunicare le proprie emozioni?Il fantasy invece è la mia fuga dalla realtà, ma il romanzo che sto scrivendo è molto atipico: niente fate e folletti. La magia è vista da un punto di vista molto riflessivo. L'esame psicologico dei personaggi è approfondito e i ritmi sono molto più lenti rispetto a quanto ho scritto finora.
Ci sono avvenimenti straordinari, personaggi singolari, divinità, viaggi nel tempo, sovrani pervertiti, ragazze pure d'animo, sacerdotesse misteriose... Mi sto divertendo molto a scriverlo.
L'erotico invece fa parte dei miei scritti semplicemente perché non capisco come possa essere normalmente omesso. È la sfera che ogni giorno attira la maggior parte della nostre attenzioni, ma viene stranamente taciuta in un certo tipo di letteratura. Nel tentativo di rendere i miei personaggi vitali e veritieri, è un lato che non posso assolutamente celare.

L'intervista completa è disponibile sul blog di Cetta De Luca e su  Gli Scrittori Sperduti nell’isola che non c’è .
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Published on April 19, 2013 05:51

Intervista di SELECTED SelfPublishing a Luca Rossi


1. Luca Rossi, autore selezionato da SELECTED SelfPublishing per la raccolta di racconti “Energie della Galassia”, vuoi raccontare qualcosa di te, per farti conoscere meglio dal nostro pubblico?A dire il vero preferirei di no. Sono fondamentalmente timido e trovo le domande generali che riguardano la mia persona particolarmente imbarazzanti. In genere, preferisco parlare con le opere o i contenuti.
2. Il tuo esordio consiste nella raccolta di sette racconti brevi, vorresti commentare questa scelta?Deriva senz’altro un po’ dall’insicurezza e un po’ dalle mie ossessioni. I racconti nascono tutti da idee che continuano a picchiettare nella mia mente finché non le butto giù in forma scritta. E sono davvero molte! In questo preciso momento ci sono quattro o cinque racconti che vorrei scrivere. Se potessi, ne scriverei uno al giorno.
Tempo fa una mia grandissima amica mi ha detto che “sforno racconti come biscotti”. Da lì ho deciso di cercare di calmarmi e di pianificare un’opera di maggior respiro: il romanzo che sto attualmente scrivendo. Ma nonostante quest’impegno, ogni tanto qualche racconto prende forma quasi senza che io lo voglia.
I racconti di Energie della Galassia trattano argomenti molto diversi. Si svolgono in scenari e mondi differenti. Sarebbe stato impossibile raggruppare tutte queste idee in un romanzo.
3. I tuoi personaggi sono in contrapposizione tra loro, alcuni con carattere determinato, altri con carattere sommesso, ti sei mai identificato in qualcuno di loro? Qual è il personaggio che ti sta più a cuore e perché?Il personaggio che più mi sta a cuore è sempre quello che ho tra le mani.
Nel romanzo che sto scrivendo, in mezzo a re balordi, maghi egoisti e sacerdoti non così limpidi come vorrebbero apparire, c’è una ragazza, di nome Lil. Non ha nessuna dote, talento o ruolo particolare, all’inizio. Si trova invischiata suo malgrado in una lotta magica, universale e fantascientifica che coinvolge tempi, dimensioni e universi differenti. Pur arrivando a compiere azioni molto inusuali, riesce a rimanere sé stessa e a mantenere la sua bellezza interiore. Ecco, lei mi è molto cara.
4. Quanto conta per un giovane scrittore la libertà di espressione?Tutto!
5. Nei tuoi racconti prevale la figura della donna dominatrice, mistress, autoritaria, ricca di erotismo. Ti piace questo tipo di figura femminile? Nella vita reale ti senti più dominatore o sottomesso?Sono disgustato da millenni di maschilismo. Credo che tra le tante storture che l’essere umano abbia creato quella della sottomissione della donna sia probabilmente le peggiore. Le donne mandate al rogo, bollate come streghe, ritenute inadatte ad esprimere la propria opinione politica o ad accedere a un percorso di studi o a occupare determinati posizioni sono tutte pure aberrazioni. Sono convinto che questo sarà il millennio delle donne. Tutte quelle società che lo capiranno in ritardo rimarranno terribilmente indietro.
Nei miei racconti con questo genere di figure si crea spesso una forte tensione erotica. In realtà, credo che a quello che vivono le persone in camera da letto non vadano posti limiti. E la stessa cosa vale per quello che si possa o meno raccontare. Se vado a vedere una grande film di fantascienza al cinema spesso la parte erotica viene omessa o tralasciata. Perché? Tutti noi viviamo il sesso e l’eros. Bisessualità, sado-maso e molte altre tendenze continuano a diffondersi. Abbiamo continui desideri erotici nel corso della giornata. Perché cinema e letteratura spesso tralasciano questa parte? Nei miei racconti non mi interessa in realtà esagerare. C’è molto altro. Ma cerco di rendere la rappresentazione erotica vicina a quello che realmente sentiamo.
E, in quanto a me stesso, anni fa potevo essere considerato un po’ prepotente. Penso di averci lavorato su e di stare imparando ad essere rispettoso con chiunque.
6. Perché hai scelto di scrivere? Vuoi spiegarci il tuo percorso letterario… meditato o per caso?Ho sempre voluto essere uno scrittore, ma mi sono sempre convinto di dover fare quello che ci si aspettava da me. Però dentro di me ho continuato a sentire il tarlo. Un giorno, di getto, ho iniziato a scrivere “Arcot e la Regina” e da allora ho continuato a scrivere ogni giorno, incapace di smettere.
7. Potresti, o ti senti già realizzato attraverso la scrittura?Scrivere è la mia vita. Non posso starne senza. Quando scrivo mi emoziono, sono felice, sento di fare ciò per cui sono nato e ciò che mi appartiene.
8. Hai in previsione di continuare a scrivere? Vorresti farne un lavoro a tempo pieno?Continuerò, ogni giorno, fino all’ultimo. Scrivo a tempo pieno e in questo momento la mia sfida è conquistare la possibilità di continuare a farlo.
Colgo l’occasione della vostra intervista per ringraziare due scrittrici fantastiche, autrici di libri eccezionali, che sono state per me un esempio, mi sono state vicine e mi hanno dato un grande aiuto: Rita Carla Francesca Monticelli, autrice del viaggio su Marte “Deserto Rosso”, e Lorena Laurenti, autrice di Tri. Auguro a tutti coloro che iniziano a scrivere la fortuna di potersi confrontare con ragazze brave come loro.

L'intervista completa e i commenti sono disponibili su SELECTED SelfPublishing.
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Published on April 19, 2013 05:08

Review: Deserto rosso - Punto di non ritorno


Deserto rosso - Punto di non ritorno
Deserto rosso - Punto di non ritorno by Rita Carla Francesca Monticelli

My rating: 5 of 5 stars



E' il sogno di ciascuno di noi. E' quello che abbiamo sempre desiderato, sognato. E' quello che ci tiene svegli talvolta la notte, quello che sogniamo ogni volta che visitiamo i siti e i blog della Nasa, quello che viviamo con passione tutte le volte in cui riguardiamo Neil scendere quegli scalini.
Tutti noi vorremmo essere Anna, che ci appare universale, al pari dei grandi personaggi della letteratura. Ma Anna è un personaggio sfumato, sfaccettato, capace di compiere azioni terribili ed estreme. E' una donna dei nostri tempi, non un'eroina classica. E' rosa da rimorsi e rimpianti, ma anche capace di straordinari sentimenti ed azioni.
Vorrei dilungarmi, ma la mia recensione termina qui, perché voglio punire l'Autrice dell'averci messo in attesa di sapere come tutto finirà. Non è giusto. VOGLIO sapere come finisce il romanzo e lo voglio sapere il più presto possibile.
Comunque cinque stelle più che meritate.



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Published on April 19, 2013 02:28

April 10, 2013

Intervista a Giulia Menegatti

Benvenuta Giulia. Ti ringrazio per aver accettato l'invito a rispondere alle domande di quest'intervista. Cosa ti ha spinto inizialmente ad iniziare l'avventura delle storie interattive su The Incipit?Ho trovato il link al sito di TheIncipit per caso. Su Twitter.
Ho sempre scritto racconti, sin da quando ero bambina, ma non ho mai avuto il coraggio di farli leggere a qualcuno all’infuori di parenti e amici. Per cui mi sono buttata...
All’inizio avevo paura di non riuscire, in dieci capitoli,  a far combaciare tutti i pezzi del puzzle per “Lie”, la mia prima storia. Avevo già in mente una trama, anche se non del tutto definita. Invece con “The day we died” ho lavorato più d’istinto, ho scritto il primo capitolo senza sapere come si sarebbe conclusa la storia, affidandomi, quasi ciecamente, alle risposte dei lettori.
Quali sono per te le differenze tra la scrittura tradizionale e le storie interattive?Con la scrittura tradizionale non si hanno limiti (di tempo, di numero capitoli, di numero caratteri). Si è soli con la propria opera. Si può cambiare idea mentre la si sta scrivendo, riscrivere un pezzo che non ci convince, iniziare da metà per poi scrivere l’incipit...
Con la scrittura interattiva ci sono regole ben precise da rispettare.
Una volta che il capitolo è online non si può cambiare. Certo, se ci si accorge di qualche refuso si può sempre correggere, ma la trama è lì, nero su bianco, e si può solo andare avanti.
Spesso su TheIncipit ho faticato a rientrare nel limite degli “odiosi” 4000 caratteri e ho dovuto cancellare anche interi pezzi di storia. Stephen King consiglia di tagliare il 10% della propria opera per renderla più fruibile e devo dire che il più delle volte si è rivelato un buon suggerimento.
Anche se non è una regola, a mio parere, è meglio non tardare troppo a pubblicare il capitolo successivo per tenere vivo l’interesse dei lettori. Quindi attenzione al “blocco del scrittore”. Non sempre si è ispirati e, a volte, ho faticato ad aprire il file ed iniziare a scrivere. Il lato positivo, d’altra parte, è che, in un certo senso, si è obbligati a proseguire il racconto, a non abbandonarlo come si potrebbe fare con una storia “classica” (le mie sono state ferme per mesi, alcune anche per anni).
Infine, si ha un feedback immediato coi lettori che possono dare suggerimenti e spunti interessanti per l’evoluzione del racconto, fare critiche costruttive che aiutano a migliorare e a crescere come scrittori.
Tu hai scritto diversi splendidi racconti su The Incipit. Come sei cresciuta tra un racconto e l'altro?Ti ringrazio.
Non so come spiegarlo esattamente ma credo (spero) che il mio “stile” si sia un po’ affinato dal primo racconto all’ultimo. All’inizio tendevo a scrivere frasi molto brevi e ad andare spesso a capo. Rileggendo i primi due racconti cambierei sicuramente qualcosa qua e là.
Qual è la storia preferita, tra quelle che hai scritto?
Le mie storie sono i miei “bambini”, quindi non ne ho una preferita.
“Lie” e “The day we died” sono storie indipendenti, con un inizio e una fine.
“La ragazza dagli occhi di ghiaccio” invece è lo spin-off di una serie di racconti che ho scritto anni fa (non ancora pubblicati, per ora) e che, molto probabilmente, avrà un seguito. Quindi si potrebbe dire che sia questa quella che preferisco.
E il tuo personaggio che più ti sta a cuore? Le protagoniste dei miei racconti, Alice, Riley e Rachel (tutte donne, ma nel prossimo il protagonista sarà un uomo) sono donne fragili che, per diverse circostanze, la vita rende forti, più sicure di sé ed indipendenti.
Sempre per il discorso fatto in precedenza, non ho un personaggio preferito, ma se dovessi sceglierne uno, sarebbe Rachel. E’ la protagonista con maggior evoluzioni a livello caratteriale, di cui ho scritto e scriverò di più, quindi ho avuto più tempo per affezionarmi a lei.  
A volte i lettori non votano la scelta che in cuor suo l'autore si augurerebbe venisse scelta. Qual è stata quella più difficile da seguire?In “Lie” mi sarebbe piaciuto inserire una storia d’amore tra Alice e Tre
vor, mettendo in dubbio la paternità della piccola Emily.  Invece i lettori hanno votato che Alice rimanesse sola nel suo studio e rubasse il racconto di Trevor.
Un’altra volta, a capitolo scritto e in fase di revisione, i voti sono cambiati facendo vincere un’altra scelta, così ho dovuto riscriverlo quasi interamente.
Ma è anche questo il bello della scrittura interattiva.

Gli imperdibili racconti di Giulia Menegatti sono disponibili su The Incipit.
La ragazza dagli occhi di ghiaccio
The day we died
Lie
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Published on April 10, 2013 07:00

April 8, 2013

La recensione di Valentina Barbieri su Energie della Galassia

"Devo ringraziare questo autore per avermi fatto rivalutare i racconti. Ho sempre preferito romanzi completi e molto lunghi, perché in questo modo riuscivo ad assaporare meglio la storia, snobbando quasi sempre i racconti brevi.
Ecco, Luca Rossi è riuscito a farmi redimere. Le sue storie ti coinvolgono non dalle prime pagine, ma dalle prime righe! Si entra facilmente nella trama, che si snoda ogni volta con peculiarità portandoti alla fine in un secondo. Perché non riesci a smettere di leggere.
La documentazione è incredibile: l'autore ti convince che tutto sia reale e plausibile, non importa quanto fantascientifico sia. Sei nella storia e tutto è logico.
L'eros è ben descritto e si inserisce nella storia né come contorno né come primo movens: è una tappa necessaria per lo svolgersi della storia.
Lo stile è semplice e diretto, mai noioso, sempre incalzante. L'autore riesce a creare immagini chiare dei luoghi e dei personaggi in poche parole, come un marchio.
Ogni racconto si rinnova, mai uguale al precedente. Per quanto l'intento sia celato, lo stimolo a riflettere sul rapporto tra tecnologia e mente umana viene naturale.
Rossi è l'esempio lampante di come si possa inviare un messaggio chiaro al lettore, non diventando mai pedante.
Una voce fresca nel panorama fantascientifico italiano, spesso troppo legato e fermo a trame che hanno fatto la storia."

Valentina Barbieri scrive su Le disavventure di un'aspirante scrittrice è l'autrice de La Maledizioni di Ondine .
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Published on April 08, 2013 06:46

Scrittori

Siamo coloro che vivono per un'immagine
un pensiero, una bella parola
Il cuore inizia a palpitare.
Ne vorremmo ancora,
Sempre di più.
È il nostro vizio, la nostra passione.
Mai sazi, sfoghiamo gioie e dolori,
felicità e rimpianti
battendo forsennati sulla tastiera.
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Published on April 08, 2013 05:55

Fede, grazie di cuore!

"Un bel mix di fantascienza ed eros per questi racconti, capaci di stupirti e sorprenderti con cambi improvvisi di direzione. Erotismo particolare, talvolta estremo, storie d’amore completamente fuori dai canoni tradizionali; una carrellata di figure femminili forti, determinate, spesso dominatrici, a volte spietate. Di sicuro non mancano né la fantasia né l’orginalità a questi racconti che si leggono tutti d’un fiato."
Grazie Fede. Le tue parole mi hanno toccato e commosso!
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Published on April 08, 2013 02:06

April 7, 2013

Frammenti (ep.17): Latrodectus mactans


L’aracnide mi ha quasi raggiunto. Jack e Vladimir gli sparano una raffica di colpi. La vedova nera non desiste. Miro agli occhi, ma le vibrazioni della ragnatela non mi consentono di inquadrare bene il bersaglio.È su di me. Con una capriola tento di scivolare sotto la corazza, ma le sue mandibole sono più leste. Mi lacerano la carne del torace. Il veleno mi invade il corpo. Il dolore è atroce. Il respiro si arresta. Il ragno ha già iniziato a tessermi la tela intorno per trasformarmi in bozzolo. Perdo i sensi. Sono morto. Che palle… dobbiamo ricominciare il livello!
Tratto da Latrodectus mactans, Energie della Galassia


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Published on April 07, 2013 01:43

April 5, 2013

Frammenti (ep.16): Rewind


La sala è immensa. Ci sono poltrone e divani rosso sangue, pouf bianchi, triclini in legno scuro con cuscini chiari, tappeti, tendaggi, arazzi alle pareti, quadri famosi, statue. I miei occhi vedono e non vedono. La mente non registra nulla, tranne le ragazze.
Le prime tre che noto sono su un divano vicino a noi. Due si stanno baciando appassionatamente mentre la terza ha le labbra sui seni di una delle due. Mi sembra di averle viste il giorno dell'intervista, ma non ne sono sicuro.
Poco più in là, con le ginocchia appoggiate su un tappeto, le mani legate dietro la schiena e il corpo e il viso appoggiati sulla seduta del divano, una ragazza, vestita da cameriera con la gonna alzata, viene frustata da due dominatrici coperte di vestiti neri in latex. I glutei della fanciulla sono arrossati. A ogni frustata emette un acuto gridolino di dolore.
Sugli altri divani gruppetti di ragazze sorseggiano champagne, chiacchierano e ridono, indifferenti a quello che succede vicino a loro.
Il dress code è piuttosto singolare. Hanno quasi tutte solo le mutandine. Qualcuna ha un vestitino colorato. Nessuna ha il reggiseno.
Poco più in là, una ragazza, con in mano una rivista di moda, ne mostra una pagina a una sua amica, che con la mano giocherella tra le sue cosce.
Lontano da noi, c'è una seconda porzione del salone. Si accede salendo tre scalini. È un po' più intima e meno grande della prima ed è dominata da grossi letti circolari.

Tratto da Rewind, Energie della Galassia

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Published on April 05, 2013 09:49

Perché adoro Tri


Sono un autore e lo sono diventato perché fin da piccolo ho amato leggere alla follia. Ho sempre scritto moltissimo, tenendo tutto accuratamente nel cassetto e privilegiando le corrispondenze private. Alcune mie ex hanno cassetti stracolmi di mie lettere :-)
A settembre del 2012, in preda ad un attimo di follia, ho scritto Arcot e la Regina. Non appena finito e corretto, ne ho fatto l'upload su Amazon Kindle. È stato un'emozione fortissima. Era la prima volta che decidevo di aprirmi al mondo...
Diversi mesi dopo ho letto l'intervista a Lorena Laurenti nella newsletter Amazon Kindle. Con una certa titubanza ho deciso di scriverle. Ero quasi certo di non ricevere risposta, ma lei, al contrario, si è subito dimostrata gentile e cortese. È stato grandioso! Per la prima volta avevo un contatto diretto con un'autrice Amazon bestseller...
Poche settimane più tardi, ho letto TRI. L'idea che un'autrice tanto brava potesse scegliere di autopubblicarsi anziché rivolgersi ad una casa editrice era semplicemente sconvolgente. Il mio caso era diverso: io ero agli inizi. Ma lei era brava, affermata, aveva migliaia di lettori e affezionati fan.
Ho scritto la mia recensione su TRI e da allora, quando qualcuno mi chiede un consiglio su un certo tipo di fantasy, suggerisco orgogliosamente la lettura di TRI. Nella mia recensione ho scritto che è un'opera che non dimenticherò mai, che ricorderò nel momento in cui mi troverò di fronte ad una prova difficile da superare: in quei momenti, penserò anche a Saira, sempre inadatta e problematica, ma con la voglia di non mollare mai.
Le reali motivazioni del mio pubblico elogio di Tri di Lorena Laurenti su Facebook, Twitter, Google+, Goodreads, aNobii, blogger, Yahoo Answers sono queste. Amo l'arte, amo leggere, amo i bei libri, come Tri.
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Published on April 05, 2013 03:48