Andrea Zanotti's Blog: InfinitiMondi, page 4

February 23, 2022

Disfida nr. 153: Attacco alla Federazione di Roger Munny VS John Shirley

 



Titolo opera: Attacco alla Federazione

Autore: Roger Munny

Editore: Delos Digital

Collana: Dystopica

Genere: distopico

Prezzo: Ebook euro 1,99

Sinossi: 


Link Acquisto AmazonAnno 307 della nuova era. La Federazione domina l'umanità con pugno di ferro e falsi sorrisi. Un piccolo gruppo di persone si è accaparrata il potere e lo gestisce in maniera autoritaria su una società ormai troppo debole per ribellarsi. La Corporazione, con il beneplacito della Federazione, spadroneggia sulla popolazione spaziale imponendo una sorta di schiavismo legalizzato. Tasse, deportazioni lavorative e condizioni di vita esasperanti flagellano un'umanità spezzata a metà, allargando ogni giorno il divario tra chi vive di finzione e chi deve sopravvivere. Non tutti però accettano passivamente lo status quo. La Società lavora in segreto per indebolire la Federazione, costruendo una catena di eventi che moltiplicheranno le connessioni rivoluzionarie fino all’auspicata implosione del sistema. Il recente attacco terroristico ai laboratori della LifeSpan Corp., sulla stazione orbitale Nexus, ha innescato la risposta decisa della Federazione, che ha irrobustito i controlli negli spazioporti delle stazioni orbitali e può fare affidamento sulla potente rete di spie e informatori della Corporazione per la cattura degli agenti rivoluzionari.   Dal canto suo, la Società sta organizzando una migrazione di una massa di lavoratori esclusi dal grande disegno produttivo e di reietti di ogni tipo verso altri lidi della Federazione, con l’intento di destabilizzare il sistema. Inoltre, per accelerare il processo rivoluzionario, la Società ha sguinzagliato i migliori agenti operativi per colpire la Corporazione con nuovi attacchi ravvicinati.  Ma non ha fatto i conti con il potere della Corporazione, decisa a ribattere colpo su colpo.  


Note/commenti/finalità dell'Autore: 

Roger Munny (Padova, 1971), vive e lavora a New York dove si occupa di diplomazia multilaterale. Folgorato in giovane età dalla leggendaria antologia cyberpunk Mirrorshades, trascorre alcuni periodi dell’anno a Tokyo alla ricerca di visioni distopiche. Appassionato cultore di Deleuze e Borges, crede nell’esistenza di infinite serie di tempo, convergenti e parallele, comprendenti tutte le possibilità di questo mondo. Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano spesso sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo pervasivo. Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.


BIG da sfidare: 



John Shirley

Borderlands Gunsight

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Andrea Zanotti

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Published on February 23, 2022 00:56

February 19, 2022

Recensione: Noan, il principe perduto di Antonio La Vecchia [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Opera: Noan, il principe perduto – secondo volume della saga: ‘Noan di Rione’.

Autore: Antonio La vecchia

Editore: Pubblicazione indipendente

Genere: fantasy

Target: Young/adult

Rating: 7

Prezzo: ebook 1,99 - cartaceo 16,15

Sinossi:

Sopravvissuto alla pena comminata dalle autorità del Nuovo Regno di Tre Corone, Noan, noto come 'il re dei banditi' accetterà, su proposta del Gran Maestro eterniano, di prender parte a una spedizione segreta dall’altra parte del mondo, al fine di riscattare la propria reputazione e tornare nella sua amata Rione da eroe. Seguito da undici valorosi compagni, avranno il difficile compito di raggiungere e uccidere il Sovrano di Otto Guglie in Grande Ovest, il signore della guerra che ambisce al dominio su entrambi i continenti. Durante il viaggio attraverso un territorio immenso e sconosciuto, tra esseri soprannaturali e demoniaci, streghe ed elfi, Noan scoprirà la verità circa le sue origini e diverrà, ancora una volta, ago della bilancia dell’eterna sfida tra il Bene ed il Male. Dopo 'Noan, il re dei banditi', già Premio Speciale della Giuria al Premio Letterario Internazionale Città di Latina, Antonio La Vecchia ritorna con il secondo capitolo de ‘La saga di Noan di Rione’.


Recensione:

Questo secondo volume di La vecchia è una storia tutta da scoprire, un’avventura fantasy veramente ben narrata, ricca di sfumature leggendarie e di miti che suscitano nel lettore, il sogno di trovarsi a pochi passi dalle ambientazioni e dagli stessi eroi, come se veramente potesse toccarli con mano, come se davvero fosse stato catapultato all’interno delle pagine di questa avventura stupenda e, oltremodo, ricca di scene immaginifiche e a tratti considerevole  nei versi poetici che ci regala l’autore. 

Lo stile di La vecchia è sobrio, leggero e quanto mai originale. 

La caratterizzazione dei personaggi è centrata, attenta. I protagonisti principali, oltre quelli che fanno da cornice nelle sotto storie, sono narrati e descritti in modo leggero ma allo stesso tempo, incisivo. 

La storia prende seguito sulle Coste Scogliose di terra Ardente, dove il principe Noan ha ripreso i sensi. In questo passaggio, viene introdotto un altro personaggio, Scilla, donna di bell’aspetto, i cui capelli rossi echeggiano su due spalle ben delineate. Scilla dimostra di essere subito una ragazza sfacciata, la cui sensualità ingannerebbe il più probo degli uomini.  

Durante il viaggio attraverso questo territorio immenso e sconosciuto, tra esseri sovrumani e infernali, fattucchiere ed elfi, Noan scoprirà la verità circa le sue origini e diverrà, ancora una volta, ago della bilancia dell’eterna sfida tra il Bene ed il Male. 

Buono il prologo, con il quale si introduce l’assalto di un mostro marino, ‘Cariddi’, (Il riferimento all’Odissea è sempre un buon punto di vista per chi ama i romanzi fantasy epici) lo stesso che molto tempo prima aveva assalito l’imbarcazione nella quale era imbarcato Noan. E fu proprio allora che Scilla intervenne traendolo in salvo, per non essere divorato dalla creatura mitica.

Arrivati allo svolgimento, ci troviamo di fronte a uno scenario di un nostos imprevedibile cui Noan fa da spola tra Castigo nell’isola Nera fino a giungere nel regno di Tre Corone.

Ed ecco che inizieranno per Noan scontri, duelli con i suoi antagonisti leggendari, onirici e con quella punta di sarcasmo che rende questa parte molto divertente. Tuttavia, non dimentichiamoci i poteri straordinari che questi personaggi introdurranno per affrontare Noan.

I personaggi che ti rimangono dentro, a parte Noan, a me ha colpito molto Il Principe Pascal di Otto Guglie, erede al Trono di Grande Ovest, alquanto suscettibile alle sinuose forme della sua salvatrice, Scilla. Judas, il sacerdote insolente nonché Gran Maestro eterniano che sarà al fianco di Noan, e al quale affida una missione segreta e piuttosto pericolosa da portare a termine dall’altro capo del mondo dimodoché, a missione conclusa, Noan possa ritornare a Rione acclamato da vero salvatore della sua terra. Perché, come ben sapete, Noan, come tutti gli eroi, ha un ruolo ben preciso nella storia: scongiurare il pericolo di scontri ed evitare, così, che tante creature dell’Eterno perdano la vita.

In questa storia, infatti, si parla di eroi, delle loro gesta, del loro coraggio e di come affronteranno ogni insidia o tranelli dei loro temibili avversari. 

C’è un passaggio sul quale l’autore ci fa riflettere, ed è quando il Gran maestro chiede a Judas che cos’è la pace, chiedendogli di descriverla e Judas risponde:

«La pace non è guerra, né violenza, è armonia e giustizia!» ...

Direi che dall’incipit alla fine, la narrazione è chiara e abbastanza scorrevole, tranne qualche errore, ma ci sta, perché come dico sempre: “Non è l’errore che riduce il piacere di leggere una bella storia”.

Direi che per come è stato studiato e scritto, questo secondo volume della trilogia “Noan il principe perduto” riporta il lettore alle gesta eroiche dei poemi greci, latini e medioevali. Interessante la narrazione che sotto ogni punto di vista ho trovato piacevole e intrigante.

Una descrizione narrativa che scorre armoniosa e che lega magistralmente tutto l’intreccio.

Consigliato! Voto: 7

Peg Fly

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Published on February 19, 2022 23:37

February 17, 2022

Recensione: Il Dio indifferente. Il primo racconto del Testimone di Steven Erikson

 


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Sinossi:

Sono passati molti anni da quando tre guerrieri Teblor hanno portato il caos e lo sterminio a Silver Lake. Ora le tribù del nord non si avventurano più nelle terre del sud. La città si è ripresa e tuttavia l’eredità del passato rimane. In effetti, uno dei tre, Karsa Orlong, è ora venerato come un dio, anche se indifferente. 

In verità, molte nuove religioni sono emerse nel mondo di Malazan. Numerosi sono gli adoratori di Coltaine, il Signore dalle ali nere, mentre il culto di Iskar Jarak, Guardiano dei Morti, è popolare tra i soldati dell’Impero. Rispondendo alle notizie di un crescente disagio tra le tribù oltre il confine, una legione di fanti Malazan di marina marcia verso Silver Lake. Non sono del tutto sicuri riguardo a ciò che li attende, ma, mentre l’esercito di Malazan si è evoluto e questi non sono più i fanti di marina di un tempo, qualcosa non è cambiato: si occuperanno di qualunque sfida debbano affrontare. O moriranno provandoci...


Recensione:

Quando mesi e mesi or sono ho appreso dell’imminente uscita di un nuovo tomo di Steven Erikson non potevo credere ai miei occhi. Avevo dato per scontato che dopo aver ultimato l’immane saga Il Libro Malazan dei Caduti, il mio idolo supremo avesse deciso di appendere la penna al chiodo, invece vengo a scoprire di questa sorta di sequel dedicato all’ascensione, presunta o meno, di Karsa Orlong, uno dei personaggi più incredibili dell’intero ciclo. In realtà questo primo volume della trilogia del Testimone non tratta nello specifico di Karsa, ma dei suoi “lasciti”, seguenti a una delle sue scorribande nella zona di Silver Lake. Verremo così catapultati una decina di anni dopo gli eventi della saga principale, ai confini dell’impero. Un impero che in questi anni è cambiato, così come il mondo che si trova a governare. Anche la magia muta nel tempo, ed al Mazzo dei Draghi, si affiancano ora nuove fonti, simili alle Rune che tutti noi conosciamo. Ciò che rimane immutato sono invece i fanti di marina Malazan, forse solo un po’ più disincantati. Sempre che questo sia possibile!Che dire, le 600 pagine scorrono con la solita rapidità, fiondandoci in vicende che Erikson non si perde mai a spiegare fino in fondo, lasciando che siano fatti e intuito del lettore a colmare i vuoti volutamente lasciati sul cammino. Inutile sottolineare che il romanzo possa risultare di difficile lettura per chi non ha alle spalle la splendida avventura costituita dai precedenti dieci volumi, in quanto luoghi, razze, divinità e alcuni dei personaggi dell’attuale vicenda, vengono prelevati dalla fonte principale. A questi se ne aggiungeranno molti altri, così come da tradizione dell’autore, che fa della sovrabbondanza di protagonisti e punti di vista l’aspetto più rilevante delle sue narrazioni. L’immensità dell’immaginario trattato e il senso di realismo cinico, unito all’imprevedibilità assoluta degli eventi, fanno delle storie di Erikson qualcosa di memorabile, molto simile per potenza immaginifica ai miti dell’antichità, in quanto a profondità di contenuti, o almeno questo è quello che mi resta dopo ogni lettura. Non posso negare che dopo aver scoperto questo autore il fantasy per me ha assunto una nuova dimensione. Dopo di lui ho letto pochissimi testi capaci di raggiungere vette così sublimi di coinvolgimento. Questo primo volume ha molti dei pregi presenti nei suoi illustri predecessori, anche se ammetto non mi abbia convinto interamente, lasciandomi comunque una gran voglia di leggere il seguito. Non fraintendetemi, la promozione è piena, solo le aspettative erano talmente elevate che probabilmente erano impossibili da raggiungere appieno.    Non manco scontri memorabili, tradimenti, gesti eroici, eventi tragici e spietati, magie devastanti, divinità bizzarre, oltre i classici battibecchi fra veterani che tanto hanno reso famosi i fanti di marina. Insomma, per gli appassionati del genere un testo imprescindibile, per tutti gli altri consiglio, come inizio, di rifarsi al primo volume della Saga principale, I Giardini della Luna.

Andrea Zanotti

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Published on February 17, 2022 05:12

February 13, 2022

Recensione: Il Mesmerista di Andrea Zanotti [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Opera: Il Mesmerista

Autore: Andrea Zanotti

Editore: Le Mezzelane Casa Editrice  

Data pubblicazione: 9 dicembre 2021

Genere: urban fantasy, noir

Rating: 7

Target: Young/adult

Prezzo: cartaceo 15 Euro, ebook 3.39 

Sinossi:

In città sono giunti i carri del Circo della Redenzione. Un circo bizzarro, ai cui spettacoli si può assistere solo su invito. Guitti, odalische e mangiafuoco portano giochi, bellezza e lazzi, ma anche sogni strani ed eventi luttuosi. 

Il professor Ettore Viviano, padre separato di una bimba di quattro anni, è uno di coloro che ricevono l’invito a visitare il Circo, e lì si trova a confrontarsi con Anfitrione, il capocomico. Si tratta di un personaggio inquietante, magnetico, che lancia invettive contro il Dio Denaro, fonte di tutti i mali dell’umanità. Ma chi è realmente questo personaggio, che Ettore ribattezza il Mesmerista? Un semplice affabulatore o un truffatore capace di scaricare sugli altri le proprie malefatte? Un pazzo a piede libero o uno stratega capace di pianificare alla perfezione una grande battaglia?


Recensione:

Il Mesmerista di Andrea Zanotti, è una storia diciamo pure, freudiana. Chi la legge vede coinvolto il suo inconscio talmente da venire proiettato in una realtà parallela, per cui il lettore si chiede: sto sognando o è tutto vero?  

In città è arrivato il Circo della Redenzione. Un circo dove si esibiscono saltimbanchi, donne dall’aspetto sensuale e mangiafuoco; con il circo arrivano però anche i guai. Eventi criminosi nei quali il protagonista, il professor Viviano, si troverà coinvolto suo malgrado.

Il romanzo inizia con la scoperta da parte del professore, di una prostituta da webchat morta per overdose da stramonio, con la quale il protagonista ce l’ha a morte. Irretisce i suoi studenti, che non fanno altro che perdersi tra le spire ammaliatrice di questa musa senza scrupoli. Un assessore deceduto per incidente durante uno spettacolo e non per ultimo, la morte di un direttore di banca, sbranato da un branco di cani. 

A questo punto, il nostro Professor Viviano decide di confrontarsi con il misterioso personaggio: il Mesmerista, il padrone del Circo della Redenzione. Un uomo alquanto inquietante, di cui non si conosce il passato, che gli parlerà di quanto il Dio Denaro sia capace di cambiare le persone e di far sì che commettano azioni riprovevoli. Anche i sommi personaggi a capo del sistema giudiziario sono coinvolti. Ma Viviano pare non arrendersi, tanto che sarà implicato in traversie che ne comprometteranno ogni certezza, tanto da non riuscire più a distinguere il bene dal male.

Quello di Andrea Zanotti è un libro che definirei unico nel suo genere, perché, com’è scritto nella trama, spesso il lettore si chiede se quello che sta vivendo il protagonista non sia veramente frutto della sua immaginazione.

Siamo spinti a credere a quello che vede e a quello che vive, ma allo stesso tempo, in più occasioni, crediamo che no, non sia così, e che il giovane professore trentenne sia vittima di allucinazioni.

Una caratteristica che ricorda per certe sfumature le opere alla Poe.

Il Mesmerista è una storia orripilante per certi aspetti e ingenua per molte altre situazioni, che riescono a convivere in eterno conflitto fra loro.

L’aspetto che subito ho colto nel romanzo è che, pur avendo protagonisti chiaramente identificabili come il normalissimo professor Ettore Viviano, a sconvolgere la normalità serena di una vita, diciamocelo pure, “banale” arriva il Circo della Redenzione che, con i suoi personaggi fuori dal comune, diventa il vero protagonista assoluto del romanzo. Come il burattinaio che muove i fili per far muovere le sue marionette e portare avanti la storia. 

In questo romanzo troviamo riferimenti alle scienze esoteriche e paranormali, che in un via vai di colpi di scena, l’autore riesce a collegare tra loro, dando il modo alla sua storia di slittare dalla normalità, avanzando sempre più verso il mistery, il paranormal e l’horror. 

Tuttavia, ciò che affascina nel Memerista, sono le azioni imprevedibili dei personaggi, come ad esempio la lanciatrice Greta che odia a morte il protagonista Viviano, del quale desidera la sua morte. il caos che avvolge l’universo intero nonché gli esseri umani vittima della loro cupidigia.

Ma allora, chi sono i personaggi circensi? Sono veri artisti o efferati serial Killer? 

Beh, in questo caso spetterà a voi lettori scoprirlo, leggendo il libro.

Sicuramente è una storia indisponente, infatti l’autore, che considero un mago dell’horror e non solo, riporta nel libro, con toni anche esagerati e idee portate forse all’estremo, molte vicende e fatti quotidiani, nonché pensieri e convinzioni di molte persone. Spesso si fa riferimento infatti al Dio Denaro che sta portando la distruzione nel nostro mondo e sta corrompendo molta gente, ovvio che questa sia una denuncia a quello che sta accadendo ai nostri giorni. In alcuni punti mi è stato difficile interpretare alcuni passaggi, forse proprio per le elucubrazioni contorte del protagonista. Tuttavia, credo che sia una caratteristica attinente al corpo del romanzo. Dunque, gambe in spalla e occhiali inforcati a leggere e imparare a riflettere dal Mesmerista, che definirei un romanzo ben studiato e scritto in maniera egregia. Gli scenari, come pure i personaggi son ben delineati e non si cade mai nel banale. Lo stile dell’autore è scorrevole alla lettura, tanto che non puoi far a meno di continuare a leggerlo. Reputo la storia interessante sotto ogni punto di vista.

Consigliatissimo, senza ombra di dubbio. Voto: 7

Peg Fly

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Published on February 13, 2022 00:16

January 26, 2022

Disfida nr. 152: Quel che resta di Leonardo Ligustri VS Cormac McCarthy

 



Titolo opera: Quel che resta
Autore: Leonardo Ligustri
Editore: Delos Digital
Genere: Fantascienza distopica
Prezzo: ebook 1,99€
Sinossi:
Link Acquisto Amazon In un futuro non lontano un uomo vaga assorto nei suoi pensieri sullo sfondo di una città fantasma, in uno scenario devastato da cataclismi naturali, alla ricerca di un ultimo brandello del mondo che conosceva. Solo e tormentato dai rimorsi del suo passato viaggia fra scheletri di palazzi abbandonati e nuvole di polvere, armato di un solido cinismo che gli fa da scudo contro gli orrori del presente. È preparato a tutto, tranne all’incontro che cambierà il corso del suo viaggio e lo costringerà a fare i conti con tutto ciò che il mondo ha perduto per sempre.
Note/commenti/finalità dell'Autore: Restare umani, nonostante gli orrori del proprio presente, è forse l'unico modo per salvarsi davvero. Ricordare chi eravamo e cosa provavamo, prima che tutto finisse, può darci la forza per andare avanti, anche solo per un po', come naufraghi in balia della tempesta.
BIG da sfidare: 
La strada, Cormac McCarthy
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Andrea Zanotti


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Published on January 26, 2022 00:04

January 23, 2022

Recensione: Ramondo lo scudiero di Antonio Chirico [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Opera: Ramondo lo scudiero – L’avventurosa storia di Raimondello Orsini del Balzo 

Autore: Antonio Chirico

Editore: Pubblicazione Indipendente, 1° edizione (29 giugno 2021)

Genere:  Narrativa storica medievale per ragazzi

Target: Young/adult

Rating: 7

Prezzo: cartaceo Euro 18,05 - ebook 3,99

Sinossi:

Siamo nel Regno di Napoli, a cavallo tra il 1300 e il 1400. Ramondello è il figlio cadetto del conte Orsini. Suo padre gli ha programmato una carriera ecclesiastica, ma lui è innamorato perso di una fanciulla destinata a diventare contessa e non si arrende a un destino che non vuole. Trova una sponda amica in Ramondo del Balzo, fratello di sua nonna. Il pro-zio, che non ha avuto figli, gli risolve tutti i problemi designandolo suo successore. Unica condizione per ereditare le sue fortune è che Ramondello aggiunga al proprio cognome anche quello del suo benefattore. Ma le cose non vanno secondo i piani e il ragazzo si trova costretto a partire come scudiero per le crociate del Nord, senza nemmeno un ultimo saluto alla sua amata. Liberamente ispirata alla vita di Raimondello Orsini del Balzo, è una storia di amori, amicizie, tradimenti, conflitti familiari e battaglie avventurose. C’è spazio anche per delle incursioni nel mondo della cavalleria teutonica e nei misteri del Santo Graal. Il tutto, sullo sfondo storico della disputa tra due re pretendenti al trono di Napoli e dello scisma d’Occidente, con una Chiesa cattolica retta contemporaneamente da due papi in conflitto tra loro. Una storia antica ma con molte curiose analogie con la contemporaneità.


Recensione:

Cari lettori eccomi di nuovo a voi, dopo aver finito appena di leggere il romanzo storico dell’esordiente Antonio Chirico, di origine pugliesi: “L’avventurosa storia di Ramondello Orsini de Balzo”, liberamente ispirato alla figura, realmente esistita, di Ramondello Orsini del Balzo.

 I miei primi complimenti vanno alla perfetta, attenta e appassionata ricostruzione storica di ambienti, azioni e personaggi. Sembra di essere proiettati d’amblè all’interno delle vicende e in quel periodo storico che vedeva coinvolte la regione Puglia e quella di Napoli. 

Da quando Ramondello era ancora un ragazzo di dodici anni, con il tempo la temerarietà e la sua abilità nell’arte del combattimento, lo porterà a diventare un celebre condottiero, un proprietario terriero, infine un nobile e marito innamorato di Maria d’Enghien, contessa di Lecce.

Sembra che per Ramondello non ci siano ostacoli, ma il padre, fomentato dalla moglie che prova amore solo per il primogenito nonché figlio legittimo, al contrario di Ramondello nato fuori dal matrimonio. Con degli imbrogli giudiziari, alla morte del prozio, che non ha avuto figli e aveva designato Ramondello suo erede legittimo, il ragazzo viene escluso dall’eredità. 

Ramondello è il secondogenito del conte Orsini e per lui il padre ha in serbo una vita ecclesiastica. Il ragazzo però entra il conflitto con la decisione del genitore perché aspira a ben altro. A causa di questo motivo e per altri punti di vista contrastanti avuti con la famiglia, Ramondello decide di partire come scudiero per le Crociate del Nord senza poter salutare un’ultima volta la sua amata.

 Da questo punto in avanti la vita del giovane cambierà completamente. Da semplice scudiero si farà strada fino a diventare uno stimato condottiero e capitano della compagnia di Palestina. Le vicende di Ramondello in questa nuova veste si susseguono in molte parti d’Europa. Nonostante il testo sia corposo, la scrittura scorre senza intoppi, anche se in alcuni punti la storia sembra rallentare, probabilmente per le troppe descrizioni guerresche e delle ambientazioni; tuttavia nel complesso, il romanzo si legge in maniera abbastanza fluida. Le battaglie in cui viene coinvolto il personaggio sono magistralmente descritte e in modo, come ripeto, forse un po’ troppo dettagliato. 

Chi ama i romanzi storici sa di cosa parlo.

Gli ingredienti di richiamo sono ben bilanciati: c’è l’aspetto romantico e sentimentale, le avventure dei cavalieri teutonici nella lontana Lituania, gli intrighi che hanno portato allo Scisma di occidente, richiami al Santo Graal, tradimenti, compromessi, amicizia, gesta eroiche e i sotterfugi fra papato e regnanti in un contesto generale di decadimento dell’antico sistema feudale che porterà in seguito alla formazione degli stati nazionali.

I Pov dei personaggi sono bene delineati. Inoltre, nel romanzo si evince la forza degli stati d’animo di tutti loro, da Raimondello, Roberto, suo fratello maggiore, Giovanna, la matrigna e non per ultima quella di Maria d’Enghien.

Benché i fatti narrati siano lontani alla nostra età contemporanea, salta subito all’occhio l’egoismo della classe politica e la cui ricerca non si proietta al bene del popolo ma ad accumulare fortune personali. (Pensioni d’oro e vitalizi... oggi – terreni e oro in passato) Ho apprezzato l’abilità dell’autore nel suddividere in tre parti ben distinte il romanzo, nonché la scelta più che geniale nel narrare le vicende nel qui e ora senza flashback o flashfoward.

Questo romanzo, che l’autore ha pubblicato in selfpublishing con YouCanPrint, è qualcosa di veramente originale nel suo genere, e devo ammettere che la prima cosa che mi ha stupito è che l’autore sia alla sua prima narrazione. 

Una biografia romanzata alla maniera di una moderna, ma anche un romanzo di formazione alla Chrétien de Troyes e il suo ciclo bretone dell’Ars amandi.

 Veramente un buon libro che consiglio di leggere a tutti. Voto: 7


Peg Fly

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Published on January 23, 2022 00:17

January 18, 2022

Recensione: Kondor di Alan D. Altieri

 


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Riprendiamo l’attività con un testo potente, opera della penna ispirata di Alan Altieri. Inutile soffermarsi sulla peculiarità di questo autore, purtroppo venuto a mancare nel giugno del 2017. Uno stile troppo particolare il suo, per ottenere il plauso generalizzato. Uno scrittore che può solo essere amato, o odiato. Niente vie di mezzo. Personalmente io l’ho adorato nella sua Trilogia di Magdeburg, L’Eretico, La Furia, Il Demone. Una lettura imperdibile, assolutamente da non farsi mancare. 

Oggi però passiamo dalle tetre lande della Germania del 1630, durante la Guerra dei trent'anni, a un immaginario futuro, appena dietro l’angolo. Tempi diversi, uguali devastazioni, poiché al centro delle vicende ci sono i medesimi protagonisti: la follia e il desiderio di autodistruzione insiti nell’uomo. Che sia per fede o per petrolio, la finalità è la medesima, assecondare quell’istinto di annientamento che pare pervadere l’animo dell’umanità intera. Homo homini lupus. Sempre. In ogni luogo, in ogni tempo. 

Altieri sfoggia la sua infinita competenza in fatto di tecnologie belliche applicate alla demolizione per condurci all’interno della nuova Guerra Sacra, l’ultima in ordine di tempo, la Guerra del Petrolio, la Guerra Finale. 

Fra lande devastate dai postumi dell’utilizzo di ordigni nucleari, l’uomo tenta di fare un ulteriore passo verso la follia assoluta. Creare i guerrieri perfetti, privi di ogni traccia di paura. Certo un bene per un soldato, ma quando l’etica è un ricordo lontano, al guerriero privato anche dell’ultimo baluardo costituito dall’innato senso di sopravvivenza non rimane più nulla per poterlo definire ancora umano. Mostri volti all’annientamento. Totale, senza limiti.

La prosa di Altieri è il solito rullo compressore, un blindato lanciato a folle velocità contro spesse mura di cemento. Cingoli capaci di divorare pagine e pagine zeppe di adrenalina, a ritmi forsennati. Mai una pausa, mai un istante di tentennamento, giusto il tempo per rifiatare, velocemente, e continuare nella lettura, mossi dalla curiosità e dallo sviluppo repentino delle azioni su più fronti. 

Brutalità, azione, eroismo, ambizioni sfrenate, cameratismo, disciplina, tradimento, lotte di potere, c’è di tutto, ma il tutto è amalgamato al solo e unico scopo di perpetrare un medesimo fine: la demolizione continua, il dominio incontrastato e assoluto del caos.

Niente da dire, quando ho bisogno di un bel bagno di umiltà non c’è nulla di meglio di un romanzo di questo grandissimo Maestro. 

Assolutamente consigliato. 

Andrea Zanotti


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Published on January 18, 2022 23:46

January 13, 2022

Disfida nr. 151: Il Mesmerista di Andrea Zanotti VS Massimo Fini

 



Titolo opera: Il Mesmerista

Autore: Andrea Zanotti

Editore: Le Mezzelane Casa Editrice

Genere: Urban Fantasy, neo realismo magico, noir

Prezzo: cartaceo 15,00 € - ebook 3,37 €

Biografia autore:

Andrea Zanotti, classe 1977, vive a Bolzano. Laureato in economia e commercio, dopo aver lavorato per diversi anni presso un’azienda operante nel settore dell’energia elettrica, dal 2018 si occupa di investimenti di borsa. Papà di una gagliarda bimba si diletta a giocare con lei, persino a dar voce alle sue bambole, se necessario. Amante di wargames e di universi fantastici, adora leggere, oltre che scrivere. Dal fantasy al weird, passando per l’horror e la fantascienza, e ogni genere di contaminazione fra questi.

Fedele all’ammonimento dell’Apollo delfico “conosci te stesso”, si interessa di misticismo, meditazione e religioni antiche.

Oltre alle pubblicazioni indipendenti delle serie “Infiniti Mondi” (trilogia “Mondo Uno”, trilogia “Mondo Due” e il romanzo spin off “La Battaglia di Aquirama”) e la serie “I Profeti dell’Apocalisse”, per Delos Digital ha pubblicato le novelle “Progetto Elohim”, “Glagon in fiamme”, “La Valle della pace eterna” e la raccolta weird western “Winchester & Voodoo”.

Per il Club degli Audiolettori l’audiolibro fantasy “Forze Ancestrali”.

Per Plesio Editore ha pubblicato il romanzo fantasy “Dracophobia”.

Per DZ Edizioni ha pubblicato il romanzo weird “Voodoo” e ha partecipato all’antologia “L’ombra di Cthulhu”. A fine 2021 è prevista l’uscita del weird western “Black Mamba”.


Sinossi: 


Link Acquisto AmazonChi è Anfitrione, detto il Mesmerista? Un pazzo a piede libero o uno stratega capace di pianificare una grande battaglia? Per scoprirlo, il professor Ettore Viviano dovrà andare dritto verso il Giudizio.

In città sono giunti i carri del Circo della Redenzione. Un circo bizzarro, ai cui spettacoli si può assistere solo su invito. 

Guitti, odalische e mangiafuoco portano giochi, bellezza e lazzi, ma anche sogni strani ed eventi luttuosi.

Il professor Ettore Viviano, padre separato di una bimba di quattro anni, è uno di coloro che ricevono l’invito a visitare il Circo, e lì si trova a confrontarsi con Anfitrione, il capocomico. Si tratta di un personaggio inquietante, magnetico, che lancia invettive contro il Dio Denaro, fonte di tutti i mali dell’umanità. Ma chi è realmente questo personaggio, che Ettore ribattezza il Mesmerista? 

Un semplice affabulatore o un truffatore capace di scaricare sugli altri le proprie malefatte? Un pazzo a piede libero o uno stratega capace di pianificare alla perfezione una grande battaglia?


Note/commenti/finalità dell'Autore: 

Essi (gli Arconti) hanno portato l'esistenza dell'oro e dell'argento, del denaro e delle monete, del ferro e degli altri metalli e tutte le cose di questo genere. Le persone, che ne furono attratte, furono fuorviate nei problemi e furono notevolmente ingannate. Invecchiavano vivendo nessun piacere, e morirono senza trovare la verità, senza mai sapere il vero Dio. Questa è la strada che schiavizzò tutta la creazione, dalla fondazione del mondo fino ad ora.” 

Apocrifo di Giovanni

Quali le mie finalità? Visto che dopo millenni dalle parole di Giovanni, ancora non abbiamo fatto passi avanti, sensibilizzare sulla crociata da intraprendere contro il Dio Denaro, e farlo nel modo meno lezioso possibile, imbastendo un noir con qualche tocco di paranormale e sfruttando il fascino intramontabile, e sempre un po’ inquietante, dei personaggi del circo. Un invito quindi a ciondolare su un filo teso a cavallo fra razionalità ed eventi inspiegabili, come imposto dalle teorie legate al mesmerismo, dove finzione e realtà si sovrappongono risultando indistinguibili.

BIG da sfidare: 




Ho deciso di sfidare un grande del giornalismo, Massimo Fini, autore con il quale sento di avere una profonda affinità. Ho scelto il suo lavoro “Denaro sterco del demonio” considerandolo un’opera fondamentale per capire il grande inganno costituito dal denaro e che andrebbe adottato in tutte le scuole superiori. 


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Published on January 13, 2022 00:08

December 25, 2021

Buone feste e giorni lieti

 




«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria,gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.» (Gv 1,14)

Buone feste e giorni lieti a tutti i nostri lettori. Possano Grazia e Verità divenire le nostre guide in questo periodo complesso.


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Published on December 25, 2021 00:45

December 19, 2021

Recensione: Tra Le Fauci Dell'Inferno di Riccardo Giacchi [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


Link Prodotto


Titolo: Tra le fauci dell’Inferno

Autore: Riccardo Giacchi

Illustratore: Lenny Luca Canova

Editore: Infinity Mundi

Genere: Libro Game, Fantasy, Eroico, Apocalittico

Caratteristiche: Scelte Multiple, Punti Esperienza, Indovinelli, Scelte a Tempo, Inventario, Paragrafi Flashback, Finali Multipli, Galleria Immagini

Descrizione prodotto:

Tra le fauci dell’Inferno di Riccardo Giacchi è il nuovo librogame horror disponibile per smartphone con app I-Phone e Android edito da Infinity Mundi. Scarica qui la tua app.

Sotto le spoglie del mondo moderno e di un’esistenza apparentemente normale, l’antico conflitto tra Decaduti delle Tenebre e Campioni della Luce sembra volgere al termine. Il genere umano, a sua insaputa, sta per naufragare in un’era di caos.

Solo un manufatto divino può ribaltare una sorte così avversa e solo un prescelto può osare dove altri fallirebbero, ovvero tu, Babel, nella carica di Gran Maestro.

Armato del tuo lanciafiamme sacro, di un insano coraggio e con addosso nient’altro che i tuoi vestiti da metallaro, dovrai farti strada negli abissi dell’inferno per recuperare ciò che è stato perduto… e riuscire a tornare indietro.

In questa storia interattiva il protagonista sei TU!

Accendi la tua immaginazione, fatti trasportare dalla trama coinvolgente e dalle splendide illustrazioni.


Sinossi:

Questo è un libro interattivo, genere horror- fantasy, composto da 264 paragrafi, di cui ognuno può essere un’azione, un bivio, un combattimento, il tutto determinato dalla strada che il lettore deciderà di seguire impersonando Babel, colui che è chiamato a districarsi nel calderone infuocato comunemente chiamato Inferno. Lo scopo della missione è ritrovare lo Specchio, il manufatto divino capace di sconfiggere i Decaduti grazie alle sue visioni profetiche. Già... perché il mondo è dilaniato da un’antica lotta tra due fazioni, la Confraternita della Luce e i Decaduti delle Tenebre, e la perdita dell’antica reliquia da parte dei Campioni della Luce verte il conflitto a favore dei loro secolari nemici. Dopo il tradimento di Apellos, e dopo aver affrontato un terribile passato e nemici di ogni sorta, ora è Babel a capeggiare la Confraternita nella guisa di Gran Maestro, e come tale è esposto ai pericoli maggiori. Il tutto comincia quando il protagonista si lancia dalla finestra del suo ufficio, portale che conduce al regno dei morti, armato col suo solo coraggio e un lanciafiamme benedetto. 

Nel corso dell’avventura ci si imbatte in innumerevoli nemici mostruosi e, talvolta, anche in enigmi atti a sbarrare il passo, la cui risoluzione è fondamentale per proseguire. Il finale porta il protagonista sulla cima di un cratere dal quale si libra lo spettro di Apellos, custode di quel reame dannato. All’interno del cratere il protagonista vede fluttuare lo Specchio, ma c’è un solo modo per poter raggiungerlo e quindi agguantarlo. Un modo che richiede un prezzo salato: stringere un’alleanza diabolica con il nemico giurato.

Recuperata la sacra reliquia, Babel si risveglia nel suo ufficio brandendo la fidata arma e la reliquia appena conquistata, ma si accorgerà che parte dei suoi connotati sono mutati, e che Apellos ora vive dentro di lui.


Recensione:

Oggi ho il piacere di parlarvi di un libro/game interessante e, per molti aspetti, di new generation, tuttavia che ancora non ha preso piede nel nostro Bel paese.

Devo dire che il nuovo modo di narrare e immaginare nuovi mondi dell’autore mi ha molto colpito. Sto parlando di un librogame horror le cui ambientazioni riprendono in parte quelle della Divina Commedia. Ardue, direi, ma ben costruite e in cui non c’è spazio per le incongruenze, di qualsiasi genere, da quelle spazio/temporali ad altre che un libro/game richiede.

L’intreccio si focalizza principalmente sul conflitto di due schieramenti: La Confraternita della Luce che opera per il bene della comunità e i Decaduti, che al contrario vorrebbero che il Caos

tornasse a sconvolgere l’intera umanità.

La storia si svolge ai giorni nostri ma in un tempo indefinito. 

Abbiamo poi molti personaggi ben delineati, i cui Pov sono ben descritti; tra questi abbiamo Apellos, in passato Gran maestro e traditore della Confraternita, alla quale un altro personaggio, che nel frattempo è stato nominato Gran maestro della Confraternita, deve porre rimedio. 

Quello che suscita gran parte di interesse oltre la storia in sé, sono i numerosi riferimenti ai gironi danteschi, al fatto che Apellos sia il padre adottivo di Babel.

La missione del gioco consiste nel recuperare tra le fiamme dell’inferno lo Specchio di Dio: un manufatto divino capace di prevedere ciò che potrebbe accadere in futuro.

Suggestive le descrizioni delle armi di cui sono dotati i personaggi: lanciafiamme di fuoco sacro adoperati dai mostri infernali che cercano di contrastare l’avanzata di livello del giocatore, e al potere di immunità alle fiamme dello stesso giocatore. 

Tuttavia, capirete ben presto che niente può prepararvi davvero ad affrontare il terrore delle creature infernali che cercheranno di ostacolare il vostro cammino.

Le meccaniche di gioco sono molto semplici, in quanto consistono soprattutto nel lasciar scegliere al lettore il modo di agire del protagonista al termine dei paragrafi, infatti anche gli stessi combattimenti si svolgeranno solo nella sfera narrativa. Ma ciò che mi ha colpito oltre all’ambientazione dantesca, alle tecniche dei libro/game magistralmente organizzato, è stata la struttura narrativa con la quale si narra il game stesso. Una capacità che pochi autori riescono a mettere in atto come ideatori di romanzi di tale genere.

Ora passiamo allo stile: l’autore, Riccardo Giacchi, descrive senza risparmiarsi, a sprazzi anche troppo, ma questo non guasta, soprattutto se si tratta di un libro/game horror/fantasy, nel quale tutto è possibile e tutto può essere inserito se si dosa con sapienza all’interno di scene horror a volte Splatter in cui è costretto a sguazzare il nostro personaggio principale.

Per concludere, questo libro ha molti punti positivi che entrano in conflitto con altri negativi, ma che non inficiano assolutamente all’interno di una narrazione fluida non scontata e consapevole dell’autore, il quale avendo scelto di scrivere una cosa del genere a dir poco futuristica, sa bene dove andare a parare.

Complimenti davvero all’autore e un plauso al bravissimo illustratore, Lenny Luca Canova, che ha saputo trasformare in immagini la narrazione.

Consigliato agli amanti dei video giochi dove si affronta un genere “Splatter” di cui poco si prende in considerazione in narrativa fantasy.

Voto: sette.

Peg Fly


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Published on December 19, 2021 00:06

InfinitiMondi

Andrea Zanotti
Di cosa si occupa scrittorindipendenti.com? Qual è la sua ragion d'essere, la sua mission?
Semplice, scovare testi di qualità. Letteratura d'evasione con la L maiuscola insomma.
Siamo lettori esigenti e
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