Un amore di inizio secolo Quotes
Un amore di inizio secolo: La traversata
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Viviana Giorgi37 ratings, 4.00 average rating, 11 reviews
Un amore di inizio secolo Quotes
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“Poi lui le cinse la vita e lei gli sfiorò la spalla con la mano sinistral e I loro occhi rimasero incatenati mentre attendevano il giusto tempo per muovere insieme il primo passo.
Per respirare insieme.
Forse per sperare.
Per due giri di valzer il resto del mondo cessò di esistere.”
― Un amore di inizio secolo: La traversata
Per respirare insieme.
Forse per sperare.
Per due giri di valzer il resto del mondo cessò di esistere.”
― Un amore di inizio secolo: La traversata
“Primo giorno di navigazione
1 gennaio 1900, al largo della Costa Orientale degli Stati Uniti
«Mr Benton, l’accompagno al suo posto al tavolo del comandante.»
Con un piccolo cenno di ringraziamento, Ken seguì lo steward nella sfarzosa sala da pranzo dell’Oceanic II, tutta marmi, specchi e lampadari di cristallo, sino al tavolo centrale imbandito con una tale quantità di bicchieri e posate da mettere probabilmente in soggezione più di un commensale. Durante la traversata avrebbe diviso i pasti con il comandante, Mr Cameron, il suo vice, il medico di bordo e una ventina di passeggeri di prima classe, considerati, per varie ragioni a lui poco comprensibili, importanti.Ne aveva ricevuto l’elenco completo solo pochi minuti prima dal valletto che era andato a prelevarlo nel suo alloggio, per scortarlo, come un secondino, sino alla sala da pranzo: un trattamento di riguardo per i viaggiatori importantiche occupavano le suite del ponte principale del transatlantico.
In realtà, Ken aveva sperato di poter trascorrere i cinque giorni della traversata da solo, a elaborare la delusione e a piangere sulla sua vita che non sarebbe trascorsa al fianco della donna che ancora amava disperatamente. E invece… era stato catapultato in un mondo dove gli obblighi sociali sembravano essere ancora più assillanti che sulla Quinta Avenue.
Forse, a pensarci meglio, da domani avrebbe deciso di consumare tutti i pasti chiuso nella sua cabina, servito da Jim, il suo valletto. Forse ci sarebbe rimasto per tutti e cinque i giorni, chiuso nella sua cabina.
Con l’umore nero che si ritrovava, che a dire il vero rasentava la disperazione, non aveva alcuna voglia di sorridere e scambiare chiacchiere inutili con un gruppo di spocchiosi aristocratici britannici e di suoi connazionali milionari, tutta gente che frequentava l’alta società della East Coast e Wall Street; come lui stesso, del resto. Sperò almeno di sedere vicino a uno degli ufficiali di bordo, in modo da poter intrattenere una conversazione che andasse al di là degli ultimi pettegolezzi. Compreso quello che probabilmente si era già diffuso in tutta New York e che riguardava la patetica rottura del suo fidanzamento con Camille Brontee.
Dannazione! Se qualcuno gli avesse chiesto qualcosa a proposito, o vi avesse solo accennato, la tentazione di rifilargli un bel cazzotto sul naso sarebbe stata enorme. Si guardò la mano destra, ancora dolorante a causa del pugno che solo il giorno prima aveva tirato in faccia a Frank Raleigh, l’uomo per cui Camille lo aveva lasciato.”
― Un amore di inizio secolo: La traversata
1 gennaio 1900, al largo della Costa Orientale degli Stati Uniti
«Mr Benton, l’accompagno al suo posto al tavolo del comandante.»
Con un piccolo cenno di ringraziamento, Ken seguì lo steward nella sfarzosa sala da pranzo dell’Oceanic II, tutta marmi, specchi e lampadari di cristallo, sino al tavolo centrale imbandito con una tale quantità di bicchieri e posate da mettere probabilmente in soggezione più di un commensale. Durante la traversata avrebbe diviso i pasti con il comandante, Mr Cameron, il suo vice, il medico di bordo e una ventina di passeggeri di prima classe, considerati, per varie ragioni a lui poco comprensibili, importanti.Ne aveva ricevuto l’elenco completo solo pochi minuti prima dal valletto che era andato a prelevarlo nel suo alloggio, per scortarlo, come un secondino, sino alla sala da pranzo: un trattamento di riguardo per i viaggiatori importantiche occupavano le suite del ponte principale del transatlantico.
In realtà, Ken aveva sperato di poter trascorrere i cinque giorni della traversata da solo, a elaborare la delusione e a piangere sulla sua vita che non sarebbe trascorsa al fianco della donna che ancora amava disperatamente. E invece… era stato catapultato in un mondo dove gli obblighi sociali sembravano essere ancora più assillanti che sulla Quinta Avenue.
Forse, a pensarci meglio, da domani avrebbe deciso di consumare tutti i pasti chiuso nella sua cabina, servito da Jim, il suo valletto. Forse ci sarebbe rimasto per tutti e cinque i giorni, chiuso nella sua cabina.
Con l’umore nero che si ritrovava, che a dire il vero rasentava la disperazione, non aveva alcuna voglia di sorridere e scambiare chiacchiere inutili con un gruppo di spocchiosi aristocratici britannici e di suoi connazionali milionari, tutta gente che frequentava l’alta società della East Coast e Wall Street; come lui stesso, del resto. Sperò almeno di sedere vicino a uno degli ufficiali di bordo, in modo da poter intrattenere una conversazione che andasse al di là degli ultimi pettegolezzi. Compreso quello che probabilmente si era già diffuso in tutta New York e che riguardava la patetica rottura del suo fidanzamento con Camille Brontee.
Dannazione! Se qualcuno gli avesse chiesto qualcosa a proposito, o vi avesse solo accennato, la tentazione di rifilargli un bel cazzotto sul naso sarebbe stata enorme. Si guardò la mano destra, ancora dolorante a causa del pugno che solo il giorno prima aveva tirato in faccia a Frank Raleigh, l’uomo per cui Camille lo aveva lasciato.”
― Un amore di inizio secolo: La traversata
“Ken fece un respiro di sollievo ricordandosi all’improvviso dei libri che aveva richiesto. Mai come in quel momento si era sentito tanto attratto dalla pace di una lettura solitaria. Jim aprì la porta e lui, rincuorato da quel pensiero, nel medesimo istante saltò fuori dal suo nascondiglio come un fauno dal bosco.
La donna, che se lo vide apparire davanti all’improvviso, ancora tutto scompigliato e rosso in viso a causa dell’esercizio fisico, dovette spaventarsi, perché prima lanciò un urletto sorpreso – e molto aggraziato, per la verità – poi i libri, che finirono in aria e quindi sul pavimento.
Anche Ken sussultò a quella reazione esagerata, lasciando al solo Jim l’onore di mantenere i nervi saldi.
Col cuore che gli batteva troppo forte nel petto, fissò la donna sbigottito.
Chi diavolo aveva mandato quel Jenkins a consegnargli i libri? Una pazza?
La giovane donna, mormorando delle scuse imbarazzate, si era nel frattempo inginocchiata a terra ed era impegnatissima a raccogliere i volumi caduti, la gonna blu aperta intorno a lei come una corolla. Ken non poteva vederle il viso, ma il collo sottile di lei e i suoi capelli neri come la notte, per quanto raccolti in uno severo chignon, lo indussero a domandarsi se il volto fosse altrettanto perfetto. E, senza esitare, fece qualcosa che il vecchio Ken non avrebbe mai osato fare: si chinò, afferrò la donna per le braccia, la sollevò e, senza delicatezza e con molta curiosità, scrutò negli occhi di lei.
Occhi così blu che mai prima in vita sua ne aveva visto di uguali.”
― Un amore di inizio secolo: La traversata
La donna, che se lo vide apparire davanti all’improvviso, ancora tutto scompigliato e rosso in viso a causa dell’esercizio fisico, dovette spaventarsi, perché prima lanciò un urletto sorpreso – e molto aggraziato, per la verità – poi i libri, che finirono in aria e quindi sul pavimento.
Anche Ken sussultò a quella reazione esagerata, lasciando al solo Jim l’onore di mantenere i nervi saldi.
Col cuore che gli batteva troppo forte nel petto, fissò la donna sbigottito.
Chi diavolo aveva mandato quel Jenkins a consegnargli i libri? Una pazza?
La giovane donna, mormorando delle scuse imbarazzate, si era nel frattempo inginocchiata a terra ed era impegnatissima a raccogliere i volumi caduti, la gonna blu aperta intorno a lei come una corolla. Ken non poteva vederle il viso, ma il collo sottile di lei e i suoi capelli neri come la notte, per quanto raccolti in uno severo chignon, lo indussero a domandarsi se il volto fosse altrettanto perfetto. E, senza esitare, fece qualcosa che il vecchio Ken non avrebbe mai osato fare: si chinò, afferrò la donna per le braccia, la sollevò e, senza delicatezza e con molta curiosità, scrutò negli occhi di lei.
Occhi così blu che mai prima in vita sua ne aveva visto di uguali.”
― Un amore di inizio secolo: La traversata
