Stranger Than Fanfiction Quotes

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Stranger Than Fanfiction Stranger Than Fanfiction by Chris Colfer
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“It's a tough world to find yourself in, but an even tougher one to be yourself in”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“You need to claim the driver's seat," Cash said. "Never take a backseat in your own life! You gotta take that bitch by the steering wheel with all your might - even if the road is bumpy, even if there's blood under your fingernails, even if you loose passengers along the way. Only you can steer your life in the direction that's best for you.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“but that's what growing up is all about- learning nothing is sacred in this world”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“I know heroes exist because i'm my little brother's hero. It isn't easy, it's not always fun, it's full of hard choices, and sometimes you have to put yourself second to help the people you love. But being a hero is a choice”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“You can change a body, but you can't change a soul. The heart wants what it wants.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“People get addicted to the fantasy you provide them, and then turn on you the second you can't five it to them anymore.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“Dream as if you’ll live forever. Live as if you’ll die today. That was his motto.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“people give you the wrong expecctations and then blame you when you can't meet them. It's your fault for not being the person they want you to be . You're the freak. You're the monster. When in reality, you're just trying to be... yourself.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“There were no parents holding them back, no younger siblings needing to be cared for, no one telling them they were going to burn in hell, and no one telling them they had an illness. There were no limits, no responsibilities, no religion, and no misunderstandings. In that moment, there was just the music vibrating through their bodies. The worst part was knowing the music and the moment would eventually end.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“Nothing is stranger than fanfiction,” Cash said, like a sailor recalling his encounter with a horrible sea creature.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“Se Candy avesse potuto capire sua figlia tanto quanto Sam capiva la madre, avrebbe saputo che la figlia non le stava dicendo tutta la verità. La medium aveva ragione: c’era un ragazzo che Sam aveva tenuto nascosto alla madre, ma non era un fidanzato, come Candy sperava. Il ragazzo nella vita di sua figlia era sua figlia.
C’erano poche cose di cui Sam Gibson era certa, ma sapeva con tutto il suo cuore, corpo e anima che lui era transessuale”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“One day i woke up and decided i had enough [...] It took strenght i didn't even know i had”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“Only in absolute silence could he simply exist and not be reminded of who and what he was, or according to his critics, who and what he wasn’t. But finding a space that wasn’t dominated by the commotion of a television set, the rapid clicks of paparazzi cameras, or the murmuring of a hungry crowd was very rare.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“Sure, he didn’t get what he wanted, but at least he’d leave the bar a little more of a sinner than a saint.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“Da quel giorno in avanti, ogni volta che Topher, Joey, Sam e Mo pensavano a Cash non immaginavano il personaggio della televisione o il ragazzo malato nella stanza del centro di cure palliative. I ragazzi immaginavano l’attore alla guida di una brillante ed elegante Porsche 550 Spyder che sfrecciava lungo un’autostrada vuota in cielo, intento a prendere in giro, corrompere e traviare tutti gli angeli che incontrava. Era il Cash Carter che nessun altro aveva potuto conoscere, ed era il Cash Carter di cui avrebbero per sempre sentito la mancanza”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«La mia vita è sempre stata così folle, così rumorosa e così impegnata. Per una volta voglio che tutto sia tranquillo. E quando tutto il mondo è occupato a rovinare la tua reputazione, si impara presto quali sono i veri amici. Voi siete tutto quello di cui ho bisogno.»
Mo singhiozzava, e riuscì a malapena a pronunciare qualche parola.
«C’è qualcosa che possiamo fare per te?»
Dovette chiederlo, anche se sapevano tutti che la risposta era no. Cash, però, aveva una richiesta molto importante, e le fu grato di avergli dato l’occasione per farla.
«Sì, potete farmi una promessa» disse l’attore. «Promettetemi che non sprecherete il resto delle vostre vite ad accontentare gli altri, perché altrimenti vi sveglierete un giorno e vi accorgerete di non aver mai vissuto.
Fidatevi, è meglio per voi che non impariate la lezione nel modo in cui l’ho imparata io.»
Topher, Joey, Sam e Mo diedero la loro parola a Cash, e quello fu il regalo più grande che potessero fargli.
«Bene» disse Cash ridacchiando. «La mia missione è compiuta.»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Quanto tempo ti rimane?» domandò.
«Dicono che sia questione di giorni» rispose lui. «La risonanza che ho fatto questa domenica ha mostrato che il cancro si sta diffondendo, e cresce in fretta. I tumori ormai sono come gli Starbucks, ce n’è uno a ogni angolo»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Andrà tutto bene, vero?» domandò Joey. «Riusciremo a rimanere amici?»
Topher sospirò. «Chissà. Ma so che farò di tutto per starvi vicino. Quando siamo partiti avevo paura che sarebbe stato l’inizio della fine per noi, ma penso che tutto quello che abbiamo passato questa settimana sia servito a rendere la nostra amicizia più solida. Siamo onesti, nessuno crederà a quello che ci è successo. Dobbiamo rimanere amici anche per tenere vivi i ricordi!»
«Non potrei essere più d’accordo» ridacchiò Joey. «Sai, ero furioso quando Cash ha vuotato il sacco sulle nostre vite, ma sono felice di non dovermi più nascondere. Non mi rendevo conto di quanto mentire rendesse la mia vita un inferno.»
«Anch’io» disse Sam. «È bello non avere più barriere tra di noi. Abbiamo tutti una lunga strada davanti, ma almeno non la percorreremo da soli.»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Ho pensato che mi stessi evitando perché eri arrabbiato...»
«Ti stavo evitando perché ero confuso. È stata una sorpresa scoprire che sei transessuale, ma una sorpresa ancora più grande scoprire che non mi crea nessun problema. Sono sempre stato attratto dalle ragazze, ma c’è solo una persona che posso dire di aver amato... E sei tu. Il mondo non è bianco e nero, e se tutto va a rotoli è perché c’è ancora chi la pensa così. Io non voglio essere una di quelle persone. Voglio solo essere felice, io, e non c’è nulla che mi rende più felice di te. Allora, che cosa pensi? Possiamo cercare di essere grigi insieme?»
«E se non funzionasse?» domandò Sam.
«Allora non avrà funzionato» rispose Topher facendo spallucce. «Anche se alla fine dovessimo rimanere solo amici, non posso immaginare nulla di peggio che non averti nella mia vita. Io ci sarò sempre per te, di qualunque cosa tu abbia bisogno, in qualunque momento. È semplice.»
Le parole di Topher fecero venire le lacrime a Sam, ma per la prima volta da moltissimo tempo erano lacrime di gioia. Sam diede a Topher l’abbraccio più forte che poteva.
«Non hai idea di quanto ho aspettato che qualcuno mi dicesse una cosa del genere» disse Sam.
«È andata bene?» disse Topher. «Ho passato tutto il giorno a ripetermi il discorso nella testa. Spero di non essere apparso troppo mieloso o disperato, perché erano parole sincere.»
«No, è stato perfetto» ridacchiò Sam. «E non c’è niente che mi renderebbe più felice di essere grigio con te»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Ma non è vero!» obiettò Topher. «So che gli eroi esistono, perché io sono l’eroe di mio fratello minore. Non è facile, non è sempre divertente, bisogna fare molte scelte difficili e ogni tanto bisogna dimenticarsi di sé per aiutare le persone a cui si vuole bene. Ma essere un eroe è una scelta, e tu hai scelto di deludere milioni di persone lasciando la serie! Non venirmi a dire che gli eroi non esistono, quando sei semplicemente troppo egoista per esserlo!»
A quelle parole, Joey, Sam e Mo si aspettavano che Cash si arrabbiasse molto, ma l’attore non sembrava affatto furioso. Al contrario, si mise a fissare Topher con sguardo afflitto, come se fosse un bambino triste.
«Ti sbagli, Topher» disse Cash. «Puoi dedicare anni della tua vita a fare tutto quello che hai appena detto, e deludere comunque gli altri non appena scegli te stesso. Non puoi controllare la felicità di tuo fratello, come io non posso controllare la tua. La verità è che si è responsabili di una persona sola, e quella persona siamo noi. Credimi, ho imparato la lezione nel modo più duro»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Ma passi la vita a vendere bugie alle persone. Non ti stanchi mai?»
«No, io non la vedo così» disse Diane. «La gente crede a quello che vuole, tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro. Tutto quello che faccio è dar loro un contesto. È simile a quello che fai tu, anche se sei troppo coinvolto per vedere il lato positivo delle cose.»
Cash sbuffò. «È un po’ difficile quando ti fanno a pezzi in diretta tivù e i tabloid abbondano di pettegolezzi su di te.»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Wow» disse Cash. «Incredibile.»
«Dai, non siamo creature magiche o roba del genere» disse Sam.
«No, intendo dire che tu sei incredibile» disse Cash. «La maggior parte delle persone passa decenni a cercare se stessa, mentre tu sai esattamente chi sei prima ancora del college. È di grande ispirazione.»
Sam aveva passato così tanto tempo a concentrarsi sui propri problemi che non si era mai reso conto che ci poteva essere anche qualche vantaggio nascosto tra tutti gli svantaggi.
«Grazie» disse. «Non ci ho mai pensato. È un mondo difficile in cui vivere, ma trovare se stessi spesso è ancora più difficile.»
«Il mondo non è mai stato un gran posto, ma questo non deve trattenerti dal diventare la persona migliore possibile» disse Cash. «Non sarà facile, ma non c’è niente di peggio che vivere una vita che non si sente propria. Prendi me, per esempio. Ho fatto incazzare tutti gli adolescenti patiti di fantascienza del mondo solo perché sono stato me stesso, ma non cambierei quello che ho fatto. Ora puoi anche essere spaventato, ma devi immaginare quanto bene ti sentirai una volta arrivato al traguardo. Lascia che sia questo a incoraggiarti, non le tue paure.»
Sam annuì e cercò di assumere un’espressione coraggiosa, ma era la prima volta che qualcuno lo ascoltava, senza cercare di formulare una diagnosi. Qualche altra lacrima gli rigò il viso, e Cash le asciugò con la manica della camicia. Sam non riusciva a credere di stare parlando con la stessa persona che aveva conosciuto quella domenica”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Perdona la mia ignoranza, ma cambierà qualcosa?» domandò l’attore. «Comincerai a essere attratto dalle ragazze, una volta uomo?»
«No, identità e orientamento sessuale sono due cose completamente diverse» spiegò Sam. «La maggior parte della gente non capisce che sono problemi separati, e ogni trans ha una situazione a sé. Ci sono vari modi di passare da un sesso all’altro, ma molto raramente cambia anche l’orientamento sessuale.»
«Davvero?» esclamò Cash. «Non sapevo ci fossero più modi.»
«Certo» disse Sam. «Alcune persone trans sono gender fluid e passano da un genere all’altro a seconda del momento. Altre sono genderqueer e possono non riconoscersi in nessuno dei sessi, o in una combinazione dei due. Altri sono transessuali e si riconoscono emotivamente e sessualmente nel sesso opposto, come me. Si può alterare il corpo, ma non l’anima. Il cuore sceglie liberamente.»
«Wow» disse Cash. «Incredibile.»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Ho il cuore e la mente di un uomo, e voglio che il resto coincida. È semplice.»
«Non l’hai detto ai tuoi amici o alla tua famiglia?» domandò Cash.
«Mia madre probabilmente penserebbe che transgender sia una rara specie di tigre» disse. «Quando ero piccolo avevo paura di dirlo ai miei amici perché non sapevo come avrebbero reagito. Ora so che mi accetterebbero, ma temo che la mia onestà possa ferire qualcuno.»
«Sfondi una porta aperta» disse Cash. «Stai parlando di Topher, giusto?»
Sam gli lanciò un’occhiata: sembrava che l’attore gli avesse letto nella mente. «Come fai a saperlo?»
«Dai, quel ragazzo è un libro aperto» disse Cash. «Ho visto come ti guardava in macchina, e seduti al tavolo durante il pranzo. È adorabile e patetico allo stesso tempo.»
«Be’, è una cosa reciproca» disse Sam.
«Che cosa?» esclamò Cash. «Mi stai dicendo che anche tu hai una cotta per Topher? Be’, di certo lo nascondi meglio di lui.»
Sam annuì. «L’ho scoperto solo di recente» spiegò. «Pensavo di proteggere Topher dalla verità per non ferire i suoi sentimenti, non volevo che stesse male quando avesse realizzato che la ragazza dei suoi sogni in realtà è un ragazzo. Ma ora mi sono reso conto che ho nascosto la verità a me stesso per proteggere i miei sentimenti: ho paura che non gli piaccia il vero me, o che si arrabbi quando scoprirà che gli ho mentito. Accetterei di continuare a essere soltanto amici, ma non posso pensare di perderlo per sempre.»
«Cristo» disse Cash. «Non esiste canzone di Taylor Swift che ti possa aiutare in questo caso.»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Ti vedono interpretare quella parte da così tanto tempo e si dimenticano che è solo un ruolo in uno spettacolo. Così, ogni volta che viene loro ricordato che non è reale, lo prendono come un tradimento o un attacco a una cosa che amano.»
«Esatto» disse Cash. «La gente diventa dipendente dal mondo di fantasia che le offri, e si rivolta contro di te appena accenni a rompere l’illusione. Sai, se fossi una rockstar nessuno parlerebbe di me. L’unico motivo per cui faccio così scalpore è che il mio comportamento è diverso da quello del dottor Bumfuzzle. Capisci?»
«Assolutamente» disse Sam a bassa voce. «La gente si aspetta troppo e poi ti critica quando le sue aspettative non vengono soddisfatte. È colpa tua, perché non sei la persona che vogliono che tu sia. Sei tu quello strano. Sei tu il mostro. In realtà, tutto quello che stai cercando di essere... è te stesso.»
Non riusciva a capire se fosse il whisky o la conversazione, ma Sam stava provando emozioni sempre più forti. Volse lo sguardo alle luci della città per nascondere gli occhi lucidi.
Cash era sorpreso che Sam capisse così bene la situazione. «Esatto» disse. «È sempre stata questa la cosa più difficile da gestire nel mio lavoro a Wiz Kids. Non c’è niente di peggio che accorgersi che tutti ti credono diverso da quello che sei. Ti fa sentire solo, è frustrante, e più doloroso di quanto si possa..»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Mi dispiace che il mondo non ti lasci in pace» disse. «È così crudele che tutti pensino di avere il diritto di analizzarti. Si dimenticano che sei un essere umano perché sei una star della televisione.»
«Ci ho fatto l’abitudine» rispose Cash. «Perdi il diritto a una vita umana quando diventi famoso. È così che vanno le cose, ma non me ne lamento. La gente faceva lo stesso con la monarchia nel passato: va tutto bene fino al giorno della rivoluzione, allora reclamano la tua testa. Questa settimana tocca a me essere Maria Antonietta, settimana prossima toccherà a qualcun altro.»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Portaci indietro fino al rottamaio» le ordinò. «Se quest’auto non ti convincerà che è meglio vivere la vita al posto di guida, niente ci riuscirà.»
«Non ho la patente» disse lei.
«Non ho la patente!» la prese in giro Cash. «Non ho soldi per il college! Mio padre non mi capisce! Non voglio deluderlo e seguire la strada che mi farebbe più felice! Sai quanta gente in questo momento vorrebbe tirarti una sberla? Zitta e guida!»
Ancora una volta, Cash sapeva esattamente quale tasto toccare. Mo fissò l’autostrada sgombra e gli occhi le brillarono di una luce nuova. Strinse le dita attorno al volante e schiacciò l’acceleratore col piede, lanciando l’auto sportiva sulla strada a tutta velocità. Era divertente essere il passeggero sulla Porsche, ma guidarla era un’esperienza del tutto diversa. Cash controllava ancora la leva del cambio, ma per il resto l’automobile era in mano sua e questo fece provare a Mo una sensazione inebriante: stava comandando lei, e ci stava prendendo gusto!
«È fantastico!» esclamò Mo.
«Te l’ho detto» osservò Cash. «È così che dovrebbe sembrarti la vita!»
«Fanculo a Stanford!» gridò Mo al cielo.
«Sì, così!» la incitò Cash.”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Guarda, hai ragione, non so come sia essere nella tua situazione» disse lui. «Ma sono circondato da persone che mi dicono cosa fare da tutta la vita, quindi una vaga idea ce l’ho. Tu però non sei sotto contratto! Non hai obblighi legali verso un’emittente televisiva! Nessuno ti farà causa se non segui i loro ordini! Il tuo mondo è aperto e libero proprio come questa strada, solo non riesci a rendertene conto!»
Era una metafora davvero calzante, visto il luogo in cui si trovavano, ma Mo non capiva che cosa si aspettasse da lei.
«E allora che cosa dovrei fare?»
«Devi sederti al posto di guida» disse Cash. «Mai sedersi dietro quando c’è in ballo la propria vita! Devi afferrare il volante con tutte le forze, anche se la strada è sterrata e malmessa, anche se hai il sangue sotto le unghie delle dita, anche se significherà perdere passeggeri lungo il tragitto. Solo tu puoi indirizzare la tua vita nella direzione migliore per te stessa.»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Cash, che diavolo ti è saltato in mente?» domandò Joey. «È stato davvero stupido! Non guardi le notizie? Hai idea di quello che ci sarebbe potuto accadere? Di quello che mi sarebbe potuto accadere?»
L’attore era molto più scosso di quanto Joey si aspettasse. Doveva sapere bene il pericolo che avevano corso, perché le mani gli tremavano mentre fumava.
«Lo so, lo so» disse. «Scusami, non so che cosa mi è preso... Siamo entrati e quando ho sentito quello che ha detto mi è scattato qualcosa dentro. Ho perso il controllo: non potevo non fargliela pagare dopo che aveva detto quelle cose contro di te. Non ho mai l’occasione di lottare per me stesso, e ho sentito che era il momento di lottare per qualcuno, capisci?»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction
“«Non so in che anno pensa di vivere, ma per il resto del mondo è il 2017» disse Cash. «Quello che sta facendo è illegale e se non cambia atteggiamento chiamerò la polizia e racconterò quello che sta succedendo.»
«E puoi dir loro che li saluta Johnny della stazione di servizio» disse l’uomo. «Vedi, io e i poliziotti abbiamo vedute simili. Se non vuoi finire in prigione per una settimana, io chiuderei quella boccaccia che ti ritrovi. Non so chi diavolo ti credi di essere, ragazzino, ma nessuno viene nella nostra città e pretende di insegnarci come vivere.»
Cash lanciò un’occhiata al giornale che l’uomo stava leggendo. Come un segno del destino, vide una foto di se stesso accanto al titolo principale, che recitava: Cash Carter, la mina vagante: attore sviene durante un concerto.
«In realtà sa benissimo chi sono» disse l’attore indicando l’articolo. «Sono la mina vagante di cui stava leggendo poco fa. Avrebbero potuto stampare una foto migliore, ma almeno ne hanno scelta una recente.»
Il vecchio alternò lo sguardo tra Cash e il giornale, come fosse qualche sorta di trucco di magia.
«Dato che ora ci conosciamo un po’ meglio, apri bene le tue orecchie del cazzo, Johnny» disse Cash. «Puoi anche essere amico della polizia locale, ma io sono amico della polizia di tutto il mondo: si chiamano fangirl, e ce ne sono quasi trenta milioni che seguono ogni mia mossa. Adesso chiedi scusa al mio amico e gli dai la chiave del bagno, perché se non lo fai racconterò a tutte le fangirl il trattamento che abbiamo ricevuto oggi e le scatenerò contro il tuo negozio come uno sciame di locuste! Ti tormenteranno, ti umilieranno e inseguiranno il tuo culo rugoso e razzista fino in capo al mondo, fino al giorno in cui la tua miserabile esistenza deciderà di giungere al termine! Sono stato abbastanza chiaro?»”
Chris Colfer, Stranger Than Fanfiction

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