Sessanta racconti Quotes

Rate this book
Clear rating
Sessanta racconti Sessanta racconti by Dino Buzzati
2,329 ratings, 4.21 average rating, 168 reviews
Sessanta racconti Quotes Showing 1-6 of 6
“But why was the room suddenly becoming so dark? It was the middle of the afternoon. With a supreme effort Giuseppe Corte, who felt himself paralyzed with a strange lethargy, looked at the clock on the nightstand beside the bed. It was 3:30. He turned his head in the other direction and saw that the shutters, in obedience to some mysterious command, were closing slowly, blocking the passage of light.”
Dino Buzzati, Sessanta racconti
“Vorrei con te passeggiare, un giorno di primavera, col cielo di color grigio e ancora qualche vecchia foglia dell'anno prima trascinata per le strade dal vento, nei quartieri della periferia; e che fosse domenica. In tali contrade sorgono spesso pensieri malinconici e grandi; e in date ore vaga la poesia, congiungendo i cuori di quelli che si vogliono bene. Nascono inoltre speranze che non si sanno dire, favorite dagli orizzonti sterminati dietro le case, dai treni fuggenti, dalle nuvole del settentrione. Ci terremo semplicemente per mano e andremo con passo leggero, dicendo cose insensate, stupide e care. Fino a che si accenderanno i lampioni e dai casamenti squallidi usciranno le storie sinistre della città, le avventure, i vagheggiati romanzi. E allora noi taceremo sempre tenendoci per mano, poiché le anime si parleranno senza parola. Ma tu - adesso mi ricordo - mai mi dicesti cose insensate, stupide e care. Né puoi quindi amare quelle domeniche che dico, né l'anima tua sa parlare alla mia in silenzio, né riconosci all'ora giusta l'incantesimo delle città, né le speranze che scendono dal settentrione. Tu preferisci le luci, la folla, gli uomini che ti guardano, le vie dove dicono si possa incontrare la fortuna. Tu sei diversa da me e se venissi quel giorno a passeggiare, ti lamenteresti d'essere stanca; solo questo e nient'altro.”
Dino Buzzati, Sessanta racconti
“В града, където живея, разправят, че едно време да караш кола било простичко. Пешеходците се отдръпвали, велосипедите минавали встрани, улиците били почти празни, само тук-таме се зеленеели купчинките, оставени от конете. Можело да спираш където си щеш, дори по средата на площадите, и единствените затруднения възниквали поради богатия избор. Така разказват старците с тъжни усмивки, натежали от спомени.
...
Днес обаче, скъпи приятели, животът е сражение. Градът е направен от асфалт и желязо, целият в остри ръбове, които стърчат застрашително и казват: тук не, тук не. Железни трябва да сме и ние, за да го обитаваме, а в тялото си да имаме не нежни, топли вътрешности, а бетонни блокове и неодялан камък с тегло кило и половина на мястото на така нареченото ни сърце (този смехотворен демодиран инструмент).”
Dino Buzzati, Sessanta racconti
“Vorrei che tu venissi da me una sera d'inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo. Per gli stessi sentieri fatati passammo infatti tu ed io, con passi timidi, insieme andammo attraverso le foreste piene di lupi, e i medesimi genii ci spiavano dai ciuffi di muschio sospesi alle torri, tra svolazzare di corvi. Insieme, senza saperlo, di là forse guardammo entrambi verso la vita misteriosa, che ci aspettava. Ivi palpitarono in noi, per la prima volta pazzi e teneri desideri. "Ti ricordi?" ci diremo l'un l'altro, stringendoci dolcemente, nella calda stanza, e tu mi sorriderai fiduciosa mentre fuori daran tetro suono le lamiere scosse dal vento. Ma tu - ora mi ricordo - non conosci le favole antiche dei re senza nome, degli orchi e dei giardini stregati. Mai passasti, rapita, sotto gli alberi magici che parlano con voce umana, né battesti mai alla porta del castello deserto, né camminasti nella notte verso il lume lontano lontano, né ti addormentasti sotto le stelle d'Oriente, cullata da piroga sacra. Dietro i vetri, nella sera d'inverno, probabilmente noi rimarremo muti, io perdendomi nelle favole morte, tu in altre cure a me ignote. Io chiederei "Ti ricordi?", ma tu non ricorderesti.”
Dino Buzzati, Sessanta racconti
“... Прокара ръка по вече прошарените си коси. - Кога съм успял да напиша подобни глупости? И коя беше тази Орнела?
50. "Любовно писмо”
Dino Buzzati, Sessanta racconti
“Енрико Роко, 31-годишен, управител на търговска фирма, влюбен, се затвори в кабинета си ..."
50. "Любовно писмо”
Dino Buzzati, Sessanta racconti