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Fine prima parte. Una lunga introduzione al personaggio di Jardir. Non mi è dispiaciuta, ma sono contento di tornare nelle Terre Verdi. Sti Krasiani sono troppo irregimentati.

L'altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà.

Il Sultano, Roma, la Religione. Tutti questi culti miravano solo al potere e alla sottomissione dei popoli. La Valette, Ludovico, il Pontefice, Mustafà, Solimano: erano tutti esseri spregevoli. Avvolti nel fasto, orchestravano carneficine per viziare la propria incalcolabile vanità.

L'oscurità si illuminò a giorno mentre il coro di Satana cantava e gli dèi dell'est e dell'ovest nascondevano i loro visi per la vergogna, perché i loro fedeli ottenebrati tornavano ad accalcarsi in quel massacro.

Si sta imponendo rapidamente come la lettura più bella dell'anno.

Nessuno dei due parlò, perché quella culla di follia era stata creata dagli uomini e dalle parole, parole degli stessi dèi travisate e corrotte. Parole che in quel luogo erano solo bugie, e di cui loro non avevano bisogno.

La teatralità del vecchio gli confermò quello che già sapeva, ossia che, davanti alla sfortuna, i privilegiati reagiscono con assai minor dignità e con un'autocommiserazione decisamente maggiore rispetto al resto della razza umana.

Omar era troppo vecchio e folle per essere una spia.
La Religione stava impiccando Omar perché era musulmano.
E il mondo di sogni di cui parlava era finito.
In qualche modo, Orlandu comprese che era accaduto lo stesso al suo.

Perché state facendo questo per me?
Una volta conobbi un'altra madre che lottò per il suo ragazzo.
E...?
E perse.

Family day Mazza-Sensolini: improponibile. Ho interrotto la lettura alla pagina 10.

Paglia, Sbarbo, erezione (l'avrò contata almeno 30volte in 10pagine). Frasi farcite di parole d'effetto, senza motivo se non per mostrare di essere i galli del pollaio. Scrivere alla Altieri non è questo.

L'inutilità del racconto Il sogno del conte Aubec.

"Un viandante in nero.
Giunse a bordo di un Hummer..."

Ahahahah...chi l'avrebbe mai detto di riassaporare quelle atmosfere. Lunga vita all'Eretico. E complimenti all'autore di questo racconto che ho molto apprezzato.

È meglio che le leggende rimangano tali: i tentativi di renderle reali hanno raramente successo.

Finora Elric non fa che svenire. Mi ricorda Dante nell'inferno.

La scala verso la follia l'abbiamo scesa un gradino alla volta, e ogni gradino sembrava l'inevitabile conseguenza del precedente: così quasi nessuno si è accorto di ciò che c'era in fondo.

Dicono che gli artisti sono attratti dal potere come le falene dal fuoco. E che come il fuoco brucia le falene, così il potere distrugge l'anima degli artisti. Non credeteci. È molto peggio.

In fin dei conti, cerco solo di mantenere la mia promessa.
Non è per il governo, non è per la resistenza, non è nemmeno per me stesso: è il patto che si fa con un bambino che ti vincola a mantenerlo, perché è l'unico, tuo figlio, che non dubita mai che sarai capace di fare ciò che hai detto. (The body print, Giada Cecchinelli)

...e soprattutto la formidabile partita nella quale vedevo Silver impegnato, che con una mano teneva insieme gli ammutinati, e con l'altra si sforzava di salvare la sua miserabile esistenza. Il mio cuore dolorava per lui, pure perverso com'era, pensando agli oscuri pericoli che l'accerchiavano, e all'obbrobriosa forca che l'attendeva.