pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion
Editoria e dintorni

https://www.illibraio.it/news/editori......"
Speriamo che Feltrinelli non finisca per fagocitare tutta Adelphi.
sto leggendo proprio ora nel memoir Senior Service come è nata la Feltrinelli e il caro Giangi forse sarebbe stato d'accordo (un capital-comunista che ripianava i debiti delle anime belle che non avevano idea di cosa fosse un piano industriale). Se non fosse che l'idea originaria di Giangi s'è persa da mo' :-)

Safarà, alla ricerca dei libri perduti
articolo interessante sulla casa editrice Safarà.
non ho mai letto un loro libro, voi?
vecchiaphoebe wrote: "piperitapitta wrote: "Io ho letto Le pianure di Gerald Murnane."
giudizio?"
Eccomi, scusami: nonostante sia un libino davvero esile per me è stata una lettura molto faticosa, ma non faccio testo perché quando è stato pubblicato qualche anno fa ho scoperto che Murnane è considerato un grandissimo autore, anche in odor di Nobel, e a molti è piaciuto più che a me. :-)
giudizio?"
Eccomi, scusami: nonostante sia un libino davvero esile per me è stata una lettura molto faticosa, ma non faccio testo perché quando è stato pubblicato qualche anno fa ho scoperto che Murnane è considerato un grandissimo autore, anche in odor di Nobel, e a molti è piaciuto più che a me. :-)


mi hanno regalato la raccolta di racconti di Amparo Davila (non ricordo il titolo), so che si è posizionata bene anche nella classifica dell'Indiscreto del 2023, ma non li ho ancora letti.

Le pianure di Murnane è un capolavoro assoluto, opera maggiore di un autore colpevolmente poco noto in Italia, del quale stanno pubblicando altri titoli
https://www.doppiozero.com/i-cavalli-...
poi ovviamente c'è Alasdair Gray, non tanto per "Povere creature" (personalmente rifuggo dai libri noti solo per i film - aggiungendo che non sopporto proprio Lanthimos), quanto piuttosto per
Lanark da qualcuno definito il "Gravity's Rainbow" europeo
https://www.carmillaonline.com/2003/0...
aggiungiamo David Hayden con Il buio a luci accese
https://www.minimaetmoralia.it/wp/lib...
e Julian Rios con Corteo di ombre , postmodernista sudamericano collaboratore di Octavio Paz, accostato ad Onetti
https://www.minimaetmoralia.it/wp/lib...
direi che Safarà si sta facendo un'ottimo nome nell'asfittico panorama editoriale italiano - la metto tra le mie case editrici preferite, con Il Saggiatore che sta (ri)pubblicando vari capolavori...

Spulciando anche fra gli altri titoli, Safarà mi pare si collochi in un segmento molto interessante.
qs mattina ho visto un articolo de Il Foglio (che non ho potuto leggere perchè solo in abbonamento) su una nuova casa editrice Palingenia con una missione decisamente impegnativa. Il catalogo ha una tassonomia notevole per me che sono innamorata di Venezia, https://palingenia.it/catalogo-libri, i primi titoli, boh
Palingenia – nome che evoca la rigenerazione, la rinascita – si propone di contribuire a un rinnovamento dell’editoria nella sua espressione più alta, attraverso un catalogo che vuole essere una biblioteca di sicuro approdo per lettori appassionati, esigenti, eclettici, un forziere di pietre preziose raccolte – e a volte dissepolte – in tutti i giacimenti della letteratura e della saggistica.
Palingenia – nome che evoca la rigenerazione, la rinascita – si propone di contribuire a un rinnovamento dell’editoria nella sua espressione più alta, attraverso un catalogo che vuole essere una biblioteca di sicuro approdo per lettori appassionati, esigenti, eclettici, un forziere di pietre preziose raccolte – e a volte dissepolte – in tutti i giacimenti della letteratura e della saggistica.

https://www.ilpost.it/2024/08/02/mond...
ma nessuno commenta l'acquisto del secolo? mondadori ha comperato il 51% di Fatto in casa da Benedetta.

https://www.ilpost.it/2024/08/02/mond..."
Già….

Da fanpage: la creator esperta di cucina avrebbe stretto un accordo con il gruppo editoriale per vendere il 51% del suo brand Fatto in casa da Benedetta. Un affare chiuso per un cifra stellare: 6,9 milioni di euro. Per essere più precisi, Benedetta Rossi avrebbe sottoscritto un’offerta vincolante per il vendere il 51% della società che gestirà i diritti di proprietà intellettuale e di immagine del brand Fatto in casa da Benedetta.
Com'era quella cosa della decadenza dei valori nella civiltà occidentale...?

https://www.ilpost.it/2024/08/02/mond...-..."
Molto peculiari le dichiarazioni di Josephine Calasso, riportate in questo articolo... che ne pensate?
https://www.illibraio.it/news/editori...

Non ci vedo niente di strano o di cui scandalizzarsi, onestamente. Quello dei manuali di cucina, con annessi e connessi, è un settore editoriale che muove grandi numeri, e non da poco tempo. Trovo naturale che Mondadori ci investa e che i coniugi Rossi, che non sono più ragazzini, scelgano di mettere via il gruzzoletto ora che Benedetta è ancora sulla cresta dell'onda.
Personalmente preferisco centomila volte che si investa su una Benedetta Rossi che frigge le melanzane, piuttosto che su qualche influencer fintissima che spaccia l'aria fritta...

Non ci vedo niente di strano o di cui scandalizzarsi, onestamente. Quello dei manuali di cucina, con ..."
Sono d'accordo, o in gente con idee politiche degne del Ventennio (ogni riferimento è puramente casuale). Non capisco che notizia sia, cioè non è una notizia, l'hanno sempre fatto.


però dov'è la "decadenza dei valori" qui? mica stiamo parlando di valori morali o di voltagabbanismo politico.




È accaduto nei giorni scorsi a Milano, nella storica libreria Hoepli, nell’omonima via in pieno centro storico. Nel giro è già leggenda.
https://www.avvenire.it/agora/pagine/...

Avevo letto la notizia. Un po' lo invidio, potersi permettere 10.000€ di libri così, d'emblée. Un po' avrei fatto una scelta un po' più oculata anziché prendere solo le cose in vetrina.
Boh!
Boh!
La parte romantica di me spera che sia stato per aprire una piccola biblioteca di quartiere, o in una scuola, o in una clinica, o in un carcere, o… :-)

secondo me è uno che deve arredare una casa o un qualcosa di prestigioso che dia l'idea di scientifico.
quando lavoravo nella nautica e nell'arredamento (per la serie "lavori cool della prima vita di Tittirossa, inaugurata da @minty :-) ) le richieste di scaffali di libri con i dorsi -tuttorosa, tuttoazzurro, degradé, etc, erano all'ordine del giorno. un paio di volte mi hanno anche chiesto (nel mio ruolo di copy, quindi di intellettuale) di fargli proprio l'elenco dei 100 titoli imprescindibili (mi sono molto divertita a mischiare Dostoevskij con i classici della navigazione, tipo Moitessier :-) )
quando lavoravo nella nautica e nell'arredamento (per la serie "lavori cool della prima vita di Tittirossa, inaugurata da @minty :-) ) le richieste di scaffali di libri con i dorsi -tuttorosa, tuttoazzurro, degradé, etc, erano all'ordine del giorno. un paio di volte mi hanno anche chiesto (nel mio ruolo di copy, quindi di intellettuale) di fargli proprio l'elenco dei 100 titoli imprescindibili (mi sono molto divertita a mischiare Dostoevskij con i classici della navigazione, tipo Moitessier :-) )

Potrebbe essere ad uso di un privato oppure per allestire un set fotografico o le visite pre vendita di qualche mega attico/villone e simili.
Ho avuto brevemente a che fare con un’agenzia immobiliare che vende solo immobili di pregio (parliamo di case da milioni di €) e le richieste strambe spesso riguardano i libri con cui riempire spazi vari. Poi va beh, andiamo direttamente ai casi da neuro con gente che vuole i pomelli della cucina a forma di pettirosso, ma in argento, o quelli che non riescono a fare la pipì se il bagno non è tutto in marmo di Carrara e con la rubinetteria in oro e cristalli.

PS. Seguo con vivo interesse ogni puntata della rubrica "lavori cool della prima vita di Tittirossa", a quando il podcast? ;-p
I primi libri finti, quelli usati per arredo, li vidi nel 1990 quando nell’agenzia in cui lavoravo andammo a fare degli scatti fotografici da Euromobilia, un nostro cliente dell’epoca: da giovane e ingenua quale ero, per me fu uno choc.
Poi ci fu un collega, molti anni dopo, che mi confessò candidamente di avere acquistato dei libri in base al colore del dorso, sempre per motivi di arredo, senza avere alcuna intenzione di leggerli, ma solo di piazzarli in libreria: mi regalò Ferito a morte di La Capria perché non era in tinta :-)
Poi ci fu un collega, molti anni dopo, che mi confessò candidamente di avere acquistato dei libri in base al colore del dorso, sempre per motivi di arredo, senza avere alcuna intenzione di leggerli, ma solo di piazzarli in libreria: mi regalò Ferito a morte di La Capria perché non era in tinta :-)


La vera domanda, semmai, è: con quanti sacchetti è uscito dalla libreria e come è riuscito a stipare tutti quei libri in un solo taxi?
Savasandir wrote: "Comunque le ipotesi avanzate nell'articolo sono degne di Dan Brown.
La vera domanda, semmai, è: con quanti sacchetti è uscito dalla libreria e come è riuscito a stipare tutti quei libri in un solo ..."
beh, a botte di 600 euri cadauno, non è che ne abbia comperati tantissimi :-)
La vera domanda, semmai, è: con quanti sacchetti è uscito dalla libreria e come è riuscito a stipare tutti quei libri in un solo ..."
beh, a botte di 600 euri cadauno, non è che ne abbia comperati tantissimi :-)

Io vado ogni tanto alla Hoepli, mi piace il piano zero dove c'è la narrativa, e mi piace come siano "accessibili" le novità e i titoli valorizzati su quella sorta di "tavolinetti"; poi hanno una selezione di libri in lingua francese e inglese che altri si sognano... detto questo, è un po' ferma nel tempo e avrebbe bisogno di qualche ammodernamento, ad esempio gli scaffali a muro grigio metallo.... fra le grandi non è la mia preferita: per la scelta dei libri e per come è allestita/pensata, la Feltrinelli di piazza Piemonte, ad esempio, è una delle mie mete preferite in città.

Sicuramente avrà cavalcato l’onda della notizia, ma propendo seriamente per il designer/arredatore/agente immobiliare.
Ho un conoscente che arreda hotel di lusso e 10.000€ di libri distribuiti in qualche suite sono a suo parere plausibilissimi (io inizialmente avevo pensato ad abitazioni private, ma è forse più probabile l’hotel).

Krodi proprio per questo secondo me è bella perché non segue lo stile imposto dall'editore, le Fltr sono più o meno tutte uguali anche io frequento molto la Fltr di piazza Piemonte :-)
Comunque grazie per la info che alla Hoepli c'è molta scelta in lingua originale francese, faccio sempre fatica a reperirne se non passando per Amazon. Una volta c'era la libreria francese in via San Pietro all'orto....


Soddisfatti loro...


1) si spolvera comodamente
2) tirarsi dietro i libri non può avere conseguenze mortali
3) non ci sono insettini che prosperano causa carta/polvere
4) il pavimento non è gravato da un peso impressionante (temo sempre che crolli sugli amici del piano di sotto)
5)l'eventuale infiltrazione d'acqua non fa ammuffire decenni di letture appassionate
e se ci penso ne trovo sicuramente altre
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