pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion

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Editoria e dintorni

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message 1: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5493 comments Mod
Ecco, questa ci mancava: a Feltrinelli il 10% di Adelphi.

https://www.illibraio.it/news/editori...


message 2: by Evi * (new)

Evi * | 984 comments piperitapitta wrote: "Ecco, questa ci mancava: a Feltrinelli il 10% di Adelphi.

https://www.illibraio.it/news/editori......"


Speriamo che Feltrinelli non finisca per fagocitare tutta Adelphi.


message 3: by Tittirossa (last edited Jul 03, 2024 02:44AM) (new)

Tittirossa | 5193 comments Mod
sto leggendo proprio ora nel memoir Senior Service come è nata la Feltrinelli e il caro Giangi forse sarebbe stato d'accordo (un capital-comunista che ripianava i debiti delle anime belle che non avevano idea di cosa fosse un piano industriale). Se non fosse che l'idea originaria di Giangi s'è persa da mo' :-)


message 4: by vecchiaphoebe (new)

vecchiaphoebe | 2963 comments https://www.rivistastudio.com/safara-...
Safarà, alla ricerca dei libri perduti

articolo interessante sulla casa editrice Safarà.
non ho mai letto un loro libro, voi?


message 5: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5466 comments Mod
Non mi pare. Ho comprato Povere creature qualche mese fa ma non l'ho ancora letto.


message 6: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5493 comments Mod
Io ho letto Le pianure di Gerald Murnane.


message 7: by vecchiaphoebe (new)

vecchiaphoebe | 2963 comments piperitapitta wrote: "Io ho letto Le pianure di Gerald Murnane."

giudizio?


message 8: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5493 comments Mod
vecchiaphoebe wrote: "piperitapitta wrote: "Io ho letto Le pianure di Gerald Murnane."

giudizio?"


Eccomi, scusami: nonostante sia un libino davvero esile per me è stata una lettura molto faticosa, ma non faccio testo perché quando è stato pubblicato qualche anno fa ho scoperto che Murnane è considerato un grandissimo autore, anche in odor di Nobel, e a molti è piaciuto più che a me. :-)


message 9: by Emica89 (new)

Emica89 | 287 comments Fra ebook e cartacei possiedo diversi libri loro e hanno un catalogo davvero interessante ma ho letto solo qualche racconto di Amparo Davila (mi piacciono tantissimo)


message 10: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2566 comments ho letto una raccolta di racconti di Alasdair Gray (lo stesso di Povere Creature), un bel po' di anni fa. non mi sono piaciuti, non so nemmeno se li ho più in casa, ma a me non piace il grottesco, è più forte di me e questa attitudine personale mi impedisce di valutare in maniera oggettiva la qualità del libro.
mi hanno regalato la raccolta di racconti di Amparo Davila (non ricordo il titolo), so che si è posizionata bene anche nella classifica dell'Indiscreto del 2023, ma non li ho ancora letti.


message 11: by Tyrone_Slothrop (ex-MB) (last edited Jul 11, 2024 03:08AM) (new)

Tyrone_Slothrop (ex-MB) | 189 comments Safarà è un'ottimo editore: io ho alcuni suoi titoli in lista di lettura già da alcuni mesi.

Le pianure di Murnane è un capolavoro assoluto, opera maggiore di un autore colpevolmente poco noto in Italia, del quale stanno pubblicando altri titoli

https://www.doppiozero.com/i-cavalli-...

poi ovviamente c'è Alasdair Gray, non tanto per "Povere creature" (personalmente rifuggo dai libri noti solo per i film - aggiungendo che non sopporto proprio Lanthimos), quanto piuttosto per

Lanark da qualcuno definito il "Gravity's Rainbow" europeo

https://www.carmillaonline.com/2003/0...


aggiungiamo David Hayden con Il buio a luci accese

https://www.minimaetmoralia.it/wp/lib...

e Julian Rios con Corteo di ombre , postmodernista sudamericano collaboratore di Octavio Paz, accostato ad Onetti

https://www.minimaetmoralia.it/wp/lib...


direi che Safarà si sta facendo un'ottimo nome nell'asfittico panorama editoriale italiano - la metto tra le mie case editrici preferite, con Il Saggiatore che sta (ri)pubblicando vari capolavori...


message 12: by Héctor (new)

Héctor Genta | 426 comments Io ho nel mirino questo:
Ieri


message 13: by floricanto (new)

floricanto | 651 comments Anche io ho letto (da pochissimo) Le Pianure di Murnane. Mi è piaciuto molto. Gira intorno ai latifondisti delle pianure al centro dell'Australia, luoghi dalla forte identità, maniacalmente difesa. Lettura certamente non agilissima: questi signori discutono per tempi indefiniti dei colori dei loro stemmi o delle tappezzerie dei loro appartamenti. Ma fra l'ironico e l'aderente a tali valori apparentemente frivoli, Murnane ne fa un racconto affascinante.
Spulciando anche fra gli altri titoli, Safarà mi pare si collochi in un segmento molto interessante.


message 14: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5193 comments Mod
qs mattina ho visto un articolo de Il Foglio (che non ho potuto leggere perchè solo in abbonamento) su una nuova casa editrice Palingenia con una missione decisamente impegnativa. Il catalogo ha una tassonomia notevole per me che sono innamorata di Venezia, https://palingenia.it/catalogo-libri, i primi titoli, boh

Palingenia – nome che evoca la rigenerazione, la rinascita – si propone di contribuire a un rinnovamento dell’editoria nella sua espressione più alta, attraverso un catalogo che vuole essere una biblioteca di sicuro approdo per lettori appassionati, esigenti, eclettici, un forziere di pietre preziose raccolte – e a volte dissepolte – in tutti i giacimenti della letteratura e della saggistica.


message 15: by Amaranta (new)

Amaranta | 647 comments Mod
@Titti letto anche io, mi sembra molto promettente! Sarà la nuova casa editrice di sig?


message 16: by Feinmann (new)

Feinmann | 1 comments Mondadori ha fatto un accordo con Josephine Calasso per poter comprare il 10 per cento di Adelphi dal 2027.

https://www.ilpost.it/2024/08/02/mond...


message 17: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5193 comments Mod
ma nessuno commenta l'acquisto del secolo? mondadori ha comperato il 51% di Fatto in casa da Benedetta.


message 18: by Agnes (new)

Agnes | 388 comments Feinmann wrote: "Mondadori ha fatto un accordo con Josephine Calasso per poter comprare il 10 per cento di Adelphi dal 2027.

https://www.ilpost.it/2024/08/02/mond..."


Già….


message 19: by Feinmann (last edited Aug 04, 2024 01:38AM) (new)

Feinmann | 1 comments Tittirossa wrote: "ma nessuno commenta l'acquisto del secolo? mondadori ha comperato il 51% di Fatto in casa da Benedetta."

Da fanpage: la creator esperta di cucina avrebbe stretto un accordo con il gruppo editoriale per vendere il 51% del suo brand Fatto in casa da Benedetta. Un affare chiuso per un cifra stellare: 6,9 milioni di euro. Per essere più precisi, Benedetta Rossi avrebbe sottoscritto un’offerta vincolante per il vendere il 51% della società che gestirà i diritti di proprietà intellettuale e di immagine del brand Fatto in casa da Benedetta.

Com'era quella cosa della decadenza dei valori nella civiltà occidentale...?


message 20: by Krodì80 (new)

Krodì80 | 841 comments Agnes wrote: "Feinmann wrote: "Mondadori ha fatto un accordo con Josephine Calasso per poter comprare il 10 per cento di Adelphi dal 2027.

https://www.ilpost.it/2024/08/02/mond...-..."


Molto peculiari le dichiarazioni di Josephine Calasso, riportate in questo articolo... che ne pensate?

https://www.illibraio.it/news/editori...


message 21: by minty (new)

minty (minty_2017) | 1054 comments Feinmann wrote: "Com'era quella cosa della decadenza dei valori nella civiltà occidentale...?"

Non ci vedo niente di strano o di cui scandalizzarsi, onestamente. Quello dei manuali di cucina, con annessi e connessi, è un settore editoriale che muove grandi numeri, e non da poco tempo. Trovo naturale che Mondadori ci investa e che i coniugi Rossi, che non sono più ragazzini, scelgano di mettere via il gruzzoletto ora che Benedetta è ancora sulla cresta dell'onda.
Personalmente preferisco centomila volte che si investa su una Benedetta Rossi che frigge le melanzane, piuttosto che su qualche influencer fintissima che spaccia l'aria fritta...


message 22: by Emica89 (new)

Emica89 | 287 comments minty wrote: "Feinmann wrote: "Com'era quella cosa della decadenza dei valori nella civiltà occidentale...?"

Non ci vedo niente di strano o di cui scandalizzarsi, onestamente. Quello dei manuali di cucina, con ..."


Sono d'accordo, o in gente con idee politiche degne del Ventennio (ogni riferimento è puramente casuale). Non capisco che notizia sia, cioè non è una notizia, l'hanno sempre fatto.


message 23: by Feinmann (new)

Feinmann | 1 comments In verità non ci si scandalizza più per nulla di minimamente serio. E questo forse è uno dei problemi della nostra società. La cara Benedetta è anche lei una influencer fintissima (e dire che a 51 anni uno non è più un ragazzino fa tenerezza). Poi, se si valuta che 6,9 milioni di euro sono un "gruzzoletto", giusto per garantirsi una pensioncina, tacendi tempus est.


message 24: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2566 comments onestamente non capisco il problema. è perché sono molti soldi? probabilmente li vale perché la sua immagine genera un giro d'affari molto alto.
però dov'è la "decadenza dei valori" qui? mica stiamo parlando di valori morali o di voltagabbanismo politico.


message 25: by Savasandir (last edited Aug 13, 2024 04:09AM) (new)

Savasandir  | 1067 comments Di certo non saranno i valori dei trigliceridi, con tutte quelle fritture e quei condimenti generosi l'impennata è garantita!


message 26: by Feinmann (last edited Aug 17, 2024 12:57PM) (new)

Feinmann | 1 comments L’accumulo di ricchezza è spesso visto come un segno di successo (muove grandi numeri, appunto). Sembra non sia più opportuno sollevare interrogativi sull’equità, l’uguaglianza e il giusto utilizzo delle risorse. Non è un qualcosa che riguarda la morale il fatto che alcuni individui (una, in questo caso, semplicemente spignattando) detengano grandi quantità di ricchezza mentre altri vivono in povertà assoluta? Potrebbe essere interessante ricominciare a farsi delle domande in merito, dialogare, contestare, addirittura contrastare. Ma probabilmente è più semplice dire: va bene così, l'importante è il giro d'affari, del resto nulla ci interessa.


message 27: by Emica89 (new)

Emica89 | 287 comments Disse, usando un social di Amazon.


message 28: by Feinmann (last edited Aug 18, 2024 01:48AM) (new)

Feinmann | 1 comments Disse, avendo sempre e comunque ragione, come praticamente è usanza attuale di quasi tutti gli umani (almeno in Italia). Credo che tornerò al buon "Audi, vide, tace, si tu vis vivere". Pianobi è fatto così, bisogna farsene una ragione.


message 29: by Feinmann (last edited Aug 30, 2024 12:15AM) (new)

Feinmann | 1 comments Milano. Il misterioso cliente che svuota le vetrine della libreria. Perché?
È accaduto nei giorni scorsi a Milano, nella storica libreria Hoepli, nell’omonima via in pieno centro storico. Nel giro è già leggenda.

https://www.avvenire.it/agora/pagine/...




message 30: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5466 comments Mod
Avevo letto la notizia. Un po' lo invidio, potersi permettere 10.000€ di libri così, d'emblée. Un po' avrei fatto una scelta un po' più oculata anziché prendere solo le cose in vetrina.
Boh!


message 31: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5493 comments Mod
La parte romantica di me spera che sia stato per aprire una piccola biblioteca di quartiere, o in una scuola, o in una clinica, o in un carcere, o… :-)


message 32: by Marina (new)

Marina (sonnenbarke) | 26 comments Sì infatti, perché prendere solo i libri in vetrina? Ho letto che pensano che potrebbe voler "replicare" la vetrina a casa sua, ma che senso ha? La vetrina di una libreria è in continuo cambiamento... Comunque beato lui che ha questa disponibilità economica!


message 33: by Evi * (new)

Evi * | 984 comments Letto anche io secondo me è una scommessa o un atto goliardico.


message 34: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5193 comments Mod
secondo me è uno che deve arredare una casa o un qualcosa di prestigioso che dia l'idea di scientifico.

quando lavoravo nella nautica e nell'arredamento (per la serie "lavori cool della prima vita di Tittirossa, inaugurata da @minty :-) ) le richieste di scaffali di libri con i dorsi -tuttorosa, tuttoazzurro, degradé, etc, erano all'ordine del giorno. un paio di volte mi hanno anche chiesto (nel mio ruolo di copy, quindi di intellettuale) di fargli proprio l'elenco dei 100 titoli imprescindibili (mi sono molto divertita a mischiare Dostoevskij con i classici della navigazione, tipo Moitessier :-) )


message 35: by Tintinnabula (new)

Tintinnabula | 69 comments Concordo con chi dice che al 99% è un designer o un agente immobiliare che risponde a una richiesta di un cliente.
Potrebbe essere ad uso di un privato oppure per allestire un set fotografico o le visite pre vendita di qualche mega attico/villone e simili.
Ho avuto brevemente a che fare con un’agenzia immobiliare che vende solo immobili di pregio (parliamo di case da milioni di €) e le richieste strambe spesso riguardano i libri con cui riempire spazi vari. Poi va beh, andiamo direttamente ai casi da neuro con gente che vuole i pomelli della cucina a forma di pettirosso, ma in argento, o quelli che non riescono a fare la pipì se il bagno non è tutto in marmo di Carrara e con la rubinetteria in oro e cristalli.


message 36: by Savasandir (new)

Savasandir  | 1067 comments Conosco anch'io, per sentito dire, dei casi limite in cui il cliente, tendenzialmente analfabeta, chiede all’architetto che gli sta arredando casa d’inserire nell'ambiente una libreria piena; capitasse mai a me una simile richiesta, ricorrerei anch'io allo svuotamento selvaggio della vetrina di una prestigiosa libreria, probabilmente d'arte o antiquaria, tanto coi soldi degli altri è facile fare i magnifici. :-)

PS. Seguo con vivo interesse ogni puntata della rubrica "lavori cool della prima vita di Tittirossa", a quando il podcast? ;-p


message 37: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5493 comments Mod
I primi libri finti, quelli usati per arredo, li vidi nel 1990 quando nell’agenzia in cui lavoravo andammo a fare degli scatti fotografici da Euromobilia, un nostro cliente dell’epoca: da giovane e ingenua quale ero, per me fu uno choc.
Poi ci fu un collega, molti anni dopo, che mi confessò candidamente di avere acquistato dei libri in base al colore del dorso, sempre per motivi di arredo, senza avere alcuna intenzione di leggerli, ma solo di piazzarli in libreria: mi regalò Ferito a morte di La Capria perché non era in tinta :-)


message 38: by Amaranta (new)

Amaranta | 647 comments Mod
io ho letto che per la maggior parte erano libri d'arte


message 39: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5493 comments Mod
Un Taschen su Bruce Springsteen da 600 euro!


message 40: by Evi * (last edited Aug 30, 2024 04:33AM) (new)

Evi * | 984 comments Le libreria Hoepli di Milano - storica libreria - , non ha mai cambiato il suo stile che potrebbe apparire un po' vecchio non a la page, infatti quando ci si entra è come un tuffo nel passato lo si può notare anche dalla vetrina vuota di libri con scaffali di legno vintage, ma è bella proprio per questo ed è fornitissima.


message 41: by Savasandir (new)

Savasandir  | 1067 comments Comunque le ipotesi avanzate nell'articolo sono degne di Dan Brown.
La vera domanda, semmai, è: con quanti sacchetti è uscito dalla libreria e come è riuscito a stipare tutti quei libri in un solo taxi?


message 42: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5193 comments Mod
Savasandir wrote: "Comunque le ipotesi avanzate nell'articolo sono degne di Dan Brown.
La vera domanda, semmai, è: con quanti sacchetti è uscito dalla libreria e come è riuscito a stipare tutti quei libri in un solo ..."


beh, a botte di 600 euri cadauno, non è che ne abbia comperati tantissimi :-)


message 43: by Emmapeel (new)

Emmapeel | 923 comments Non può essere un'abile mossa auto-pubblicitaria, vero? (scusate il cinismo)


message 44: by Héctor (new)

Héctor Genta | 426 comments quoto Emmapeel


message 45: by Krodì80 (last edited Aug 30, 2024 06:40AM) (new)

Krodì80 | 841 comments Evi * wrote: "Le libreria Hoepli di Milano - storica libreria - , non ha mai cambiato il suo stile che potrebbe apparire un po' vecchio non a la page, infatti quando ci si entra è come un tuffo nel passato lo si..."

Io vado ogni tanto alla Hoepli, mi piace il piano zero dove c'è la narrativa, e mi piace come siano "accessibili" le novità e i titoli valorizzati su quella sorta di "tavolinetti"; poi hanno una selezione di libri in lingua francese e inglese che altri si sognano... detto questo, è un po' ferma nel tempo e avrebbe bisogno di qualche ammodernamento, ad esempio gli scaffali a muro grigio metallo.... fra le grandi non è la mia preferita: per la scelta dei libri e per come è allestita/pensata, la Feltrinelli di piazza Piemonte, ad esempio, è una delle mie mete preferite in città.


message 46: by Tintinnabula (new)

Tintinnabula | 69 comments La Hoepli è in genere molto sobria, o quanto meno molto più di altre omologhe.
Sicuramente avrà cavalcato l’onda della notizia, ma propendo seriamente per il designer/arredatore/agente immobiliare.
Ho un conoscente che arreda hotel di lusso e 10.000€ di libri distribuiti in qualche suite sono a suo parere plausibilissimi (io inizialmente avevo pensato ad abitazioni private, ma è forse più probabile l’hotel).


message 47: by Evi * (last edited Aug 30, 2024 06:54AM) (new)

Evi * | 984 comments Krodì80 wrote: "Evi * wrote: "Le libreria Hoepli di Milano - storica libreria - , non ha mai cambiato il suo stile che potrebbe apparire un po' vecchio non a la page, infatti quando ci si entra è come un tuffo nel..."

Krodi proprio per questo secondo me è bella perché non segue lo stile imposto dall'editore, le Fltr sono più o meno tutte uguali anche io frequento molto la Fltr di piazza Piemonte :-)

Comunque grazie per la info che alla Hoepli c'è molta scelta in lingua originale francese, faccio sempre fatica a reperirne se non passando per Amazon. Una volta c'era la libreria francese in via San Pietro all'orto....


message 48: by Evi * (new)

Evi * | 984 comments Comunque, non so se lo avete già scritto, ma io ricordo da bambina quando dovevo soccombere agli interminabili sabato pomeriggio negli show room di mobili con i miei genitori ero affascinata da quei finti libri bianchi di polistirolo o cartone che riempivano le mensole a giorno dei mobili in esposizione, avevano un che di distopico o futuristico: un mondo in cui non esisteranno più libri di carta stampata o peggio nessuna più idea o parola scritta da trasmettere alla posterità.,.


message 49: by Feinmann (new)

Feinmann | 1 comments Dal sito di una ditta che non nomino: "realizziamo su ordinazione dorsi in pelle di libri finti per la copertura di porte, pannelli removibili per librerie, ante d'armadi, ecc.. Ci preme segnalare l’estrema qualità dei nostri dorsini libri finti che, a differenza dei fac-simile in vetro resina facilmente identificabili a distanza come “falsi”, sono realizzati come i veri libri; sono costituiti da supporti appositamente modellati e rivestiti in pelle (spessore massimo cm 1). Vengono poi stampati a mano con decorazioni diversificate e con titoli, generi ed autori, i più vari. La tipologia dei titoli e dei colori può, ovviamente, essere indicata dal cliente. Il risultato finale è decisamente soddisfacente e originale."
Soddisfatti loro...




message 50: by Marica (new)

Marica (wmarica) | 424 comments vantaggi di una libreria di polistirolo su quella di carta:
1) si spolvera comodamente
2) tirarsi dietro i libri non può avere conseguenze mortali
3) non ci sono insettini che prosperano causa carta/polvere
4) il pavimento non è gravato da un peso impressionante (temo sempre che crolli sugli amici del piano di sotto)
5)l'eventuale infiltrazione d'acqua non fa ammuffire decenni di letture appassionate
e se ci penso ne trovo sicuramente altre


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