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I GdL del pianobi > GdL Bussola di Enard - 1 tappa

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vecchiaphoebe | 2963 comments Tittirossa wrote: "si, ma la parola non si trova lo stesso, la salsa si è mangiata almeno un centinaio di pagine di ricerca, e anche provando col francese e pure col farsi (ho tradotto teriyaki in farsi e l'ho cercat..."

a che pagina è? perchè ci sono preview in francese facilmente rintracciabili online


vecchiaphoebe | 2963 comments io ho trovato la frase che citavo prima qua:

https://www.babelio.com/livres/Enard-...


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
Insisto: io su Instagram l’ho trovata, chi la pubblica scrive in arabo e dice quello che ho scritto prima e che mi sembra di aver capito leggendo :-)


Tittirossa | 5184 comments Mod
secondo ChatGPt In persiano, l'oppio si dice "تریاک" (teriak).


Tittirossa | 5184 comments Mod
piperitapitta wrote: "A me piace moltissimo che dopo intere pagine di erudizione condite da un filo di pedanteria, il narratore concluda spesso con paragoni o battute che denotano, invece, ironia e pensieri molto materi..."

tipo che l'oppio dà stitichezza :-)


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
Quella tra parentesi è una traslitterazione, quindi teriak, teriyak è la stessa cosa, mentre teriyaki è chi ne fa uso: aiuto, trovatemi un Reza che ci aiuti 😂


vecchiaphoebe | 2963 comments Tittirossa wrote: "quindi vorrei capire in francese come era scritta."

in francese era scritta così:

mais dans l'Alsegrund il y a peu de chances que je tombe sur une bande de teriyaki iraniens.


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
@Titti, come quando va a Istanbul con il detersivo da bucato in valigia :-D


Tittirossa | 5184 comments Mod
comunque su Instagram c'è una (una) occorrenza, quindi mi fa impazzire che si usi una parola impossibile da trovare sui dizionari e non si dia la spiegazione


Tittirossa | 5184 comments Mod
si legge bene, mi prendono molto le digressioni musicali che trovo interessanti (probabilmente perché non ho una cultura musicale storiografica e comparata). il name dropping letterario invece mi lascia un po così, così come le frasi un po a effetto (quelle che possono diventare citazioni) che sparge qua e là. per ora giudizio sospeso


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
Anche a me sta piacendo ed è vero che si legge bene: la difficoltà, forse, sta nella concentrazione, nel lasciarsi trasportare dal flusso dei pensieri di Franz, che segue un suo filo, è vero, ma salta da una città all'altra, da un musicista all'altro, da un orientalista a uno scrittore a un poeta all'altro quando, in verità, l'unica cosa che vorrebbe fare è parlarci di Sarah (e non aggiungiamo altro per pudore) :-)


Emmapeel | 920 comments Terminata la prima tappa, sento il bisogno di rileggerla perché sono andata avanti troppo a spizzichi e la quantità di citazioni e digressioni ha fatto sì che memorizzassi poco o niente.
Posso dire che trovo Sarah, o almeno il ricordo di lei che ne dà Franz, estremamente irritante?


Annalisa | 134 comments Anche io la tappa l’ho praticamente portata a termine ma in modo così frammentato per motivi contingenti che devo ritornare sui miei passi e riprenderlo in mano; non sono riuscita a farmi trascinare in questo flusso come avrei voluto e bisogna che recuperi qualche pagina.. giudizio sospeso per ora


Tittirossa | 5184 comments Mod
@emmapeel ricorda un po la viscontessa de Combes :-)

io la pelle di zigrino lho letto in edizione economica del 1909, se la ritrovo controllo l'esergo


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
Devo dire che mi ha messo voglia di leggere Balzac (del quale ho letto solo Papà Goriot e con poca soddisfazione), ma non saprei da dove iniziare: suggerimenti?
Naturalmente ho subito aggiunto in wishlist anche La civetta cieca :-)


message 66: by floricanto (new) - added it

floricanto | 651 comments Ho finito la tappa anche io. In tempo, incredibilmente. Mi piace, lo leggo volentieri, mi fa venire voglia di riprenderlo in mano. Poi non è semplice da commentare, per me, perché essendo molto esile l'intreccio, bisognerebbe soffermarsi su singoli riferimenti e allora toccherebbe prendere appunti durante la lettura. Magari lo farò in futuro. Ho anche "fatto pace" con la lingua, che non è particolarmente affascinante, però ormai sono entrato nella scrittura e non la trovo neppure più tanto povera come mi sembrava all'inizio. E, come già vi dicevo, il tema della percezione dell'Oriente per me è molto affascinante.
Riflettevo, invece, su una cosa apparentemente banale ma che mi piacerebbe approfondire: la malattia del protagonista qui ha un po', fatte le dovute distinzioni, la funzione del mal di denti del protagonista di Ferrovie del Messico. E allora, nella costruzione di un personaggio, questo ruolo della malattia mi affascina molto. Vorrei provare a cercare qualcosa che mi circostanzi questo aspetto. In letteratura, ma non solo, spesso il protagonista si trova a fronteggiare un disagio fisico o psichico. E la malattia fa un po' da collante della narrazione. Pensiamo anche ai personaggi di tante serie tv degli ultimi anni (malattie croniche, cecità, disturbi bipolari..). È solo un modo di dare una maggiore rotondità al personaggio? Se qualcuno ne sa di più, batta un colpo


Catoblepa (Protomoderno) | 5444 comments Mod
Non ne so di più, ma in effetti ci sarebbe da ragionarci.

Che il trauma sia un dispositivo narrativo sovrautilizzato negli ultimi anni è evidente.


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
Sì, ma la seconda tappa? :-)


Emmapeel | 920 comments Forse la malattia obbliga a una maggiore introspezione e a una sorta di bilancio esistenziale, come in questo caso. Mentre in Ferrovie del Messico mi sembra più una rappresentazione simbolica del fascismo come oppressione/limitazione del sé, infatti sparisce nel momento esatto in cui Cesco reagisce. Però il tema è affascinante, hai ragione; ricordo un testo di Daniele Giglioli che trattava esattamente di questo.


Tittirossa | 5184 comments Mod
piperitapitta wrote: "Sì, ma la seconda tappa? :-)"

https://www.goodreads.com/topic/show/...

vualà


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
Grazie. Non volevo essere molesta e spoilerare, nonostante ci sia poco da spoilerare, più che altro per essere ordinati :-)


Hank1972 | 73 comments Malattia di Franz: d'accordo sia con @catopleba, è di certo un elemento drammatico per sostenere il romanzo e qui è forse necessario, assieme ad altri elementi, altrimenti si rischiava una mera accumulazione di storie, che con @emmapeel, è uno strumento narrativo per introdurre una dimensione psicologica/esistenziale. Azzardo - non è uno spoiler, sono più avanti ma non ho informazioni o indizi diversi - la malattia potrebbe essere psicosomatica/nevrotica, Franz teme di non poter reggere il confronto con l'alterità (inclusa Sarah ed incluso un diverso sè) e che gli si apra una faglia interiore come è successo a Hedayat e Bilger.


message 73: by Amaranta (new) - added it

Amaranta | 647 comments Mod
Malattia psicosomatica? A me sembra di aver capito che ha poco da vivere. Uhm


message 74: by floricanto (new) - added it

floricanto | 651 comments @Emmapeel grazie! Di Daniele Giglioli ti riferisci forse a "Critica della vittima"?
E comunque sì, al di là della funzione narrativa della malattia nelle singole opere, mi piacerebbe leggere qualcosa (ammesso che esista) relativa all'utilizzo della malattia come topos letterario o, come si direbbe oggi, nello storytelling tutto.
Rileggendo il mio commento più su mi accorgo di aver utilizzato "affascinante" e "affascinato" più volte. Buon segno ;)


message 75: by Hinako (new)

Hinako Ninomiya | 450 comments Io mi sa che do forfait, non l’ho ancora iniziato.
Magari faccio ancora in tempo a recuperare, nel caso mi inserirò dopo.


message 76: by Daniela (new)

Daniela (danielag73) | 304 comments Ho terminato anche io la prima tappa. Pensavo ad una lettura molto più ostica, invece è piacevole anche se non sempre facile seguire il suo flusso di pensieri.
Ricchissimo di riferimenti ad altre arti, mi fa sentire ignorante ma senza umiliarmi :D

Come @Amaranta anche io ho capito che ha una grave malattia e che ha poco da vivere.


Emmapeel | 920 comments Anch’io credo gli resti poco da vivere, almeno da come si presenta.
Ho terminato di rileggere la prima tappa e sono molto più convinta di prima, è una lettura che non si può spezzettare troppo, altrimenti si viene risucchiati dal gorgo delle digressioni!

@floricanto, no, mi riferivo a “Senza trauma. Scrittura dell’estremo e narrativa del terzo millennio”, che ha pubblicato per Quodlibet.


vecchiaphoebe | 2963 comments a proposito di Elena, Telemaco e nepenthes, propongo di accompagnare la lettura di quelle pagine con un ottimo




vecchiaphoebe | 2963 comments ho quasi finito la prima tappa, mi sta piacendo, ma molto meno di Zona, al momento.
lo stile è simile, con continue divagazioni e citazioni e suggestioni, ma Zona è molto più travolgente.


message 80: by Emmapeel (last edited Sep 24, 2023 12:59PM) (new) - rated it 4 stars

Emmapeel | 920 comments piperitapitta wrote: "Devo dire che mi ha messo voglia di leggere Balzac (del quale ho letto solo Papà Goriot e con poca soddisfazione), ma non saprei da dove iniziare: suggerimenti?
Naturalmente ho subito aggiunto in w..."


@Piper, oltre a Eugenie Grandet, a me era piaciuto molto un suo minore “La donna di trent’anni”. Anche “Il colonnello Chabert”.

@Hinako, no, dai, comincialo! Vedrai che dopo un inizio un po’ lento ti prende… non mollare!


piperitapitta (lapitta) | 5483 comments Mod
Emmapeel wrote: "@Piper, oltre a Eugenie Grandet, a me era piaciuto molto un suo minore “La donna di trent’anni”. Anche “Il colonnello Chabert”."

Grazie! :-)


Cristina | 805 comments Anche io ho finito la tappa e iniziato la seconda, mi piace, ma senza entusiasmarmi. Oltretutto, come in Ferrovie, mi urtano questi personaggi femminili idealizzati e angelicati, miii che palle, tra Tilde e Sarah veramente non so quale delle due mi rimane più indigesta.


message 83: by Tittirossa (last edited Sep 25, 2023 02:24AM) (new) - rated it 4 stars

Tittirossa | 5184 comments Mod
Emmapeel wrote: "piperitapitta wrote: "Devo dire che mi ha messo voglia di leggere Balzac (del quale ho letto solo Papà Goriot e con poca soddisfazione), ma non saprei da dove iniziare: suggerimenti?
Naturalmente h..."


io ho letto pure (sempre dal mio giacimento di tascabili di inizio 900) Illusioni perdute, Splendori e miserie delle cortigiane, La cugina Bette
tutti molto godibili, ha una penna trascinante e un gusto per il tragico (che si sarebbe potuto evitare se solo ....) che condivide con Dumas


Catoblepa (Protomoderno) | 5444 comments Mod
Illusioni perdute è una meraviglia.


Chik67 | 138 comments Io sono in ampio ritardo e ho finito ora la prima tappa, vi seguo con la lentezza di un accelerato delle gloriose FFSS.

Non si presta molto alla lettura post-prandiale che ne sto facendo. Certe botte de cecagna... quanto meno mi fa recuperare un po' del sonno arretrato.
Nonostante 100 (97) pagine di libro non ho ancora capito che strada abbiamo imboccato, se resteremo fermi in una specie di delirio oppiaceo di sapor mediorientale oppure se sotto la mole di citazioni e storie laterali più o meno colte (in entrambi i sensi) prima o poi si vedrà qualcosa.

Non riesco a dire se mi piace oppure no. Diciamo che sono piacevolmente perso, ma che se fosse questo l'effetto dell'oppio finirei per concludere: "tutto qua?".

Vi seguo come un viandante in ritardo, arrivato all'ostello chiederò da quanti giorni siete passati. Da domani si calzano le scarpe della seconda tappa.


Tittirossa | 5184 comments Mod
Chik67 wrote: "Io sono in ampio ritardo e ho finito ora la prima tappa, vi seguo con la lentezza di un accelerato delle gloriose FFSS.

Non si presta molto alla lettura post-prandiale che ne sto facendo. Certe bo..."


l'effetto dell'oppio - Franz dixit - è la stitichezza, salvezza di tutti gli archeologi (non sono archeo ahimè quindi non vi so dire, ah, neanche dedita agli oppiacei)

per il resto, le prime due tappe anche a me producevano una blanda senzazione di déjà lu, ma dalla terza in poi ingrana, tieni duro


Chik67 | 138 comments Tittirossa wrote: "Chik67 wrote: "Io sono in ampio ritardo e ho finito ora la prima tappa, vi seguo con la lentezza di un accelerato delle gloriose FFSS.

Non si presta molto alla lettura post-prandiale che ne sto fa..."



Agli ordini herr Komandant, stoicamente resisto!!


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