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OLD - GDR La casa infestata
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Progressi di gioco
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message 251:
by
Susanna
(new)
Jul 19, 2022 08:11AM

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Susanna wrote: "perfetto, allora mi sposto in hallway 2 ( grazie che mi fai da guida:D)"
Di nulla ^__^
ti mando PM
Di nulla ^__^
ti mando PM


Eh, magari. Ormai la Torre Nera mi ha spoilerato tutto il libro.
Ma prima o poi lo leggerò comunque😊



Gianfranco wrote: "Fortunatamente non ricordo molto neanch'io. È passata una vita da allora. Comunque guai a leggere la Torre Nera se prima non hai letto almeno Le Notti di Salem, L'Ombra dello Scorpione ed Il Talism..."
Ahhh mica lo sapevo, io comunque scelgo sempre a caso ehehehehe
Ahhh mica lo sapevo, io comunque scelgo sempre a caso ehehehehe

Ma Susanna non era per dire che non si possa leggere la serie ma che richiama alcuni particolari di altri testi che potrebbero farti spoiler


Phantoms-Koontz
336 pagine
Mi dispiace un po’ dare tre stelle a Koontz ma non reputo questo libro all’altezza di altri suoi.
Tutto inizia con la scoperta di Jenny e Lisa, due sorelle che rientrano a Snowfield dopo il funerale della madre, del corpo della governante morta in maniera misteriosa e incomprensibile.
Andando a cercare aiuto in realtà le ragazze si accorgono che c’è molto di più di strano in città e una presenza misteriosa e spaventosa incombe su loro.
Ma di cosa si tratterà mai?
È questo che provano a scoprire insieme allo sceriffo Bryce e ai suoi uomini, per accorgersi di essere in serio pericolo e alle prese con molto più di quel che immaginassero.
Ho iniziato a leggere il libro di sera e ho divorato le prime cento pagine, per così dire “di scoperta”, con un bello spavento.
Poi però per me si è esaurito tutto lì e la tensione è andata decisamente scemando.
Non voglio dire che non ci siano delle belle scene cariche di sangue e sicuramente l’idea di una minaccia come quella del libro può terrorizzare.
Ma mi sarei aspettata molto più terrore, che era il motivo per cui lo leggevo, e che non ho trovato.
Mi sapeva un po’ di vecchio, di già visto.
Inoltre non ho apprezzato alcune morti che hanno reso le uccisioni del tutto senza un criterio logico che invece mi sarebbe piaciuto ci fosse.
Le tre stelle, oltre alla capacità narrativa di questo autore che mi piace molto, le guadagna tutte la parte finale di spiegazione della creatura e della sua storia (evito di fare spoiler), che ho trovato davvero ben studiata, soprattutto per l’aspetto relativo alla sua intelligenza e al confronto con la specie umana.
Anche il finale è magistrale e per me esemplifica la vera malvagità molto più della storia intera.

@Manu, il foyer era la casella iniziale e quindi l'hai già fatta. Le stanze che hai già fatto le puoi attraversare tranquillamente senza dover ripetere la task.
Al momento puoi entrare solo nella gallery
Al momento puoi entrare solo nella gallery

303 pagine : 3,03 punti + 2
Emily Blake è solo una giovane donna che si trasferisce col marito in una casa nuova, all’inizio di questo libro.
Ma questa casa manifesta fin da subito qualcosa di strano: quando è da sola sente delle voci e dei rumori e il marito, probabilmente influenzato da ciò, comincia ad avere comportamenti anomali e inizia una relazione con un’altra donna.
L’amica Marianne porta Emily da un ragazzino messicano che avrebbe dei poteri per poterla aiutare secondo lei, e contemporaneamente la donna si sottopone a un esperimento all’università di antropologia che frequenta, sulla telepatia, mostrando invece capacità di precognizione.
Questi avvenimenti costituiscono la prima parte del libro, in cui si ha la sensazione di leggere qualcosa di già sentito, nemmeno tanto speciale per le sensazioni che causa, a dirla tutta, anche se qualche spavento riesce a darlo: nel momento della telefonata per esempio io sarei impazzita.
Ma a parte questo aspetto, il fastidio nei confronti di questa protagonista che si fa manipolare da chiunque, completamente succube, e che attua dei comportamenti tipici del peggiore film horror dove vorresti urlare all’ochetta di non fare cavolate che sta andando proprio nelle mani dell’assassino, cresce a dismisura esponenzialmente, perché davvero, al di là di tutto quello che succede dopo, sembra impossibile come possa andarsi a ficcare sempre in guai peggiori di quelli precedenti.
Poi a un certo punto, dopo un avvenimento specifico, inizia la seconda parte del libro, sul processo a Emily, che si scopre essere il vero fulcro del libro e che gli dà il titolo.
Qui le cose cambiano decisamente e pensare che possa esserci stato un processo per stregoneria in epoca moderna è davvero sconvolgente, e soprattutto poi negli Stati Uniti, che si definiscono tanto avanzati e moderni.
Il comportamento di Emily resta alquanto irrazionale e un tantino sciocco.
Certamente qui la reazione emotiva è molto più comprensibile visto quel che sta subendo ma la parte totalmente irrazionale che agisce nel determinare i suoi comportamenti autodistruttivi in diverse situazioni, continua a infastidire.
Stavolta però almeno la donna tira fuori un po’ di carattere e riesce a tenere un po’ a posto il marito in alcuni casi, ma non riesce a scegliere di fare la cosa più giusta per se stessa nella maggior parte dei casi.
Il caso però mi ha coinvolta davvero tanto, nel vedere come il procuratore riuscisse a rigirare le cose e a tentare di influenzare l’opinione pubblica e la giuria.
Ed è stato anche interessante vedere l’atteggiamento della scienza in questo caso, in particolare degli psichiatri che vengono coinvolti.
Le reazioni della gente in particolare sembrano assurde alla luce di quello di cui si sta parlando, che è la più irrazionale che possa esserci, finendo per appoggiare la tesi assurda dell’accusa, che ricorre ad argomentazioni inesistenti e a prove di secoli prima.
La conclusione è stata entusiasmante per un aspetto, per l’altro è stato bello che ci fosse un risvolto del genere in chiusura, ma sembra che Emily non riesca a reagire adeguatamente in tempo nemmeno alla fine purtroppo, decretando il proprio destino (tra l’altro non ho mica ben capito l’ultima frase…)
Mi sposto nella Tower
Grande @Manu ^__^ aggiorno il punteggio sul foglio di lavoro.
Per andare nella Tower devi fare il giro da sopra. Devi passare dall'Attic attraverso la Hallway 2. Per arrivare alla Hallway 2 devi passare dallo Study e prima ancora dalla Nursery e Gallery..
Si insomma, tutto questo casino per dirti che l'unica stanza aperta al momento è la Gallery ^__^
Per andare nella Tower devi fare il giro da sopra. Devi passare dall'Attic attraverso la Hallway 2. Per arrivare alla Hallway 2 devi passare dallo Study e prima ancora dalla Nursery e Gallery..
Si insomma, tutto questo casino per dirti che l'unica stanza aperta al momento è la Gallery ^__^

Questo libro prende il titolo dal racconto principale intitolato proprio La lotteria.
Si tratta di una strana lotteria macabra, di cui scopriamo effettivamente il senso solo alla fine.
Quello che però io ho preferito è Lo sposo, nonostante in realtà non se ne capisca del tutto il senso ma le atmosfere un po’ oniriche che lo accompagnano le ho adorate.
Quello che contraddistingue tutti è proprio il fatto che, partendo da situazioni totalmente ordinarie, il risultato a cui si arriva è invece di sorpresa, di stupore, di meraviglia terrorizzata, di indignazione, di terrore, perché le cose narrate potrebbero benissimo essere reali e accadere a tutti in una normale giornata di ordinaria follia.
In particolare la scena descritta in La lotteria è ispirata a un fatto realmente accaduto, ed anche il fatto che si dica che “in altri paesi è stata abolita” lascia uno spunto di riflessione che non ti lascia.

Le piace la musica, le piace ballare-Mary Higgins Clark
di genere diverso da quello previsto perché l’unico che avevo qui disponibile fisicamente.
Purtroppo la lettura, nonostante sia stata leggera e veloce, fa acqua in alcuni punti a causa dei segni del tempo.
Guadagno solo i 2 punti lettura e proseguo nella prossima stanza Francy😘
Stanza: Nursery
Libro: La Casa sulle Sabbie Mobili di Carlton Mellick III
Pagine: 184
Voto: *****
Punteggio: 1,84+2=3,84
Carlton Mellick III autore, forse di punta, della Bizzarro Fiction, cioè quella narrativa che fa del grottesco, visionario, inimmaginabile e strano, ovviamente del Fantastico estremo e bizzarro appunto, la loro meta, quindi il raccontare delle quotidianità attraverso la fantasia più impensabile.
Non molto tempo fa m'imbattei in un suo libro, così per iniziare a tastare con mano, anzi con la mente, ciò che raccontava nei suoi racconti. Così son partito da "The haunted vagina", un titolo che è tutto un programma ed in effetti si era rivelato davvero bizzarro, al limite del trash andante, ma comunque con quella ironia che, almeno a me, avevano attecchito e soprattutto aveva fatto sì che m'interessassi sempre più alle sue opere, così particolari.
"La casa sulle sabbie mobili" mi aveva, da subito, ispirato. Sia il titolo, sia la copertina e soprattutto dalla trama. Mi son chiesto, svariate volte, che cosa poteva tirar fuori l'autore di "The haunted vagina". Mistero assoluto, anzi la mia mente girovagava in infinite possibilità e soluzioni. Ora che l'ho concluso, devo ammettere che non ci ero arrivato nemmeno per nulla. Ora chiunque penserà: Ma quindi non ti è piaciuto, ha deluso le tue aspettative? Invece esattamente l'opposto, nel senso: ha reso ai miei occhi CMIII un autore poliedrico e soprattutto molto sensibile a tematiche che non mi sarei immagino assolutamente.
Il fatto che CMIII, per scrivere i suoi libri, si "imprigioni" in motel per settimane e settimane e che scriva a più non posso, fino a che il racconto non diventi parte di sè e che ciò lo attanagli con incubi che si mescolano con i sogni e la realtà, lo rende ancora più mitico a miei occhi.
https://www.youtube.com/watch?v=tAGnK...
Libro: La Casa sulle Sabbie Mobili di Carlton Mellick III
Pagine: 184
Voto: *****
Punteggio: 1,84+2=3,84
Carlton Mellick III autore, forse di punta, della Bizzarro Fiction, cioè quella narrativa che fa del grottesco, visionario, inimmaginabile e strano, ovviamente del Fantastico estremo e bizzarro appunto, la loro meta, quindi il raccontare delle quotidianità attraverso la fantasia più impensabile.
Non molto tempo fa m'imbattei in un suo libro, così per iniziare a tastare con mano, anzi con la mente, ciò che raccontava nei suoi racconti. Così son partito da "The haunted vagina", un titolo che è tutto un programma ed in effetti si era rivelato davvero bizzarro, al limite del trash andante, ma comunque con quella ironia che, almeno a me, avevano attecchito e soprattutto aveva fatto sì che m'interessassi sempre più alle sue opere, così particolari.
"La casa sulle sabbie mobili" mi aveva, da subito, ispirato. Sia il titolo, sia la copertina e soprattutto dalla trama. Mi son chiesto, svariate volte, che cosa poteva tirar fuori l'autore di "The haunted vagina". Mistero assoluto, anzi la mia mente girovagava in infinite possibilità e soluzioni. Ora che l'ho concluso, devo ammettere che non ci ero arrivato nemmeno per nulla. Ora chiunque penserà: Ma quindi non ti è piaciuto, ha deluso le tue aspettative? Invece esattamente l'opposto, nel senso: ha reso ai miei occhi CMIII un autore poliedrico e soprattutto molto sensibile a tematiche che non mi sarei immagino assolutamente.
Il fatto che CMIII, per scrivere i suoi libri, si "imprigioni" in motel per settimane e settimane e che scriva a più non posso, fino a che il racconto non diventi parte di sè e che ciò lo attanagli con incubi che si mescolano con i sogni e la realtà, lo rende ancora più mitico a miei occhi.
https://www.youtube.com/watch?v=tAGnK...
Emanuela wrote: "82 pagine: 8,2 punti più 2
Francy proseguo nella stanza successiva"
Emanuela wrote: "Ho letto La lotteria, raccolta di racconti della Jackson, primo suo libro per me ma esperienza folgorante!
Questo libro prende il titolo dal racconto principale intitolato proprio La lotteria.
Si..."
Manu mi sono accorta ora dell'errore di punteggio.
La lotteria sono 82 pagine = quindi 0,82 + 2 = 2,82
Francy proseguo nella stanza successiva"
Emanuela wrote: "Ho letto La lotteria, raccolta di racconti della Jackson, primo suo libro per me ma esperienza folgorante!
Questo libro prende il titolo dal racconto principale intitolato proprio La lotteria.
Si..."
Manu mi sono accorta ora dell'errore di punteggio.
La lotteria sono 82 pagine = quindi 0,82 + 2 = 2,82

Lascio comunque il mio commento per La casa dei sette abbaini-Hawthorne
(359 pagine: 3,59 punti + 2)
Finora ho amato i libri di Hawthorne in tutte le sue manifestazioni, anche laddove la storia mi ha convinta di meno, in particolare per lo stile classicheggiante e le atmosfere gotiche che riesce a creare, e questo titolo non è da meno.
Mi piacciono poi le figure di tutti i personaggi che sorgono dalla sua penna: dalla vecchia Epzibah, aspra e arcigna apparentemente, ma poi capace di grande affetto per i propri parenti, chiusa dietro una maschera di durezza per difesa; a Clifford, ridotto ad ombra di un uomo che ha quasi perso la propria sanità mentale per colpa della carcerazione senza una reale colpa; a Phoebe, la cuginetta semplice ma di cuore che viene dalla campagna a portare un po’ di gioia nella cupa casa dei sette abbaini, al dagherrotipista Holgrave che vive in affitto in un abbaino, e che conosce bene la natura umana, allo zio Venner, anziano di cuore che aspira solo a ritirarsi nella sua vita in campagna dopo una vita a faticare, e perfino il giudice Clifford, cugino dei proprietari, avido e maligno che punta solo alla politica e a raccattare quanti più possedimenti possibile passando sopra agli altri.
Su tutto la maledizione dei Pyncheon che aleggia fin dagli avi della famiglia, su questa casa, lanciata dallo stregone Maule.
L’ambientazione è magnifica e sembra richiamare nei suoi luoghi e nelle varie stanze, l’aura che aleggia su questa famiglia, ma anche le varie sfaccettature dell’anima dei protagonisti, se da un lato cupe e ritirate, gravate da pesi immani, dall’altro, capaci di grande umanità e di gesti che rischiarano le nubi che vi aleggiano, come per esempio il giardino interno della casa che racchiude piante e fiori di raro splendore.
Manuuuu :-) ma sei stata gentilissima a passare di qui e lasciare il tuo commento ^__^
Ma come non hai scusanti? :-) Ma non importa, sul serio. Anzi, è proprio questa la parte importante: leggere. O meglio, avere una scusa per leggere. Il resto non conta <3
Grazie veramente per aver condiviso con noi il tuo commento :-)
Ma come non hai scusanti? :-) Ma non importa, sul serio. Anzi, è proprio questa la parte importante: leggere. O meglio, avere una scusa per leggere. Il resto non conta <3
Grazie veramente per aver condiviso con noi il tuo commento :-)
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