Colosseum. Sfide all'ultima pagina discussion

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Sfida dei Buoni Propositi > Amici o nemici: Lettura in compagnia de The People in the Trees

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message 1: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Ecco il mio "piccolo"gruppo di lettura su questo libro della Hanya Yanagihara, The People in the Trees.
Ho amato moltissimo l'altro libro pubblicato da questa autrice, A Little Life, e mi auguro molto che questo possa reggere il confronto.
Visto che la mole, anche se non estesa come l'altro, è comunque rilevante, abbiamo deciso di cominciare proprio domenica 9, così abbiamo il tempo di godercelo!
A chi è curioso, il nostro invito a curiosare!


message 2: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Cominciato oggi, al momento mi piace abbastanza, ma domani approfondiremo i punti ...
Tu che ne dici?


message 3: by Giulia (new)

Giulia B (giulia-1017) | 94 comments Anche se è un po' presto per esprimere giudizi, anche questo libro della Yanagihara mi scatena emozioni abbastanza forti.
Dopo aver letto il primo capitolo, posso dire che il libro mi sembra interessante. Mi piace l'impostazione da report, e anche quel poco che la trama preannuncia mi sembra parecchio intrigante.
Il lato negativo è che non posso sopportare il personaggio principale, il Dottor Perina; mi sta semplicemente antipatico. Lo trovo di una arroganza sconfinata e con un disturbo narcisistico che potrebbe riempiere uno stadio.
Leggere un intero libro dal suo punto di vista pieno di bias sarà forse un po' più ostico di quello che mi aspettavo. (Non che un anti-eroe come personaggio principale renda brutto un libro, ma già dopo 40 pagine sono già propensa a credere che quello di cui lo accusano sia vero nonostante lui si creda davvero innocente.)
Oh beh, vedremo come si evolverà la faccenda.

Tu cosa ne pensi invece?


message 4: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Allora, sono poco meno che a metà.

Se la prima parte mi è piaciuta molto - credo proprio che questa scrittrice sia VERAMENTE brava a descrivere i personaggi di un'America - intesa come USA - contemporanea, la seconda mi sta PRENDENDO MENO.

Ammetto, non sono una fan dell'antropologia culturale; ne capisco il senso, il grande valore che, soprattutto nella seconda metà del secolo scorso ha avuto in una società culturale e accademica troppo occidente-centrica, ma non mi attira per nulla lo studio sul campo di popolazioni così diverse da me.
Capisco sia importante studiarle, ma io passo!

Quindi tutta questa - lunga - parte sulla descrizione di questi "aborigeni"? sinceramente mi sta un po' annoiando.
Spero che passiamo presto a vedere cosa il nostro mitico doctor abbia combinato con tutta questa pletora di ragazzini di cui ci accennava l'incipit del libro ...


message 5: by Giulia (new)

Giulia B (giulia-1017) | 94 comments Ho terminato il libro e onestamente non so cosa pensare.

Da un lato l'ho trovato un libro molto intelligente (struttura e idea - anche se poi ho scoperto che è una storia vera romanzata e ha un po' perso punti), ma dall'altro per me è stato estremamente ostico, perché la parte sugli aborigeni l'ho trovata anche io particolarmente lunga e di conseguenza noiosa.

Ti aspetto per parlare della trama più nel dettaglio.
Così magari riesco a capire se questo libro mi è piaciuto o meno.


message 6: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Anche io finito ieri. Non sapevo fosse una storia vera, ma il fatto che si scopra solo alla fine fine che in effetti questo "professore" altro non fosse che un pedofilo - cosa in effetti abbastanza chiatra (altrimenti perchè si sarebbe caricato tutta quella baraccata di "figli"?) mi ha comunque intrigato.
La scrittura è secondo me scorrevolisisma, ma, come dicevo già prima, la parte etno/antropologica è stata veramente un po' troppo pesante.
Mi piacerebbe leggere qualche cosa d'altro di suo, per vedere come regge ... Ma vedo solo introduzioni o editing di libri di altri ...

Quindi, mi è piaciuto?
Ma sì, alla fine direi di si. Non come l'altro ovviamente, ma non pretendevo.


message 7: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Sai cos'altro mi ha lasciato perplessa? Avrei preferito che, invece di perdersi in pagine e pagine di descrizione dei nativi aborigeni, avesse approfondito il rapporto tra Perina e il suo assistente che alla fine "scappa" con lui. Questa figura rimane solo "di servizio" e non si capisce che ruolo effettivo abbia, se non quello di mezzo per il fine della libertà.
C'è un rapporto amoroso? Di plagio? Insomma, qui poteva approfondire molto meglio


message 8: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Sai cos'altro mi ha lasciato perplessa? Avrei preferito che, invece di perdersi in pagine e pagine di descrizione dei nativi aborigeni, avesse approfondito il rapporto tra Perina e il suo assistente che alla fine "scappa" con lui. Questa figura rimane solo "di servizio" e non si capisce che ruolo effettivo abbia, se non quello di mezzo per il fine della libertà.
C'è un rapporto amoroso? Di plagio? Insomma, qui poteva approfondire molto meglio


message 9: by Giulia (new)

Giulia B (giulia-1017) | 94 comments Nonostante me lo aspettassi, il capitolo finale è stata una mazzata (perché un po' ci speravo di essermi sbagliata, nonostante sia ben chiaro che lui ha un rapporto con il ragazzo nel bosco) e devo dire che ha un po' risollevato il libro perché ci ho rivisto la profondità e lo stile di "A little life", ma non so se mi basta per controbilanciare tutte quelle pagine sulla foresta e gli aborigeni.

Capisco che un libro non debba per forza essere tutto rose e fiori o che il protagonista non debba stare simpatico perché il libro sia bello, ma l'ho trovato una lettura "pesante" dal punto di vista emotivo.
La distruzione e la corruzione di una civiltà (che poi sia eccessivamente filtrata attraverso il "mito del buon selvaggio" per far apparire anche cose barbariche come perfettamente normali, è un altro discorso) in nome del denaro e del profitto mi ha messo una tristezza terribile - che forse era il risultato che voleva ottenere l'autrice nel riempirci di pagine di foresta vergine.

Una cosa che mi ha lasciata un po' stranita è il personaggio del dottor Kundera, il curatore del libro, che sembra credere all'innocenza di Perina tanto da scappare con lui, poi però è lui stesso a stralciare la "confessione"... mi sembra una inconsistenza. Cioè, posso credere che Perina nel suo essere "malato" creda di non aver fatto niente di male, ma mi sarei aspettata un po' più di approfondimento sull'altro personaggio.

Sulla copertina della mia edizione c'era scritto "un libro che finirete e immediatamente vorrete leggere di nuovo" e il mio pensiero alla fine è stato NO, decisamente non nel prossimo futuro.


message 10: by Giulia (new)

Giulia B (giulia-1017) | 94 comments LauraT wrote: "Sai cos'altro mi ha lasciato perplessa? Avrei preferito che, invece di perdersi in pagine e pagine di descrizione dei nativi aborigeni, avesse approfondito il rapporto tra Perina e il suo assistent..."

Ah, senza nemmeno farlo apposta, me lo sono chiesta 5 minuti fa XD


message 11: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Giulia wrote: "Sulla copertina della mia edizione c'era scritto "un libro che finirete e immediatamente vorrete leggere di nuovo" e il mio pensiero alla fine è stato NO, decisamente non nel prossimo futuro."

Su questo concordo in pieno!!!
Poi sulla simpatia del rpotagonista, è chiaro che un po' di empatia sarebbe meglio: dico sempre che uno dei miei libri preferiti è Vanity Fair e proprio per Rebecca- avrei chiamato così mia figlia se il marito non averre la R moscia!!!.
Sarà anche una approfittatrice, ma a me piace molto la piccola, bastarda Becky!!!


message 12: by Giulia (new)

Giulia B (giulia-1017) | 94 comments Anche a me è piaciuto molto Vanity Fair!
In effetti Becky è un personaggio che mi è piaciuto molto, nonostante non fosse una eroina - e di per sé a me nei libri tendono a stare più simpatici i "cattivi" della situazione.
Il modo in cui tratta i suoi genitori all'inizio però me lo ha proprio reso insopportabile.

Un'altra difficoltà con questo libro è stata anche lo stile di scrittura.
Per quanto abbia apprezzato l'idea del reportage, che di conseguenza doveva essere scritto in quel modo, io non sopporto la prima persona singolare nei libri.
Quando la trovo parto prevenuta (sarà che parecchi dei libri che ho letto con quel punto di vista erano delle cose che non avrebbero dovuto avere l'imprimatur).


message 13: by LauraT (new)

LauraT (laurata) | 2610 comments Concordo!


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