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Archivio - Spelling
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Spelling #2 - Commenti

Due le note positive (e nessuna di queste riguarda l'autore): graficamente accattivante e quindi è stato piacevole sfogliarlo e, in seconda analisi, esperienza più che positiva, insieme a Debora che ha commentato qualche post più sotto e il nostro gruppetto di lettura condivisa, ci siamo incontrati per tre sere in una chat vocale e l'abbiamo letto e commentato tutti insieme.
Da rifare assolutamente!
Finito Stupro: Una storia d'amore di Joyce Carol Oates.
Lo sapevo che dovevo dare un'altra chance a questa autrice... e sono contenta di averlo fatto!
Mi è piaciuto lo stile, semplice e senza svolazzi e voli pindarici, con frasi a volte buttate lì per caso ma che hanno un loro perché.
Molto interessante la storia raccontata attraverso i punti di vista dei vari personaggi e la loro caratterizzazione (con poche parole si intuisce la personalità e il lettore può trarne le sue conclusioni).
Devo recuperare assolutamente il film, sono curiosa di vedere come lo hanno realizzato.
Un libro che mi sento di consigliare.
4 stelle
Lo sapevo che dovevo dare un'altra chance a questa autrice... e sono contenta di averlo fatto!
Mi è piaciuto lo stile, semplice e senza svolazzi e voli pindarici, con frasi a volte buttate lì per caso ma che hanno un loro perché.
Molto interessante la storia raccontata attraverso i punti di vista dei vari personaggi e la loro caratterizzazione (con poche parole si intuisce la personalità e il lettore può trarne le sue conclusioni).
Devo recuperare assolutamente il film, sono curiosa di vedere come lo hanno realizzato.
Un libro che mi sento di consigliare.
4 stelle

Non piangerai accorgendoti che gli uomini riducono la vita dei propri simili a un inferno, specie quella dei negri, senza nemmeno riflettere un istante che sono uomini come noi!
Un libro che rimane nel cuore! Un capolavoro senza tempo!
Una lettura fluida e scorrevole, che alterna momenti di ironia a momenti seri. Il tema centrale è il razzismo, ma sono presenti altri temi altrettanto importanti, quali l'amicizia, la giustizia, il pregiudizio, la povertà: un romanzo completo, che ci viene raccontato attraverso le parole innocenti di una bambina. Ci si affeziona subito ai personaggi, tutti magnificamente caratterizzati.
Come tutti i bambini, i protagonisti Jem e Scout rivolgono spesso domande al padre, sempre bellissime e toccanti le risposte del padre Atticus, che cerca di educare i figli con sani principi, spiegando alcuni atteggiamenti senza discostarsi dalla realtà, anche se triste e ingiusta.
Se vuoi capire una persona, devi provare a metterti nei suoi panni e a riflettere un poco.
___
Non è una buona ragione non cercare di vincere sol perché si è battuti in partenza.
Il consiglio è quello di non fermarsi al pregiudizio verso qualcuno che non si conosce (Il buio oltre la siepe), perché si potrebbe scoprire che in fondo è un persona perbene.
Anche il titolo originale (To Kill a Mockingbird - uccidere un usignolo) ha un significato molto importante: è peccato e ingiusto uccidere l’usignolo, un uccellino innocuo che non arreca danno, anzi allieta l'uomo con il suo canto; l'usignolo in questo caso è Tom, l'uomo di colore processato.

È bello leggere Hawking, il suo continuo mettersi in discussione e la sua capacità di parlare di argomenti non propriamente accessibili ai “non addetti ai lavori” mi hanno sempre affascinato, a distanza di anni dalla prima volta che lessi un suo scritto continua ad essere così.

Ho apprezzato tantissimo la serie e molto anche il terzo episodio. La Leckie ha realizzato un'opera di fantascienza pura, gustosa, in cui si vede un futuro davvero lontano e distante ma del tutto coerente. L'umanità si è divisa in centinaia di popoli culturalmente differenti e si incrocia con alieni davvero "altri" incapaci di comprendere il concetto di persona per esempio.
Mi è piaciuto anche il finale atipico e perfettamente coerente

Il libro è un ucronico, capace di creare una realtà alternativa redibile (siamo negli anni '60, la Germania ha vinto la guerra) e in grado di mescolare il ritmo del thriller con l'impeccabile uso di documenti storici reali.
Peccato per la storia d'amore che a livello di trama non tiene. Un ottimo romanzo, anche se, ribadisco, non il migliore dell'autore

Molto, molto carino...in un periodo di segregazione è stato bello immergermi nelle atmosfere di Camelot ma dal punto di vista dell' "uomo moderno".
è stato divertente leggere come una persona del ventesimo secolo si approccia ad una realtà ambientata secoli prima, approntando migliorie e portando elementi moderni e anacronistici!
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Parlare a vanvera di Bianca Pitzorno
Questa autrice mi incanta sempre con la sua scrittura leggera e divertente, ma al contempo sempre così ricca. Dieci modi di dire della lingua italiana raccontati attraverso dieci storie di fantasia, ambientate nel mondo delle fiabe tra rospi da baciare e principesse imprigionate nella torre del castello. Alcuni racconti mi hanno ricordato molto altri suoi celebri romanzi come Polissena del Porcello o La bambina col falcone. Resta sicuramente una delle mie autrici per bambini preferite. Voto: 4 stelle

Ho trovato un modo di scrivere molto diverso rispetto ai romanzi precedenti, ma non per questo meno interessante...molto carine le storie e non ho potuto fare a meno di immaginarmi il vecchio Qfwfq come un nonno burbero che racconta ai nipoti la sua vita con un pizzico di cinismo ed ironia che strappano un sorriso più di una volta!
Finito Ratolik Il re dell'errore: Trappola d'amore di Leo Ortolani.
Parodia ben eseguita, non posso dire il contrario... ma guai a chi mi tocca Diabolik!
Qualche battuta divertente qua e là, niente di che.
3 stelle
Parodia ben eseguita, non posso dire il contrario... ma guai a chi mi tocca Diabolik!
Qualche battuta divertente qua e là, niente di che.
3 stelle

Racconti comici di Mark Twain
Il titolo della raccolta di racconti è decisamente fuorviante, almeno per il mio personale senso dell'umorismo: non mi hanno fatto ridere per nulla; salvo soltanto l'ultimo che ho trovato simpatico, ma non è che mi sia sganasciata” dalle risate. Ecco i miei commenti nel dettaglio.
Giornalismo nel Tennessee
Umorismo? Non mi pare. Cruento, sì! Quasi splatter, peggio di Tarantino (sarà mica un discendente di Twain?).
Come diressi un giornale per agricoltori
Un direttore sostitutivo pubblica un solo numero di un giornale per agricoltori dove emerge tutta la sua ignoranza. Io non ho riso.
Il mio orologio. Un racconto istruttivo.
Un orologio e le innumerevoli inutili riparazioni subite. Mah?!?
Economia politica
Concentrato nello scrivere un trattato di economia politica, un signore viene distratto da un installatore di parafulmini che lo imbroglia alla grande!
Far la guida
Un uomo totalmente imbranato e arrogante si prende l'impegno di fare da guida e responsabile di un gruppo di turisti. Combinerà un mucchio di guai, potenzialmente divertenti che non mi hanno divertito affatto.
Controllor, quando ti si dà il biglietto
Storia di una filastrocca particolarmente accattivante che rimane in testa fino a che non la si contagia a qualcun altro. Niente risa, ma un vago senso di inquietudine.
Una cura per la tristezza
Si racconta la trama di un romanzo d'amore scritto da un certo McClintock. Una cosa terrificante e obbrobriosa, anzi due: il romanzo di McClintock e la spiegazione.
Il passaporto per la Russia
Le peripezie di un giovanotto che va in Russia, mentre il suo passaporto lo raggiungerà lì... L'unico racconto sufficiente che mi ha strappato dei sorrisi, ma non basta a risollevare le sorti del libro.
Finito La ragazza del treno di Paula Hawkins.
Confermo assolutamente le 5 stelle!
Letto tutto d'un fiato, non riuscivo a metterlo giù (ora ho un mal di testa che mi si porta via, ma non fa niente).
Che dire? Scritto bene, molto scorrevole, suspense come se piovesse, i personaggi hanno la giusta dose di lati oscuri e alla fine il plot twist che non ti aspetti.
Ho apprezzato molto la storia raccontata da tre punti di vista, rende tutto ancora più intrigante. Brrr!
Anche il film merita, ma hanno cambiato parecchie cose (purtroppo).
Confermo assolutamente le 5 stelle!
Letto tutto d'un fiato, non riuscivo a metterlo giù (ora ho un mal di testa che mi si porta via, ma non fa niente).
Che dire? Scritto bene, molto scorrevole, suspense come se piovesse, i personaggi hanno la giusta dose di lati oscuri e alla fine il plot twist che non ti aspetti.
Ho apprezzato molto la storia raccontata da tre punti di vista, rende tutto ancora più intrigante. Brrr!
Anche il film merita, ma hanno cambiato parecchie cose (purtroppo).

Buona storia "in solitaria" di Nathan, in un contensto insolito ma intrigante

In quello zaino c'è tutta la sua vita ridotta a brandelli.
Una lettura piacevole e commovente, la quinta stella manca soltanto per il finale, mi è sembrato troppo affrettato. Lo stile è fluido e semplice, ma capace di trasmettere emozioni profonde...e bé sì, lo ammetto, la lacrimuccia è scesa! 😅
Partendo da fatti realmente accaduti, il romanzo racconta uno spaccato della resistenza italiana all'invasione tedesca, durante la seconda Guerra Mondiale, le riunioni segrete, l'utilizzo dei messaggi in codice con i ragazzi staffetta, le fughe sui monti.
Due storie d'amore che si intrecciano e si alternano in tutto libro con struggenti flashback, fino a congiungersi definitivamente.
Sei straordinaria, Elodie. Più che straordinaria. Sei l'amore, l'arte e Dio combinati insieme.
Finito Terzo tempo per due di Miriam Tocci.
Terzo libro della serie dedicata al rugby, io non lo sapevo e l'ho letto come se fosse uno stand-alone. E mi è piaciuto molto, talmente tanto che l'ho divorato in una sera.
All'inizio non ero molto convinta, ma poi la storia ha ingranato ed è filata via senza che me ne accorgessi.
I due protagonisti sono troppo carini per non amarli all'istante.
L'autrice scrive abbastanza bene, credo proprio che recupererò i due episodi precedenti.
4 stelle
Terzo libro della serie dedicata al rugby, io non lo sapevo e l'ho letto come se fosse uno stand-alone. E mi è piaciuto molto, talmente tanto che l'ho divorato in una sera.
All'inizio non ero molto convinta, ma poi la storia ha ingranato ed è filata via senza che me ne accorgessi.
I due protagonisti sono troppo carini per non amarli all'istante.
L'autrice scrive abbastanza bene, credo proprio che recupererò i due episodi precedenti.
4 stelle

Il mio commento è troppo lungo per essere riportato, potete leggerlo qui.

Letto in un sol giorno... e niente, non posso proprio leggere romanzi d’amore, devo arrivare al più presto al vissero felici e contenti, altrimenti non mi do pace. 🤷♀️
A me piace lo stile frizzante della Premoli, riesce sempre ad abbinare perfettamente ironia ed amore, i due protagonisti sono ben caratterizzati, gli altri meno ma se ne riesce a capire il carattere anche con i pochi cenni che vengono fatti; la cosa più interessante è decisamente l’ambientazione in Corea del Sud, con piccole chicche su usi e costumi.

Una splendida raccolta di magiche avventure di Corto Maltese.
Oltre ai tre racconti che compongono la cosìddetta Suite Caribeana, e cioè Il segreto di Tristan Bantam, Appuntamento a Bahia e Samba con Tiro Fisso, il volume contiene anche Mū - la città perduta, che di fatto costituisce un'appendice alle prime tre storie nonché (cronologicamente) l'ultima avventura di Corto Maltese.
Una ridda di avventure, personaggi, ambientazioni oniriche e colpi di scena che tengono incollati alle pagine fino alla fine!
Finito Fuoco sulla pelle di Wendy Etherington.
Non mi è piaciuto perché:
a) il figaccione di turno non può sbavare come un cane al primo incontro... un po' di contegno, diamine!
b) la bella di turno se la tira un po' troppo per i miei gusti
c) loro due insieme mi hanno fatto venire il mal di stomaco
In questo caso lo slogan storico di Harmony, "Sognare a libri aperti", non è stato valido.
2 stelle perché non ho voluto infierire.
Non mi è piaciuto perché:
a) il figaccione di turno non può sbavare come un cane al primo incontro... un po' di contegno, diamine!
b) la bella di turno se la tira un po' troppo per i miei gusti
c) loro due insieme mi hanno fatto venire il mal di stomaco
In questo caso lo slogan storico di Harmony, "Sognare a libri aperti", non è stato valido.
2 stelle perché non ho voluto infierire.

Agatha Christie, Il segreto di Chimneys.
Carino, mi sono sempre simpatche le protagoniste femminili sveglie ed intraprendenti dei libri della Christie.
Libro carino ambientato tra aristocratici, tra loro spiccano le vicende dei reali della Herzoslovacchia. Vicenda a metà tra il giallo e la spy-story.

Nicolas Eymerich, inquisitore di Valerio Evangelisti
Primo libro della saga su Nicolas Eymerich, personaggio esistito che fu un inquisitore spagnolo. La storia si svolge su diversi piani temporali: intorno al 1350 con la morte del precedente inquisitore e la “salita” al rango di inquisitore generale del regno (mi pare fosse questa la carica) di Eymerich, il tempo che sembra quello in cui attualmente viviamo, durante il quale vengono scoperti alcuni poteri della mente che permettono di utilizzarne l'energia tramite gli “psitroni” e viaggiare così nel tempo e nello spazio; e un terzo tempo intorno al 2194 quando i viaggi nel tempo tramite gli psitroni sono una realtà. Il problema di questo specifico viaggio è che la nave psitronica è un rottame! Questo causerà diversi problemi. Saga intrigante. Tre stelline

Va beh, un buono spunto buttato, capita.

TRe stelle. E' un giallo moderno, ma un po' delle ambientazioni alla Agatha Christie riesce a ricrearle. La trama non mi ha però convinto molto e anche la caratterizzazione dei personaggi, rispetto alla Christie, non è proprio paragonabile.
Comunque l'ho letto volentieri (leggo sempre volentieri gialli classici inglesi)

Epstein The Familiars primo episodio di una quadrilogia per ragazzi.
Poco convincente. Per cominciare è una storia di animali in cui gli animali fanno troppe cose che prevedono l'uso del pollice opponibile... non ci siamo.
Alcuni episodi sono simpatici e si legge abbastanza bene, ma ci sono parecchie ingenuità e incongruenze. Leggerò anche il secondo visto che ormai li ho presi tutti e quattro ma intanto questo si prende **

Un libro bellissimo, un pugno nello stomaco per la tematica trattata, la disperazione di queste persone che affrontano un viaggio della speranza, incontrandosi non poche volte con la morte, ma rischiando nel tentativo di cominciare una nuova vita.
Scritto con amore, dovrebbe esser letto da tutti quei signori che blaterano di aiutarli a casa loro.

Ho trovato questo romanzo estremamente originale. Ambientato nel 2002, ma scritto nel 1972: fa specie trovare il futuro in un periodo già di molto passato. E tutto sommato, ci è andata un po' meglio, va.
Comunque la trama è complessa e avvincente, i tre personaggi tutto sommato ben delineati. Insomma, leggerò altro dell'autrice.

Una storia di violenza, non fisica ma psicologica, altrettanto brutta, che porta a dubitare delle proprie capacità. Un romanzo coinvolgente, a tratti allegro ed a tratti molto toccante, pensavo fosse un thriller, invece mi sbagliavo, è soprattutto un romanzo di formazione, con risvolti romance. 😄
![Anna [Floanne] (floanne) | 1453 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton
Con incommensurabile fatica ho portato a termine la lettura di questo libro. Il mio commento lo riporto qui
https://www.goodreads.com/review/show...

Un retelling della storia di Loki come non lo avevamo mai vista.
Che dire, speravo che questo romanzo prendesse una direzione e quella direzione ha preso.
Dopo un inizio un po' fiacco, la storia entra nel vivo e il ritmo rimane incalzante per quasi tutto il resto del libro. I plot twist hanno fatto il loro dovere, anche se forse qualcuno più sveglio di me avrebbe potuto intuirli.
La "stella" del romanzo, per me, è la caratterizzazione di Loki: l'autrice riesce a mostrarci molte sfaccettature del personaggio (forse un po' a discapito degli altri, che risultano quasi abbozzati) e la sua evoluzione, non sempre lineare, ma molto umana (divina?).
4 stelle e mezzo e un bacino a Loki.
Finito Tutto il tempo del mondo di Sara Purpura.
Adoro le storie d'amore tormentate, ma questa ho fatto molta fatica a portarla a termine.
Temi trattati interessantissimi ma lo stile dell'autrice non mi ha assolutamente catturato... veramente un peccato, perché il materiale c'era ma forse non gestito al meglio.
2 stelle e 1/2
Adoro le storie d'amore tormentate, ma questa ho fatto molta fatica a portarla a termine.
Temi trattati interessantissimi ma lo stile dell'autrice non mi ha assolutamente catturato... veramente un peccato, perché il materiale c'era ma forse non gestito al meglio.
2 stelle e 1/2

Amo moltissimo come l'autrice descrive luoghi, personaggi così doversi tra loro anche per una questione di cultura e, sopratutto, come descrive i draghi!
Bello, spero davvero che nelle prossime challenge ci siano altre H perché ci sono altri tre libri della saga! ovviamente 5 stelle!

Allora, secondo me, come mi è capitato con il primo libro di quest'autore, non ho colto tutti i significati filosofici del suo lavoro, però mi è piaciuto. Di fatto, attraverso tre punti di vista (uno contemporaneo a Rousseau - anzi, lì sono 2 perché sono due personaggi- e due contemporanei a chi legge) ricostruisce le luci e le ombre del filosofo. Il tutto comunque in uno stile divertente e ironico, con situazioni farsesche per cui la lettura è molto gradevole. Decisamente niente male.

Il cuore della tempesta
Ho trovato questo secondo libro della serie Elder races al di sotto rispetto al primo. Thiago prometteva tantissimo e ha rispettato le attese, mentre Tricks/Ninianne mi ha un po’ deluso. Un po’ troppo frivola per i miei gusti. Tutti quei rossetti, vestiti, lustrini… I personaggi di Carling e Aryal mi hanno incuriosito molto e leggerò volentieri i loro libri. Quello che non mi ha soddisfatto è il finale, troppo affrettato, avrei voluto sapere in che posizione Thiago si sia insediato alla reggia. Spero di trovare notizie nei volumi seguenti, visto che alla fine Ninianne è la regina dei fae oscuri e in qualche modo serva per l’alleanza con i wyr.
Lettera T
Mary Poppins
Forse sarò una delle poche che non ha mai visto il film… quindi il mio giudizio sarà imparziale e non condizionato dalla storia Disney. La Mary Poppins del libro è insopportabile, mi ha lasciato addosso un senso di irritazione. Non è simpatica, anzi, non l’avrei mai voluta come baby sitter. Ho perso il conto di quante volte ha arricciato il naso. La lettura per fortuna è breve e si legge velocemente ma non la consiglierei.
Corbezzoli!

Punteggio pieno anche se la storia non è per nulla originale e il personaggio protagonista è un incrocio tra Dylan Dog, Martin Mystère, Nathan Never e credo qualche altro bonelliano che al momento non mi sovviene o che non ho letto (forse Zagor o Mister No).
La cosa se vogliamo ironica è che nell'introduzione viene a più riprese ribadito il concetto che non si tratta di una "bonelliade", mentre è vero il contrario e la cosa è palese per la presenza di una serie di citazioni e di rimandi (non ultimo il fatto che Fame sia rappresentata come una Julia e non come una Audrey Hepburn anoressica) alla SBE.
Ma non solo, c'è un intero episodio dedicato a Moby Dick, più volte si incontra il Ristorande al termine dell'Universo di Gaiman e molte cose della trama ricordano o richiamano American Gods (sempre di Gaiman).
In questo volume sono raccolte i primi quattro episodi della prima stagione (di quattro) di questo fumetto.
Dire qualcosa sulla trama sarebbe spoiler, non posso che dire che mi è piaciuto moltissimo e che non vedo l'ora di proseguire le avventure di John Doe.

Il protagonista di questa storia fantasy, ambientata nel 1477, è Valiano de' Nieri, primogenito di una delle più note famiglie fiorentine dell'epoca.
I membri della famiglia fanno parte della cosiddetta Gens Arcana, cioè dei pochi eletti che sono in grado di evocare i 5 elementi della natura; essi si pongono al servizio del potere costituito, il quale è rappresentato dalla Chiesa cattolica. Il potere arcano si trasmette per via ereditaria, ma solo il capofamiglia può esercitarlo nella sua forma di massima potenza.
Valiano è, se così possiamo dire, la pecora nera della famiglia Nieri. Il ragazzo già da piccolo ha manifestato insofferenza al ruolo di Arcano, è entrato in contrasto con il padre e ha poi abbandonato la famiglia per svolgere il mestiere di liutaio.
La storia si apre con la fuga di Valiano, accusato ingiustamente di omicidio, secondo un piano ordito dal cugino. Il giovane è inseguito, infatti, dagli sgherri del cugino Folco, il quale ha imprigionato il fratello minore di Valiano e messo a punto un piano per diventare il nuovo capofamiglia dei Nieri.
Folco è un uomo crudele, ambizioso e molto intelligente e non è facile per Valiano fuggire alla cattura. Ferito e braccato, viene aiutato da mastro Erhart.
Raggiunto da Manente, un mercenario al servizio di Folco, è costretto a stringere con lui una sorta di patto per salvare la vita del fratello, ma nello stesso tempo lo induce, suo malgrado, a confrontarsi con un potere che non ha mai esercitato e che non è in grado di gestire.
Ed è da questo momento che inizia un viaggio verso Castelnero, un viaggio rocambolesco al quale si aggiunge la giovane e indomita Selvaggia, caratterizzato da lotte, creature sovrannaturali, piani che vanno in fumo, scoperte e molto altro. Ma è proprio durante questo viaggio che si stringono anche rapporti duraturi, ci si muove tra le strade dell'antica Firenze e si assiste a fatti realmente accaduti, che rendono la storia interessante anche dal punto di vista storico.
Nonostante non sia appassionata di fantasy, ammetto di aver molto gradito questa lettura, forse anche grazie al fatto che i personaggi fantastici si muovono tra quelli verosimili in un contesto storico ben preciso.

Il libro di fatto ha una prima parte introduttiva in cui spiega alcune delle canzoni di Vecchioni (un paio le conoscevo, le altre me le andrò ad ascoltare), una lunga intervista e un paio di lezioni universitarie che ha tenuto su Modugno e Guccini. In realtà non sono una fan di vecchioni, anche se alcuni suoi testi li trovo molto belli... e la parte che mi è piaciuta di più è stata l'analisi di alcuni testi di Guccini, nonostante i molti refusi (le sue canzoni, invece, le conosco tutte a memoria). Sì, probabilmente la prossima volta che ascolterò una canzone di vecchioni avrò qualche dato un più per dare un giudizio

Sono il numero quattro di Pittacus Lore
Pittacus Lore, pseudonimo collettivo di James Frey e Jobie Hughes. Romanzo per ragazzi tra il fantasy e la fantascienza, un po' sempliciotto; lettura leggerina per Pasqua in quarantena.

Rimane la difficoltà di credere ai personaggi, dato che sono animali ma si abbracciano e sorridono...

Mentre io mi putrefacevo, giorno dopo giorno, un’altra prendeva il mio posto e cresceva i miei bimbi. Come me ce ne sono mille. Stanno dappertutto, senza pace, talvolta voi ci camminate sopra: alcune non le troveranno mai.
Ho scoperto un'altra serie che devo assolutamente continuare (non so quante ne ho aperte lì ce mi aspettano 😅). Questo libro è soltanto un giallo/thriller, ma anche un approfondimento su temi attuali, quali il femminicidio e la discriminazione di genere sul lavoro. E' tutt'altro che un libro pesante però, lo stile è fluido e coinvolgente. La storia ci viene narrata alternando le indagini con flashback raccontati in prima persona da una bambina di cinque anni, figlia appunto di una sposa sepolta, ma non dico di più per non andare in spoiler. L'abilità di Marilù Oliva sta proprio nel farci percepire la stessa paura, la stessa angoscia che prova la bambina. Quindi un'ambientazione intrigante, una storia interessante, inquietante e ben congegnata (anche se non è ben chiaro come la protagonista sia riuscita a smascherare il colpevole), non posso che confermare la mia intenzione a proseguire con la serie.

Che noia per carita'. Avevo grandi aspettative per questa lettura che sono crollate molto presto, soprattutto per la staticita' dei personaggi. Anche alcuni passaggi della storia mi sono sembrati un po' forzati, nel complesso quindi questo classico non mi e' proprio piaciuto.



Una trama semplice e molto toccante, un romanzo di formazione sull'amore, a tratti si dilunga un po' ma è comunque piacevole da ascoltare.
Lo stile è fluido ed elementare, si nota la giovane età dell'autrice, che pecca infatti nell'assegnare 35 anni alla protagonista, i discorsi ed i pensieri che ci riporta sono adatti ad una ragazza di almeno dieci anni in meno...gli anni dell'autrice appunto.

Questo libro, che in realtà racchiude in sé tre volumi pubblicati dall'autrice in anni diversi, narra tutta la storia di Krisin, dalla fanciullezza, fino ad arrivare alla vecchiaia.
La storia è ambientata nel Medioevo in Norvegia.
Kristin è la figlia del benestante Lavrans, imparentato alla famiglia reale. La ragazza è stata allevata secondo i principi cristiani ed è promessa sposa a Simon Darre, ma l'incontro con l'affascinante Erlend rimescola le carte!
Kristin si innamora dell'uomo, gli si concede e lotta per diventare la sposa di Erlend, sfidando le leggi morali e l'onta che si è abbattuta sul suo buon nome e su quello del padre.
Il buon Simon le rende la libertà, Lavrans, seppur non contento, acconsente al matrimonio e Kristin diventa, quindi, la signora di Husaby.
Il secondo libro ci racconta la vita in comune tra i coniugi: i litigi, la nascita dei figli, i periodi di gioia, la conduzione della tenuta e la prigionia di Erlend per alto tradimento.
La vita per Kristin ed Erlend non è tutta rose e fiori, Kristin, a volte sa essere fredda, rigida ed egoista, ma mai smette di lottare per la propria famiglia!
L'ultima parte è dedicata alla vecchiaia, al timore per i figli che abbandonano il nido familiare e alla sfera spirituale, all'avvicinamento e alla consacrazione dell'anima a Dio nella fase conclusiva della vita.
È stata una lettura lunga, ma piacevole, che illustra la vita, le tradizioni e la cultura norvegese medioevale. Si tratta di una vita semplice, dedicata al lavoro ai principi religiosi, alla famiglia e alla conservazione delle ricchezze terrene, affinché esse costituiscano una base solida per tutti i membri della famiglia.
Ma è anche un libro che dà ampio spazio alla religione, a cui si contrappongono, però, riti pagani e superstizioni e che trasmette con forza un senso di appartenenza ad una comunità.
Per quanto mi riguarda, a volte ho trovato Kristin un po' poco sincera con se stessa e troppo algida. Pertanto, spesso, mi sono trovata a parteggiare per il più passionale Erlend. Non posso non riconoscere, però, all'autrice un'ottima abilità narrativa e il merito di aver creato un personaggio femminile forte e capace di sopportare tutte le tempeste della vita e, a volte, non convenzionale rispetto al momento storico in cui è collocata.
Una lettura intensa che consiglio a chi ama i romanzi storici.

A rileggerlo, riconosco che non ricordavo il 90% del contenuto - a ragione, perché in sostanza il libro è l'avvio della rincorsa di Zandramas da parte del gruppo di Belgarion, Belgarath, Polgara, Durnik, Kheldar e Ce'Nedra (più gli inevitabili compagni che attraggono durante il viaggio).
Il romanzo è lento, per gli standard del Belgarian non succede praticamente nulla, però è ugualmente per me gradevolissimo leggere e rileggere i battibecchi tra Belgarath e Silk, Belgarath e Polgara, Garion che è sì il Gran Re dell'Occidente ma poi di fatto resta sempre il solito ragazzo pronto a compiacere chiunque si dimostri amichevole con lui (cioè quasi tutti).
Come sempre, il premio per migliore catchphrase va a Silk e al suo "Trust me".

bellissima esperienza leggere un poema epico intero, accorgendosi quanti pensieri sono cambiati e quanti sono rimasti. Immortale ad esempio è la scena di Priamo che bacia la mano ad Achille, il feroce guerriero che ha ucciso i suoi figli, scatenando il pianto di lui consapevole di essere vicino alla morte. In un padre disperato e un figlio condannato sta la tragedia che è la guerra.
Finito Magister Aetheris di Cecilia Randall.
Qui si conclude la storia degli Arcani (?).
Parte benissimo, c'è pure un notevole alone di mystery, e poi si perde tra spiegoni (troppi e a volte inutili), situazioni poco approfondite, per non parlare del finale... affrettato è un eufemismo.
Ma nell'insieme mi è piaciuto, purtroppo non ai livelli del primo episodio.
4 stelle per l'affetto che nutro nei confronti dei personaggi.
Qui si conclude la storia degli Arcani (?).
Parte benissimo, c'è pure un notevole alone di mystery, e poi si perde tra spiegoni (troppi e a volte inutili), situazioni poco approfondite, per non parlare del finale... affrettato è un eufemismo.
Ma nell'insieme mi è piaciuto, purtroppo non ai livelli del primo episodio.
4 stelle per l'affetto che nutro nei confronti dei personaggi.
Finito Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro.
Noioso e algido, gli unici due aggettivi che ho trovato per descrivere questo libro.
(Del resto mi era successo anche dopo aver letto "Quel che resta del giorno", ergo Ishiguro non fa per me.)
Ho preferito di gran lunga il film, che, al contrario, ha saputo tirare fuori qualsiasi tipo di sentimento fino alle lacrime finali.
2 stelle
Noioso e algido, gli unici due aggettivi che ho trovato per descrivere questo libro.
(Del resto mi era successo anche dopo aver letto "Quel che resta del giorno", ergo Ishiguro non fa per me.)
Ho preferito di gran lunga il film, che, al contrario, ha saputo tirare fuori qualsiasi tipo di sentimento fino alle lacrime finali.
2 stelle
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Un libro che mi hanno regalato anni fa, ma devo dire che non mi ha mai attirato particolarmente.
Scritto come una sorta di autobiografia, racconta la storia di Fabian un musicista che parte dai pub perugini di umbria jazz e parte per un lungo percorso alla ricerca di se stesso e del messaggio che vuole mandare con la sua musica.
Devo dire che confermo quello che pensavo all'inizio: non è proprio il mio genere, ma è stata una lettura che non mi sono pentita di aver fatto. Per certi versi si vede che è il primo lavoro dello scrittore ma è stato bello immergersi in una mente così diversa dalla mia.