pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion
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GDL: La vita in tempo di pace - I settimana, 1 - 7 Luglio

no, a me che i personaggi si raccontino non interessa proprio per nulla, mi interessa invece che attraverso questa narrazione soggettiva ed interiorizzante, si disegni una visione e si costruisca un mondo nuovo ed originale...
per questo non vedo l'ora che si abbandoni Zorba il Greco alle sue paranze e che si torni all'alluvione della Città di Dio - abbastanza preveggente il nostro comunque, non trovate?
...in questi giorni in cui la capitale sempiterna è sommersa di liquami
Beh, non è preveggenza, ma racconta in tempo reale l’attesa per l’esondazione del Tevere di quell’anno (il 2010), quando durante la piena seguita all’alluvione un barcone si incagliò sotto uno dei ponti allarmando città, cittadini e amministrazione.
http://www.ansa.it/web/notizie/photos...
Posso dire che, confermando le qualità affabulatorie dell’autore, io questo tono maschile non lo percepisco? Provate a spiegarmelo meglio?
http://www.ansa.it/web/notizie/photos...
Posso dire che, confermando le qualità affabulatorie dell’autore, io questo tono maschile non lo percepisco? Provate a spiegarmelo meglio?



Curioso di sapere cos'è che non ti ha convinto."
Una volta qui era tutta campagna. Guarda che schifo, adesso. E sarà sempre peggio. Eh, quando ero giovane e avevo la taglia 48...
No, non ce la posso fare.

esatto - personalmente trovo che i "personaggi" siano elementi sopravvalutati di un romanzo. Preciso che non ho particolare amore per le apocalissi, mi sono piaciuti parecchio anche gli inserti storici su Bisanzio e sull'aereonautica militare.
Tutto, tranne i cahiers doleans di un 50enne borghese (ma solo perchè mi sembra materiale letterario un pò usurato, tutto sommato Pecoraro se la cava bene anche in questo contesto)


sarà perché sono antipatica anch'io, ma mi vedo nel giro di breve a diventare la versione femminile del Brandani. e quando il mio romanzo verrà votato da voi come il migliore degli anni DuemilaCento vi risponderò solo "grz" (come faceva la segretaria dell'amministratore delegato in un posto dove ho lavorato)


Non riesco a farmi venire voglia di leggerlo e siccome sono una che abbandona con spensieratezza e senza guardarsi indietro a questo libro dico addio.

Non riesco a farmi venire voglia di leggerlo e siccome sono una che abbandona con spensieratezza e senza guardarsi in..."
Peccato. In questo libro , l'effetto "mosaico che va ricomponendosi sotto gli occhi del lettore" è più rilevante che in altri. Abbandonarlo così presto a me sarebbe sembrato come arrivare davanti a Guernica e passare oltre perché tanto sembra un gran guazzabuglio in cui non ci si capisce niente.



ma a voi, leggendo Brandani, non viene in mente un nostro caro amico Acosiano (È ogni tanto anche su Gr) gran commentatore? se ci sei amico, batti un colpo!
Dopo aver letto uno scambio di opinioni su FB tra Pecoraro e Procyon assolutamente no, direi che sono due persone agli antipodi (pur concordando con Pecoraro stesso sul fatto che il personaggio non è l’autore, almeno quasi mai).
ferrigno wrote: "[Organizzazione]
Come procede col ritmo di lettura? Siete indietro, avete già finito la tappa?"
Credo di essere andata lunga... in realtà non ho capito fin dove arrivava la tappa e nell'attesa di vedere la fine del capitolo de Il senso del mare mi sono accorta adesso di essere arrivata alla posizione 2761 del Kindle e al 25% dell'ebook: domani mi date qualche riferimento più preciso per capire fin dove posso parlare? :-)
Come procede col ritmo di lettura? Siete indietro, avete già finito la tappa?"
Credo di essere andata lunga... in realtà non ho capito fin dove arrivava la tappa e nell'attesa di vedere la fine del capitolo de Il senso del mare mi sono accorta adesso di essere arrivata alla posizione 2761 del Kindle e al 25% dell'ebook: domani mi date qualche riferimento più preciso per capire fin dove posso parlare? :-)
Che è lunghissimo? Io sono arrivata alla posizione che ho detto e alle 11.05 a.m. “È chiaro che il volo è in ritardo”.


Ne il senso del mare c'è in effetti una certa nostalgia, però io non ci ho trovato il solito mappazzone sullo splendore dei bei tempi andati. C'è un tasso di acidità troppo elevato per poter rientrare nel classico amarcord. Vorrei argomentare ulteriormente ma in quanto spirito guida rischierei di essere spoilerante.

ma "il.senso del mare" non era nella prossima tappa? Nel post iniziale non c'è (Cmq lo sto leggendo)
Eccomi, non so se siano esattamente 500 battute :-)
Ho capito cosa mi manca, perché possa piacermi* di più: una cornice, un ordito, qualcosa che metta in fila il flusso di coscienza e lo indirizzi in qualche modo (a un certo punto mi sembrava Falco, non per lo stile o - presunto tale - ma per il saltellare di qua e là).
*concedetemi il "piacermi" come sostituto di un pensiero più ampio: convincermi, attrarmi, coinvolgermi, farmi pensare, farmi godere della lettura, etc.
Ho capito cosa mi manca, perché possa piacermi* di più: una cornice, un ordito, qualcosa che metta in fila il flusso di coscienza e lo indirizzi in qualche modo (a un certo punto mi sembrava Falco, non per lo stile o - presunto tale - ma per il saltellare di qua e là).
*concedetemi il "piacermi" come sostituto di un pensiero più ampio: convincermi, attrarmi, coinvolgermi, farmi pensare, farmi godere della lettura, etc.

Ho capito cosa mi manca, perché possa piacermi* di più: una cornice, un ordito, qualcosa che metta in fila il flusso di coscienza e lo indirizzi..."
A me Falco non è piaciuto per niente (se ricordi gli ho dato una stellina in meno di te) e tra i motivi di quella insoddisfazione c'era la sensazione di sentire sempre, tra le righe, l'autore che dice "quanto so' bravo, quanto so' furbo". Qui invece Pecoraro mi trasmette semplicemente "quanto so' 'ncazzato" - ed è tutta un'altra soddisfazione.
Malacorda wrote: "Tittirossa wrote: "Eccomi, non so se siano esattamente 500 battute :-)
Ho capito cosa mi manca, perché possa piacermi* di più: una cornice, un ordito, qualcosa che metta in fila il flusso di cosci..."
si, forse sono stata di manica troppo larga con Falco :-)
Pecoraro non mi trasmette - per ora - l'inca..atura, ma una sostanziale depressione verso la vita che sfugge, ti giri e 50 anni se ne sono andati, in amenità di vario tipo, tra il non-costruire ponti e ammirare la qualità estetica degli Spitfire (però mi avrebbe dovuto citare il Museo degli Spitfire a Florennes, o perlomeno il più conosciuto Museo della Raf a Londra)
Ho capito cosa mi manca, perché possa piacermi* di più: una cornice, un ordito, qualcosa che metta in fila il flusso di cosci..."
si, forse sono stata di manica troppo larga con Falco :-)
Pecoraro non mi trasmette - per ora - l'inca..atura, ma una sostanziale depressione verso la vita che sfugge, ti giri e 50 anni se ne sono andati, in amenità di vario tipo, tra il non-costruire ponti e ammirare la qualità estetica degli Spitfire (però mi avrebbe dovuto citare il Museo degli Spitfire a Florennes, o perlomeno il più conosciuto Museo della Raf a Londra)
Tittirossa wrote: "Malacorda wrote: "Tittirossa wrote: "Eccomi, non so se siano esattamente 500 battute :-)
Ho capito cosa mi manca, perché possa piacermi* di più: una cornice, un ordito, qualcosa che metta in fila ..."
Ha citato tra le righe il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle, ma voi esterofili e nordicocentrici non l'avete colto (io che ho avuto il fidanzato aeronautico che mi ci portò in gita invece sì) :-P
Qui gli Spitfire.
Ho capito cosa mi manca, perché possa piacermi* di più: una cornice, un ordito, qualcosa che metta in fila ..."
Ha citato tra le righe il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle, ma voi esterofili e nordicocentrici non l'avete colto (io che ho avuto il fidanzato aeronautico che mi ci portò in gita invece sì) :-P
Qui gli Spitfire.


Pecoraro mi piace, perché parla del mondo e non di sé.
Parlare di sé per far capire quanto sono ganzi è comune a molti autori italiani, motivo per cui ne leggo pochi.

ricordo che ha citato tra le righe il museo, ma lui rinomina cose e città (perché, poi, boh..)
A proposito, voi romani potreste darci qualche coordinata in più?
Ad esempio, avete individuato la città di mare? (Ostia? Ladispoli?)
In generale, se avete idea della localizzazione di alcuni luoghi chiave, condividete! Io ve ne sarei più che grato ;-)
piperitapitta wrote: "Ha citato tra le righe il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle, ma voi esterofili e nordicocentrici non l'avete colto (io che ho avuto il fidanzato aeronautico che mi ci portò in gita invece sì) :-P"
una voce del menu è Propaganda e download, con un infelice incontro di ventennio 900esco e ventennio 2000esco :-(
una voce del menu è Propaganda e download, con un infelice incontro di ventennio 900esco e ventennio 2000esco :-(
ferrigno wrote: "piperitapitta wrote: "Ha citato tra le righe il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle,
ricordo che ha citato tra le righe il museo, ma lui rinomina cose e città (perché, poi, boh..)
A proposit..."
Mi sembra lo chiami il museo sul lago, che infatti è quello di Bracciano.
No, quale sia la città di mare ancora non l'ho capito, ma sono stata poco attenta ai segnali, cercherò di concentrarmi di più per riconoscerla, anche se da qualche parte avevo letto che potrebbe essere Napoli.
ricordo che ha citato tra le righe il museo, ma lui rinomina cose e città (perché, poi, boh..)
A proposit..."
Mi sembra lo chiami il museo sul lago, che infatti è quello di Bracciano.
No, quale sia la città di mare ancora non l'ho capito, ma sono stata poco attenta ai segnali, cercherò di concentrarmi di più per riconoscerla, anche se da qualche parte avevo letto che potrebbe essere Napoli.
Tittirossa wrote: "piperitapitta wrote: "Ha citato tra le righe il Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle, ma voi esterofili e nordicocentrici non l'avete colto (io che ho avuto il fidanzato aeronautico che mi ci p..."
Infelicissimo, avrei evitato il termine "propaganda", ma sempre militi sono :-D
Infelicissimo, avrei evitato il termine "propaganda", ma sempre militi sono :-D

Che dite?
ferrigno wrote: "Ho visto che Pecoraro fa riferimento a un "arcipelago a largo della città di mare". Non ci sono arcipelaghi a largo di Ladispoli, quindi niente di strano che la città di mare sia nel grossetano (ar..."
L'arcipelago è quello delle isole Pontine: Ponza, Palmarola, Ventotene (che cita e nomina spesso), oltretutto dai suoi post su FB capisco che è spesso lì :-)
L'arcipelago è quello delle isole Pontine: Ponza, Palmarola, Ventotene (che cita e nomina spesso), oltretutto dai suoi post su FB capisco che è spesso lì :-)
piperitapitta wrote: "ferrigno wrote: "Ho visto che Pecoraro fa riferimento a un "arcipelago a largo della città di mare". Non ci sono arcipelaghi a largo di Ladispoli, quindi niente di strano che la città di mare sia n..."
Mi sembra strano che possa identificare Ostia come "città di mare", e ancor più che possa essere Latina. Mah, vedremo :-)
Mi sembra strano che possa identificare Ostia come "città di mare", e ancor più che possa essere Latina. Mah, vedremo :-)

No, vabbé, non puoi nascondere Napoli, verrebbe fuori. Secondo me, si tratta di un paese o una cittadina. E le opzioni sono: o siamo vicino a Bracciano (museo), quindi a nord di Roma, o siamo vicino a Ponza, quindi a Sud di Roma.

ferrigno wrote: "piperitapitta wrote: "avevo letto che potrebbe essere Napoli"
No, vabbé, non puoi nascondere Napoli, verrebbe fuori. Secondo me, si tratta di un paese o una cittadina. E le opzioni sono: o siamo v..."
D'accordo, quasi sicuramente siamo ad Anzio, anche se non la chamerei mai città, ma sono dettagli :-)
No, vabbé, non puoi nascondere Napoli, verrebbe fuori. Secondo me, si tratta di un paese o una cittadina. E le opzioni sono: o siamo v..."
D'accordo, quasi sicuramente siamo ad Anzio, anche se non la chamerei mai città, ma sono dettagli :-)

Anzio 1962
Francesco Pecoraro
Piattaforme, palafitte, tettoie di legno, di paglia, tende bianche di tela cruda oppure blu, verde, pergole e incannucciati, parapetti di legno a stanghe incrociate: bar e baretti che vendono pizzette e cocacole, aranciate, amare e non, calzoni e supplì, bombe alla crema coperte di zucchero e ciambelle fritte e krapfen e gelati confezionati, Gelati Toseroni, mai assaggiati, poi Eskibon, Mottarello, Fortunello, Coppa del Nonno, ghiaccioli al limone all’arancio all’amarena alla menta: si può anche lasciarli interi e succhiare via lo sciroppo dal ghiaccio fino a farli diventare bianchi: tavolini di alluminio e sedie impilabili in tubolare di alluminio e plastica intrecciata: oppure di assicelle di legno: lasciano un’impronta rossa e laida sulle natiche di chi vi si siede in costume, non bella a vedersi: musica in continuazione dal jukebox e giovani seduti e ragazze in bikini e capelli lunghi, lisci, sigarette accese, cicche per terra, sabbia e bagnaticcio ovunque: qui prevale il non detto, l’occhiata e la valutazione rapida o ponderata, ripetuta, lo sguardo silenzioso di tutti si posa sui corpi di tutti, si ritrae, ritorna e insiste: pettorali e addominali, seni, brufoli rossi, peli rasati all’interno delle cosce, in ricrescita, peli pubici che spuntano da costumi, unghie dei piedi, smalto scrostato.
Docce all’aperto: su pavimenti lignei sdrucciolevoli, un po’ marci, velluti e alghe, torrentelli d’acqua dolce si scavano piccoli canyon nella sabbia fino al mare: geografie minime, precise: ristagno di schiume di sciampi proibiti – c’è pure il cartello, ma niente – gente in attesa di doccia, gente che si sciacqua, si strofina, uomini fanno entrare l’acqua dolce nel costume scostato, prima davanti poi dietro: l’acqua è fredda, gelida, dolciastra, scivolosa, insana, di un odore inodore: ragazze sotto il getto, lucide e toniche, con la pelle diaccia e rabbrividita: i capelli fradici da spazzolare poi a lungo, in silenzio sotto il sole, sedute in meditazione, oppure in chiacchiera con amica, amici, o in compagnia di quello con cui stanno: labbra bluastre di bimbi avvolti in accappatoi, polpastrelli lessati, nasi che colano.
Lontano una grossa rotonda, sospesa su pali di cemento tutti incrostati di cozze: un bar pieno di gente in costume: si accalcano alla cassa e ordinano le solite cose: caffè e cocacole e supplì e ciambelle, eccetera: sala ristorante grande e semideserta, rimbomba oltre le porte a vetri: c’è qualcuno in costume e maglietta che pranza seduto: tovaglie bianche, tovaglioli, camerieri, caraffe di vino sfuso, giallastro: dalla cucina si spande forte l’odore dei fritti misti, calamari e gamberi, risotti alla pescatora, spaghetti alle vongole veraci/normali, allo scoglio, linguine all’aragostina, sauté di cozze, zuppe di pesce, polpo alla luciana e antipasto misto mare, bruschetta di telline, sogliola ai ferri, alla mugnaia, spigola in umido con maionese, palombo in trance al sugo di pomodoro, sarago, orata, filetto di pesce spada ai ferri, coda di rospo in umido, aragosta persino: ma se desidera possiamo farle espressa una bella bistecchina ai ferri, una lombatina di vitello con patatine fritte: abbiamo anche spaghetti al ragù, saltimbocca alla romana, cicoria, in umido o strascicata, come desidera, insalata caprese, fagiolini all’agro, fagioli in umido: fuori, sul grande terrazzo anulare, tavolini e sedie e gente seduta che ascolta un jukebox a tutto volume: tutti in costume, qualcuno si è messo la maglietta: si fuma e si guardano le donne in bikini: comitive di ragazzi scherzano, schiamazzano coi cazzi barzotti sotto il costume, arrapati che basta un niente e devono andarsi a nascondere tra le urla e le risate degli altri: molti hanno preso due o tre materie a ottobre: qualcuno è stato bocciato, ma non è grave: le ragazze hanno bikini a coppette color pastello: pistacchio, giallino, rosatello, nero, bianco: i capelli coi colpi di sole, stirati, ridacchiano abbronzate e truccate: tutto è sereno, ogni altra cosa è lontana.
Musiche ottuse dall’aria calda, altoparlanti, bandiere che sventolano appena nella brezza di mare, leggera: dietro la fila di cabine c’è la strada con platani piantati da poco, che fanno poca ombra e servono ai cani per i loro bisogni: attento, non pestarle con l’infradito hongkong: automobili caldissime parcheggiate al sole, gente ciabattante in costume con borse, donne con carrozzine e bimbi per mano, ragazze, ragazzi col pacchetto di Stop/ Marlboro/ Kent/ Rothmans/ Peer/ Muratti in mano, oppure nella manica arrotolata della maglietta, il Ronson, lo Zippo, nel taschino dei pantaloncini: carrozzelle a cavalli appena passate hanno lasciato scie pestilenziali di sterco, che fermenta sotto il sole e imbruttisce ogni percezione: qualcuno fila a tutto gas sul ciclomotore, la camicia gonfia d’aria, schiaccia la merda sotto le ruote: ciaf.
http://www.exormaedizioni.com/recensi...
Più che rischiare spesso, mi sembra che ci si immerga fino al collo :-)
Condivido in parte l'insofferenza per l'atteggiamento, tuttavia mi dico che questo non è un manuale di filosofia e non devo necessariamente condividere. I personaggi non mi spiegano come si vive, si raccontano.