pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion
I GdL del pianobi
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GDL: La vita in tempo di pace - I settimana, 1 - 7 Luglio

Inizio: 1 Luglio
Fine: 7 Luglio
Chi vuole può cominciare oggi.
Commenti sulla tappa dal 7 Luglio
Chiacchericcio DA SUBITO! :-)

- Prologo
- 20 Maggio 2015, ore 9:07 a.m.
- Monsone
- 10:14 a.m.
Sono 4 capitoli, 126 pagine, 1230 unità Kindle.
Buona lettura.

Ho visto che spesso si tende a postare commenti lunghissimi e omnicomprensivi (me incluso).
Proporrei un esperimento:
Quando scriviamo un post, proviamo a mettere fuoco un punto, usando al massimo 500 caratteri spazi inclusi*.
Obiezione:
"Ho tante cose da dire e 500 caratteri non bastano".
Ne sono sicuro! Provate ad avviare una micro discussione su un SOLO argomento, in 500 caratteri massimo. Quando si esaurisce la discussione, ne avviate un'altra.
In questo modo, forse, la discussione progredirà in modo armonioso e non ci saranno post trascurati o letti a metà.
*non consideratelo come un obbligo, piuttosto come un obbiettivo ideale.

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ferrigno wrote: "Esempio di post da 500 caratteri spazi inclusi
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fantastico, condivido, abbassato le lenzuolate! :-)
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fantastico, condivido, abbassato le lenzuolate! :-)



Lelena wrote: "Ditemi qualcosa, qualsiasi cosa che mi faccia capire perché questo libro è interessante, da leggere, consigliabile. Un qualsiasi motivo che mi invogli a continuare, orsù. Magari ha una trama stupen..."
Personalmente, a parte il livore di Ivo Brandani nei confronti del mondo (che di per sé già mi affascina e incuriosisce) ho trovato interessante la similitudine fatta tra il parassitismo nella società - è vita che abita altra vita - e l’insinuarsi nei gangli vitali della stessa (avendo come esempio e centro l’invasione dei turchi a Costantinopoli, Erode e la larva di cui non farò spoiler più di quello fatto dallo stesso autore) e il corpo umano, nel quale si annidano parassiti e larve non meno pericolose. Sempre più spesso le metafore di carattere biologico esportate in abito sociale e antropologico, mi colpiscono e mi stimolano.
A me la scrittura di Pecoraro piace, ma capisco che qui rientriamo nella questione gusto personale, e io ho letto solo il primo capitolo.
Personalmente, a parte il livore di Ivo Brandani nei confronti del mondo (che di per sé già mi affascina e incuriosisce) ho trovato interessante la similitudine fatta tra il parassitismo nella società - è vita che abita altra vita - e l’insinuarsi nei gangli vitali della stessa (avendo come esempio e centro l’invasione dei turchi a Costantinopoli, Erode e la larva di cui non farò spoiler più di quello fatto dallo stesso autore) e il corpo umano, nel quale si annidano parassiti e larve non meno pericolose. Sempre più spesso le metafore di carattere biologico esportate in abito sociale e antropologico, mi colpiscono e mi stimolano.
A me la scrittura di Pecoraro piace, ma capisco che qui rientriamo nella questione gusto personale, e io ho letto solo il primo capitolo.

Perché, mi piace? Mumble. Difficile, forse è presto per dirlo.
C'è senz'altro l'aspetto empatico. Questo sfogo fa tenerezza, perché il personaggio è pieno di evidenti fragilità.
C'è anche interesse per quello che racconta, ma mi astengo dal dire altro: oggi è solo martedì.
Lelena wrote: "Ditemi qualcosa, qualsiasi cosa che mi faccia capire perché questo libro è interessante, da leggere, consigliabile. Un qualsiasi motivo che mi invogli a continuare, orsù. Magari ha una trama stupen..."
stavo per scrivere la stessa cosa, poi ho visto il tuo post :-)
per adesso ho googlato caduta di Bisanzio, che qualcosa so ma risale a 20 anni fa ....
stavo per scrivere la stessa cosa, poi ho visto il tuo post :-)
per adesso ho googlato caduta di Bisanzio, che qualcosa so ma risale a 20 anni fa ....

Io faccio proprio fatica a seguire le frasi, mi perdo in questo trascinarsi di pensieri, puntini di sospensione (argh!) e passaggi tra la prima persona e la terza persona che al contenuto nemmeno arrivo. Mi do ancora un paio di tentativi di lettura dopo di ché abbandono

Questo, invece, è nelle mie corde. Mi sta piacendo molto; sono arrivata al 16% kindle e ora mi sono accorta che sono già troppo avanti (ma, se sono 4 tappe, perché?).
Verso la fine della settimana magari rileggo la prima parte in modo da poter seguire meglio quello che viene detto e nel frattempo leggo qualche saggio - ne ho diversi incominciati. Sciupare questa lettura inframezzarla con un altro romanzo non mi sembra il caso.


Il personaggio Ivo Brentani è di una antipatia rara , ma ne condivido alcuni pensieri o atteggiamenti il che mi preoccupa , in effetti gli ingegneri sono UNA categoria, un modo di essere, anche se in realtà il nostro Brentani è un ingenere strappato alla filosofia disciplina che tempera la loro intrinseca rigidità, che poi Pecoraro mi pare di avere letto sia architetto, due figure di professionisti che mal si sopportano, che la sua sia una vendetta contro la categoria?

Credo che Orne abbia pasticciato con la dimensione delle tappe. Alla fine della prima tappa siamo al 15% (Capitoli: Prologo, 29 maggio, Monsone, 10:14). Alla fine della seconda saremo al 43% del romanzo, alla fine della terza al 73%, e con la quarta si arriva alla fine.

Le altre mi sembrano corrette, ma sono col cellulare e dopo riguardo meglio

Curioso di sapere cos'è che non ti ha convinto.
scrauso = Io l'ho sempre sentito usare a Bologna, leggerlo in Pecoraro mi ha fatto strano. avete idea della collocazione geografica della parola?
A Roma si usa parecchio, soprattutto si è usato molto negli anni Ottanta, quando ero ragazza, e in certi ambienti alternativi di sinistra: insomma, non era un termine da pariolini :-)

ma tu non sei di Padova? son confusa °-°
Io sono solo a pag. 40, l'ho cominciato ieri sera, mi sembra che scorra via piuttosto velocemente, temevo molto più lento e arzigogolato. Invece in certi punti lo trovo forse ovvio ma fulminante: la disamina del geometra Puddu sulla politica, ma più di tutto la "fabbrica dei powerpoint" (lui non la chiama così, ma noi in ufficio sì), che vedo essere uguale in ogni settore.
Se va avanti così non penso che avrò problemi a finire la tappa nei tempi stabiliti.

lise.charmel wrote: "ma tu non sei di Padova? son confusa °-°"
Vivo a Padova, ma sono cremasco, e il mio modo di parlare ancora riflette le mie origini (anche perché il veneto... non dico niente, vah).
Vivo a Padova, ma sono cremasco, e il mio modo di parlare ancora riflette le mie origini (anche perché il veneto... non dico niente, vah).

Nella provincia di Lodi si usa ma pensavo fosse una forma dialettale, mi ha colpito leggerlo in Pecoraro


Insomma, è colpa vostra. Noi del R2S non c'entriamo.

http://www.treccani.it/magazine/lingu...


mmhhh, concordo col tono maschile di Emmapeel. superate le prime 20 pagine di vermi e bagherozzi, la lettura scorre fluida (A patto di non frammentare, due ore di treno sono state perfette). ma forse era meglio prima, quando non riuscivo a leggerlo e pensavo di essere io a non comprendere il genio. per ora siamo dalle parti di bravo e brillante mestierante


però ci sono sempre dei colpi d'ala notevoli e, ovviamente, adoro il tono di scrittura "maschile" (sempre che esista un tono siffatto...) e lo sguardo disilluso e lucido sulla realtà
Pentalogo del GDL
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