Colosseum. Sfide all'ultima pagina discussion
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BRB - SquadraTorre Eiffel
E' tempo di bonus!!!
Nel mese di dicembre potrete accumulare 1 punto ogni 10 pagine lette per tutti i libri che hanno ricevuto un premio o il cui autore è stato insignito del Nobel purchè ovviamente si tratti di autori francesi.
Tutto questo a prescindere dalla data di pubblicazione!
Per quanto riguarda i premi letterari per i singoli libri, vale qualsiasi premio esistente non solo uno di quelli dei nostri 3 stati di riferimento. La cosa importante è che me ne indichiate il nome e l'anno di conseguimento.
Come al solito i libri che fruiscono del bonus non sostituiscono quelli di tappa che normalmente leggerete e non possono essere calcolati per il bonus tripletta.
Nel mese di dicembre potrete accumulare 1 punto ogni 10 pagine lette per tutti i libri che hanno ricevuto un premio o il cui autore è stato insignito del Nobel purchè ovviamente si tratti di autori francesi.
Tutto questo a prescindere dalla data di pubblicazione!
Per quanto riguarda i premi letterari per i singoli libri, vale qualsiasi premio esistente non solo uno di quelli dei nostri 3 stati di riferimento. La cosa importante è che me ne indichiate il nome e l'anno di conseguimento.
Come al solito i libri che fruiscono del bonus non sostituiscono quelli di tappa che normalmente leggerete e non possono essere calcolati per il bonus tripletta.

Titolo: Un sacchetto di biglie
Autore: J. Joffo
Anno di pubblicazione: 1973
Voto: 8
Numero pagine: 286
Punti: 5
Eventuali bonus: /
E' ormai un classico della letteratura dedicata al periodo nazista e al mondo degli ebrei, ma ne ho sempre rimandato la lettura.
Mi è piaciuto moltissimo, anche perché il protagonista e suo fratello sono stati due ragazzini decisamente intraprendenti e capaci di tener testa alla Gestapo con la loro intelligenza. Sono contenta di averlo letto, anche se ora mi mancheranno le "avventure" di Maurice e Joseph.
Nel frattempo ho appurato che nessuno dei premi Nobel francesi mi ispira per una lettura (alcuni li ho già affrontati per questa sfida e non ho voglia di leggere altro, per ora), quindi cerco qualche libro vincitore di un premio. Dal poco che ho visto, dovrei averne più di uno in wishlist, quindi penso che mi dedicherò a questi e non al bonus tripletta.

Io per il bonus mi butterò sicuramente su Patrick Modiano, sono curiosa di leggere qualcosa di suo.

Autore: Milan Kundera (naturalizzato francese)
Anno di pubblicazione: 1984
Voto: 8
Numero pagine:336
Punti: 6
Eventuali bonus:
Non mi aspettavo proprio che fosse così leggero! Avevo idea che sarebbe stata una lettura lenta e molto filosofica, ma Kundera invece mi ha sorpreso con uno stile immediato e liscio come l'acqua. Alla fine il quadrato amoroso non ha tanta importanza e avrei voluto sapere di più di Sabina, dato che Tereza ha una caratterizzazione che si limita all'essere gelosa. Molto molto bene a parte il finale, che mostra come l'autore si sia lasciato prendere un po' la mano nella sua critica ironica e diventa stantio
@Martina, purtroppo, il bonus premio è per il mese di dicembre. Per L'insostenibile leggerezza dell'essere puoi calcolare solo i punti pagina. Mi spiace

Scusa, non ho letto bene!
Correggo subito :)

Ahaha è stato davvero un caso anche per me! Mi è molto piaciuto, inaspettatamente, quindi spero sia lo stesso per te😊

Meriterebbe effettivamente una rilettura anche da parte mia, ma non so se ce la farò ;)
Invece la leggerezza di Kundera per me è stata proprio pesante... che fatica!

Meriterebbe effettivamente una rilettura anche da parte mia, ma non so se ce la farò ;)
Invece la legge..."
Nuuu! La fine si perde un po', ma il resto per me è scorso via benissimo, ero molto appassionata alla storia e ai piccoli momenti di riflessione. Pensavo sarebbe stato più pesante e più filosofico invece no

Io addirittura l'ho letto due volte (recidiva e masochista) perchè pensavo con la prima lettura di essermi persa qualcosa e di non averlo capito, ma la seconda lettura mi ha confermato che non è proprio un libro per me.

Autore: John Irving
Anno di pubblicazione: 1985
Voto: 6
Numero pagine: 621
Punti: 12
Eventuali bonus:
Un sei per questo romanzo come a dire "non mi è dispiaciuto ma nemmeno mi ha regalato qualche emozione particolare che me lo abbia fatto apprezzare fino in fondo".
Un libro che tratta diversi temi importanti come l'aborto, la questione degli orfani, la discriminazione razziale... ma in modo abbastanza piatto, dilungandosi in molte parti e non arrivando mai al dunque.
Forse le ultime cento pagine hanno dato quella spinta di cui la trama aveva bisogno, ma alla fine si è risolto tutto in modo scontato.

Autore: Philip Dick
Anno di pubblicazione: 1962
Voto: 6.5
Numero pagine: 265
Punti:5
Eventuali bonus:10
Devo dire che la serie tv non è molto fedele al libro e questo è un bene, dato che il romanzo segue vari filoni che però non vengono risolti completamente, come lo stesso Dick pensava, tanto da tentare un seguito. Diciamo che l'ambientazione affascinante e l'ipotesi che sta alla base di tutto (e se i nazisti avessero vinto?) è la stessa e poi alcuni personaggi rimangono, anche se molto diversi.
Devo dire che ho apprezzato il modo di narrare di Dick, anche se lascia in sospeso molto, e mi è piaciuto come riuscisse a planare nei vari strati della popolazione, intrecciando le vite di persone molto diverse tra loro e dando un assaggio delle differenze di pensiero e cultura.

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? è l'unico altro libro di Dick che ho letto e non mi è piaciuto un granché, la storia, che è più lineare e filata rispetto alla svastica, proprio non mi ha preso. Non ho mai visto nessuno dei due Blade Runner, quindi non saprei dire se illuminano o meno la storia. Ho in programma di leggere Ubik e forse qualche altro suo libro, ma non credo lui sarà mai uno dei miei scrittori preferiti.
The man in the high castle è molto diverso dal libro, in tutti i sensi, anche il fatto del libro è stato sostituito da un altro media e i personaggi hanno storie più definite. Io la consiglio molto, anche se devo ancora finirla

Autore: P. Lemaitre
Anno: 2013
voto: 9
Pagine: 452
Eventuali Bonus: Premio Goncourt 2013
Punti: 45
Devo ringraziare questa sfida per avermi spronato a leggere questo romanzo, che avevo sì in wishlist ma senza la reale intenzione di affrontare.
La storia di questi due soldati/amico/complici è originale quanto basta per tenere il lettore incollato alla pagina (evitate però di leggere la quarta di copertina che, ahimé, anticipa tanti fatti che avrei voluto scoprire durante la lettura), ma ho apprezzato soprattutto la caratterizzazione magistrale dei personaggi (anche delle semplici comparse) e la critica alla politica e alla società francese del dopoguerra, più interessata a omaggiare i soldati morti che ad aiutare i reduci. Penso che difficilmente dimenticherò questo libro e le sensazioni contrastanti che mi ha suscitato.
Il premio vinto è assolutamente meritato!
Punti giusti @Vabe, con i jolky è un attimo ^^
Cmq me lo segno in wishlist perché sembra proprio un gran bel libro
Cmq me lo segno in wishlist perché sembra proprio un gran bel libro

Titolo: La famiglia Winshaw
Autore: Jonathan Coe
Anno: 1994
voto: 8
Pagine: 480
Eventuali Bonus: Tripletta 10
Punti: 9
Lasci che la metta in guardia sulla mia famiglia ... Sono il branco più abbietto, spietato e rapace di bastardi pitocchi e di infide bisce che abbia mai strisciato sulla faccia della terra. E includo nel mucchio anche i miei figli.
Descrizione più appropriata non poteva essere fatta.
Una bella satira della Gran Bretagna della Tatcher e non solo, i cui personaggi incarnano quanto di malsano c'era nella società di quegli anni, dalla politica alla finanza all'editoria.
Il romanzo passa dagli anni sessanta agli anni novanta in modo irregolare senza un ordine cronologico, ci sono salti temporali di capitolo in capitolo e questo contribuisce a rendere dinamica la narrazione anche se a volte ne uscivo destabilizzata, soprattutto all'inizio in cui ho faticato ad entrare nella storia anche perchè il protagonista con il suo atteggiamento indolente e apatico non aiutava; poi però ne sono rimasta invischiata e mi ha coinvolto a tal punto che non riuscivo a staccarmi dalle pagine fino ad arrivare a commuovermi.

Anche io dovrei leggere Memorie di Adriano, libro che rimando da secoli. Magari potrei inserirlo nei buoni propositi del 2019.
Comunque dovrei riuscire a leggere un altro libro entro fine mese, oggi studio quale :)

Autore: Albert Camus
Anno di pubblicazione:
Voto:5
Numero pagine:248
Punti: 24
Eventuali bonus: Prix des Critiques (1947) + Camus ha vinto il Nobel
Purtroppo non sono in un buon momento e l'ho davvero letto senza l'attenzione che meritava, annoiandomi un po', e senza l'impegno nel cercare di capire la storia e di ricordare i personaggi. Il tono è lieve e umano e mi sono piaciute certe frasi e certi momenti, ma dovrei davvero rileggerlo per dargli quel che si merita

Vai che si rimonta!

Titolo: Una stanza piena di gente
Autore: Daniel Keyes (USA)
Anno: 1981
Voto: 4
Pagine: 544
Punti: 10
Bonus: /
ho finito Una stanza piena di gente a fatica.
La storia vera di Billy e delle sue molteplici identità è interessante, meno la decisione di usare uno stile cronachistico, soprattutto se si opta per la descrizione dettagliata di ogni minimo aspetto della vita del protagonista. Alcune parti sono ridondanti e appesantiscono la lettura, soprattutto quando entrano in gioco psicologi e avvocati che ripetono sempre gli stessi concetti.
Capisco la volontà dell'autore di ricostruire fedelmente gli eventi, ma un centinaio di pagine in meno non avrebbero tolto nulla alla storia, anzi.

Autore: Bret Easton Ellis
Anno di pubblicazione: 1985
Voto: 7.5
Numero pagine: 186
Punti: 3
Eventuali bonus:
Devo dire che la narrativa americana di questo tipo non mi piace molto, quindi questo è un votone che manifesta davvero il mio entusiasmo per questa storia che, per lo più tutta uguale fino alla fine (quante volte ci sarà stato scritto "e ho guardato MTV"? di certo moltissime). Questa intera generazione vuota, senza obiettivi né passioni, che è sempre sul precipizio, indecisa se lasciarsi cadere o meno (Julian vs Clay), ma che compie questa scelta con estrema indifferenza, tanto che non sembra esserci molta differenza tra i due.

Autore: Atiq Rahimi (naturalizzato francese)
Anno di pubblicazione: 2011
Voto:8
Numero pagine:208
Punti:21
Eventuali bonus: Notre Dame de Sion Edebiyat Ödülü (2014)
Devo ammettere che questo libro è un colpo di fortuna, dato che l'ho scelto perché mi ispirava e perché sono ossessionata da Dostoevskij, e poi ho scoperto che l'autore è stato naturalizzato e che questo libro ha pure vinto un premio.
Per me questo libro ha debiti più grossi verso Kafka che verso Dostoevskij, perché la rete di nonsenso ed equivoci, sequenze surreali e oniriche appartiene molto di più al Processo che al Delitto e Castigo. Ma nonostante siano in ogni caso due libri della tradizione europea, l'autore riesce a rendere tutto molto fedele alla tradizione afghana, dalle citazioni di poeti a situazioni politiche proprie di questa nazione. Nonostante la prima parte sembri un po' monotona e ripetitiva, si riprende con decisione e lo stile dell'autore è sempre dinamico e moderno

Autore: Irvin D. Yalom
Anno: 1992
voto: 7,5
Pagine: 445
Eventuali Bonus: /
Punti: 8
Appena ho chiuso il libro ho pensato "Finalmente l'ho finito!" ma non è stato così penoso leggerlo, forse un po' pesante all'inizio e ripetitivo, ma molto intenso e ... ecco: interessante.
Un libro che mi ha fatto riflettere, per questo l'ho apprezzato.

Autore: Annie Proulx
Anno di pubblicazione: 1993
Voto: 6,5
Numero pagine: 470
Punti: 9
Eventuali bonus:
La copertina della nuova edizione di Avviso ai naviganti mi piace da impazzire e si accorda molto bene con la storia al suo interno, perché anch'essa è soffusa di una luce calma e conciliatrice. Non avevo mai letto un libro ambientato a Terranova e le piccole storie che contornano le avventure di Quoyle mi hanno dato un ritratto vivido e per certi versi inquietanti di questo posto.
@LadyGiodesi, ci sei? Controllando il file, vedo che non ci sono letture di tappa per te. Riesci a leggere qualcosa da qui a fine anno?
Mi spiacerebbe doverti escludere all'ultima tappa. Dai, dai, basta un libriccino piccolo ^^
Mi spiacerebbe doverti escludere all'ultima tappa. Dai, dai, basta un libriccino piccolo ^^

Autore: J.P. Amette
Anno: 2003
Voto: 4
Pagine: 226
punti: 22
Bonus: Premio Goncourt 2003
C'è poco da commentare: come ha fatto un libro del genere a vincere un premio così prestigioso? A parte la figura di Maria che, per come è descritta, mi ha trasmesso quel senso di sconfitta che probabilmente pervadeva la popolazione tedesca alla fine della seconda guerra mondiale, il resto è aria fritta. Un libro inconsistente.

In attesa dell'anno nuovo, stasera inizio un altro premio Goncourt.


Autore: Sebastien Japrisot
Anno di pubblicazione: 1950
Voto: 5,5
Numero pagine: 220
Punti:22 (Prix de l'Unanimité (1966))
Eventuali bonus:
Nonostante la premessa più che scabrosa (la storia d'amore di un quattordicenne e di una suora di ventisei anni durante la fine della seconda guerra mondiale) in realtà la storia viene tratta con garbo e gusto, dando spazio a dubbi e a slanci passionali. Purtroppo non mi ha preso per nulla e lo dimenticherò facilmente

Autore: Patrick Modiano
Anno di pubblicazione: 2007
Voto: 7,5
Numero pagine: 117
Punti: 11
Eventuali bonus: premio Nobel
Un libro dall'ambientazione bohémienne in cui manca però quella spensieratezza che la rappresenta.
Non c'è speranza, non c'è futuro, i personaggi vivono un disadattamento sociale che li porta a non avere radici né legami, le persone che incontrano sono parte dell'ambiente in cui si muovono, sono parte dello sfondo come pezzi d'arredamento anonimi di cui si potrebbe notare l'assenza solo perchè il posto che occupavano ora è vuoto.
Il tutto gira intorno a Louki, una ragazza che ha colpito i diversi narratori per il suo essere inafferrabile, lei stessa narratrice ci fa partecipi del disagio in cui è vissuta.
Un libro che lascia tanta amarezza ma che racconta il mal de vivre in modo perfetto.

Autore: Laurent Gaudé
Anno: 2004
voto: 8
Pagine: 245
bonus: premio Goncourt 2004
Punti: 24
Un bel romanzo incentrato sulle vicende di una famiglia pugliese. Ben scritto e commovente quanto basta. Ho adorato il rapporto tra i vari fratelli Scorta, pronti ad aiutarsi sempre nonostante le difficoltà.


autore: J. Echenoz
Anno: 1999
Voto: 6.5
Pagine: 166
Bonus: Premio Goncourt 1999
punti: 16
Di questo romanzo ho apprezzato più la scrittura che il contenuto. La storia è un po' surreale però è scritta bene, con uno stile incisivo e interessante. Il finale mi ha convinto poco e ho preferito decisamente la prima parte.


Autore: Yasmina Reza
Anno di pubblicazione: 2007
Voto: 4
Numero pagine: 91
Punti: 1
Eventuali bonus:
Oggettivamente non mi è piaciuto perché l'escalation di violenza verbale e gestuale mi è sembrata eccessivamente veloce. E' interessante come denuncia contro l'ipocrisia dell'educazione ma forse vedere l'opera a teatro cambierebbe la mia opinione

Titolo: Le particelle elementari
Autore: Michel Houllebecq
Anno di pubblicazione: 1998
Voto: **** - 8/10
Numero pagine: 317
Punti: 6
Eventuali bonus: no
Leggendo questo libro ho capito ciò che avevo percepito leggendo le recensioni dei libri di Houellebecq: è un autore che si ama o si odia. SI ama per la sua capacità di analisi del periodo storico, della zona geografica, dell'animo umano, e per la sua bravura nel passare da un discorso all'altro senza farlo sembrare fatto a caso. Ma si odia per certe scene forse troppo libertine, azzardate, il vocabolario volutamente sporco in certi momenti.
Per quanto riguarda la trama, l'ho trovata un po' inutile, e non so se sia una caratteristica anche degli altri suoi libri. Ma è un dettaglio che passa in secondo piano, rispetto alla sua capacità di coinvolgermi con le parole.
Ho scoperto un altro autore da approfondire :-)


Se fosse stata l'ultima manche sarebbe stato un grande colpo di scena, ma ora dovremo difenderci.

Autore: Elif Batuman
Anno di pubblicazione:2010
Voto: 2
Numero pagine:309
Punti:6
Eventuali bonus:
Non mi è piaciuto per nulla e non leggerò di certo altro di questa autrice.

Titolo: La donna dal taccuino rosso
Autore: Antoine Laurain
Anno: 2014
voto: 6
Pagine: 164
Punti: 3
Bonus:/
Romanzo molto leggero di cui si intuisce il finale dopo 10 pagine. Mi sono piaciuti molto i continui rimandi al mondo dei libri da parte del protagonista libraio: ha citato anche alcuni autori che ho letto proprio per questa sfida.
Per certi aspetti la storia è quasi assurda, ma ogni tanto un po'di romanticismo non guasta!
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Cmq, anche voi vi siete aggiudicate il jolly!!! :))))
Passo dopo per svelarvelo ^^