Buzzati Quotes

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Dino Buzzati
“It was at this period that Drogo realised how far apart men are whatever their affection for each other, that if you suffer the pain is yours and yours alone, no one else can take upon himself the least part of it; that if you suffer it does not mean that others feel pain even though their love is great: hence the loneliness of life.”
Dino Buzzati, The Tartar Steppe

Dino Buzzati
“C'è, nel motivo popolaresco della musica, semplice come uno stecco eppure carico di secoli, qualcosa che precisamente diceva addio, con potenza d'amore per quello che fu e mai ritornerà e nello stesso tempo un confuso presentimento di cose che un giorno verranno, forse, perché la musica vera è tutta qui nel rimpianto del passato e nella speranza del domani, la quale è altrettanto dolorosa. Poi c'è la disperazione dell'oggi, fatta dell'uno e dell'altra. E fuori di qui altra poesia non esiste.”
Dino Buzzati, Un amore

Dino Buzzati
“Di colpo egli capì ciò che dicevano, capì il significato del mondo visibile allorché esso ci fa restare stupefatti e diciamo "che bello" e qualcosa di grande entra nell'animo nostro. Tutta la vita era vissuto senza sospettarne la causa. Tante volte era rimasto in ammirazione dinanzi a un paesaggio, a un monumento, a una piazza, a uno scorcio di strada, a un giardino, a un interno di chiesa, a una rupe, a un viottolo, a un deserto. Solo adesso, finalmente, si rendeva conto del segreto.
Un segreto molto semplice: l'amore. Tutto ciò che ci affascina nel mondo inanimato, i boschi, le pianure, i fiumi, le montagne, i mari, le valli, le steppe, di più, di più, le città, i palazzi, le pietre, di più, il cielo, i tramonti, le tempeste, di più, la neve, di più, la notte, le stelle, il vento, tutte queste cose, di per sé vuote e indifferenti, si caricano di significato umano perché, senza che noi lo sospettiamo, contengono un presentimento d'amore.”
Dino Buzzati, Un amore

Dino Buzzati
“Vieron al anciano atravesar los raíles del tranvía; con pasos torpes, como si tropezara, encaminarse al parterre del centro de la plaza. Atravesó la primera hilera de coches detenidos y se adentró en la zona despejada. Súbitamente cayó de bruces, como si le hubieran dado un empujón. Pero, aparte de él, en la plaza no se veía un alma. Se oyó el impacto. Quedó tendido en el asfalto con los brazos extendidos y la cara contra el suelo. De lejos parecía una gigantesca cucaracha aplastada.”
Dino Buzzati, Paura alla Scala