“Allora la solitudine è la potenza di una virgola, quando arriva dopo che tutto è diventato discorso, e quel discorso ha lettere straniere, è fatto di voci che si accavallano con rabbia, ogni voce cerca di sovrastare le altre, questo era quello che giorno dopo giorno sentivo e restavo a letto per settimane, nessuna frase finiva, nessun detersivo lavava più bianco, nessun amore incominciava con il piede giusto, non c’erano punti né tanto meno punti a capo ma solo virgole, discorsi interrotti sull’iniziare di qualcosa che non era racconto.”
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Aldo Nove,
La vita oscena