From the Bookshelf of Reading Challenges…

Norwegian wood. Tokyo blues

Haruki Murakami

Start date: December 1, 2018

Finish date: January 31, 2019

Discussion: Gruppo di Lettura

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Group Discussions About This Book

Showing 2 of 19 topics — 312 comments total

Gruppo di Lettura

* Si comincia....
By Patty · 13 posts · 128 views

last updated Feb 27, 2018 02:32AM

8° GDL - Aprile - Maggio 2019 - Il Velo Dipinto
By Feseven · 11 posts · 45 views

last updated Jun 28, 2019 05:00AM

What Members Thought

May 19, 2011 Kelly rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: lit, inspiration, depressing, cried-like-a-baby, favorites, kindle, love, fiction, moving, transcendent

Close your eyes. Feel the breeze sweep the hair off your neck. Breathe in. Breathe out. Hear the birds welcoming the day. Smell the dew-soaked grass. Breathe in. Breathe out. Open your eyes and soak in all the beauty and heartache today has to offer...This is Murakami's greatest ability; he pulls you into his own world and, at the same time, awakens you to your own. It is also his cruelest trick.

And while I love Murakami and could talk about his books all day, it really is difficult to try and b ...more

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Jan 29, 2011 Rainb0warri0r rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: preferiti, giapponesi

"Io stavo ancora lì a guardare i fiori di ciliegio: nel buio di quella sera di primavera mi facevano pensare alla carne viva che appare dalle ferite aperte su una pelle ulcerata. Della carne umana avevano anche l'odore, un odore dolciastro e penetrante che impregnava tutto il giardino. Pensai a Naoko, alla bellezza della sua carne quella volta che era distesa nel buio, e immaginai che dalla sua pelle spuntassero, lacerandola, innumerevoli germogli di piante e che quei piccoli germogli verdi si m "Io stavo ancora lì a guardare i fiori di ciliegio: nel buio di quella sera di primavera mi facevano pensare alla carne viva che appare dalle ferite aperte su una pelle ulcerata. Della carne umana avevano anche l'odore, un odore dolciastro e penetrante che impregnava tutto il giardino. Pensai a Naoko, alla bellezza della sua carne quella volta che era distesa nel buio, e immaginai che dalla sua pelle spuntassero, lacerandola, innumerevoli germogli di piante e che quei piccoli germogli verdi si mettessero a tremare al soffio di un vento venuto da chissà dove. Perché un corpo bello come il suo doveva essere attaccato dalla malattia? Perché Naoko non poteva essere lasciata in pace?"

E perché non ho letto prima questo romanzo?

E' facile dire che è un capolavoro, ma difficile dire qualcosa che ancora non sia stato detto. Come se ce ne fosse bisogno.
Norwegian Wood non è una storia, è una sequenza di immagini e di parole e di sensazioni. Il bello del romanzo sta proprio in questo: ti colpisce con bellezza intrinseca delle sue parole, delle immagini evocate, delle sensazioni che attraverso il protagonista narrante giungono fino a noi. Eppure Murakami in questo libro ha uno stile pulito, semplice, che non si perde in virtuosismi né in artifici narrativi. E nonostante ciò riesce a raggiungere davvero il cuore di chi legge.
E' un inno alla vita che passa necessariamente per la morte. Si è continuamente sul limitare tra la vita e la morte: proprio come è il rapporto tra Toru e Naoko. Ma anche qui, niente di artefatto: non ci sono i grandi contrasti tematici, tra la vita e la morte, la gioia e la tristezza, no, davvero, non è uno di quei romanzi artefatti e ben costruiti sui contrasti. E' questa, forse, la vera forza del romanzo: la sua totale spontaneità. Ed è con spontaneità che il protagonista lascia fluire i suoi pensieri, le sue emozioni, è con spontaneità che lascia scorrere il flusso della musica di fine Anni Sessanta.
Bellissimo il messaggio finale: eravamo vivi, e l'unica cosa cui dovevamo pensare era continuare a vivere.
Norwegian Wood è un inno alla vita, alla vita che rimane, alla vita di chi sopravvive insieme ai suoi ricordi. E non per niente Murakami lo dedica agli amici che sono morti e a quelli che restano. ...more

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Apr 05, 2011 Noce rated it really liked it · review of another edition

Va beh, a ridurlo all'osso, si potrebbe dire che è un libro che parla di suicidio.
A volerlo definire in toto invece, è un bel libro, solo che non posso credere che personaggi del genere possano seriamente esistere nella realtà orientale. Se esistono, allora diventa un libro fantascientifico. È che purtroppo/o per fortuna? risulta abbastanza aderente al modo di pensare degli occhi a mandorla.
Tutta questa filosofia che applicano alle piccole cose, e la loro capacità di rivoltarle e trasformarle ...more

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Mar 11, 2011 Ardesia rated it it was ok · review of another edition

Shelves: aspe

Avevo gli anni che avevo ed ero seduta a bordo del mio tatami volante che aveva già cominciato la discesa e dopo poco sarebbe atterrato al tatamiporto di chissà dove.
Improvvisamente iniziò a diffondersi a basso volume una musica di sottofondo. Era In un mare di noia dei Negrita e come sempre mi bastò riconoscere la melodia per sentirmi turbata e tornare con la mente sul fondo di quel pozzo umido e buio. L'acqua nera mi arrivava alle ginocchia e mi sentivo scossa dai brividi.
Appena la canzone t ...more

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Mar 21, 2011 Alessandro rated it it was amazing · review of another edition

Bello e doloroso. (e non c'è altro da aggiungere) ...more

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May 03, 2012 Saretta rated it really liked it · review of another edition

Shelves: asia, biblioteca

E' un romanzo molto intenso, fatto di emozioni vive e reali.
Il protagonista, Watanabe, è diviso tra due realtà opposte, la chiassosa Tokyo e il pacato centro in cui vivono Reiko e Naoko, come il suo amore è diviso tra due ragazze diverse: Midori, la compagna di corso, vitale e concreta e Naoko, più vicina al mondo dei morti che a quello dei vivi.
L'amore di Watanabe per Naoko è struggente, alimentato solo da lettere, spesso senza risposta, da pochi incontri e dalla speranza nel miglioramento dell ...more

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Jan 09, 2011 charta rated it liked it · review of another edition

Shelves: narrativa, estremo-oriente

Ogni promessa è debito...
..altrimenti "sei un pinocchio".
Murakami è un'icona. Murakami è l'autore dei giovani. Murakami contamina.
Il Giappone che apre all'Occidente anche in letteratura fa scalpore, sebbene siano pochi a conoscere davvero bene la cultura di questo paese.
Io l'ho trovato labirintico, in maniera deliziosa e raffinata, all'inizio. Mi piace perdermi tra ignoto e sconosciuto e "Tokyo Blues" è perfetto in questo.
Murakami rifiuta la bellezza formale della tradizione nipponica perchè la ...more

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