From the Bookshelf of Reading Challenges…

The Great Gatsby

F. Scott Fitzgerald

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Showing 2 of 7 topics — 1,086 comments total

Benvenuti a Reading Challenges

* Presentazioni
By Patty · 604 posts · 760 views

last updated Jan 08, 2023 07:47AM

Buon Natale e Felice Anno Nuovo
By Patty · 28 posts · 122 views

last updated Dec 23, 2019 03:46PM

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What Members Thought

Mar 15, 2013 lanalang rated it it was amazing

Shelves: favorites

Mi sono innamorata di Gatsby! :)

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Mar 31, 2013 Roberta rated it liked it · review of another edition

Shelves: 1001, america-settentrionale

I read it in Italian ages ago and I decided to read it again in English now that the new movie is coming up.
Unfortunately the face of Leo di Caprio playing an eccentric and wealthy american kept popping into my mind while reading, and that reminded me of his role as Howard Hughes, and that reminded me of Mr Burns' tribute to Howard Hughes in the Simpsons. WTF, brain?

Having said that, I like the style of the writing more than the plot. The love story didn't really engaged me but I was drove into ...more

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Dec 13, 2012 Tintaglia rated it liked it · review of another edition

Shelves: classics, audiobooks

Non ci posso far nulla: se la lettura non mi piace, mi toglie il gusto del testo.

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May 23, 2012 Alessandra rated it really liked it · review of another edition

Incominciò a farmi domande con quella voce che l'orecchio segue in tutte le modulazioni come se ogni parola fosse un raggruppamento di note che non verrà mai più ripetuto. Il viso di lei era triste e bello, pieno di cose splendenti: occhi splendenti e una splendente bocca piena d'ardore; la voce aveva una vitalità che gli uomini che l'avevano amata trovavano difficile da dimenticare.'

Inizio questo mio piccolo commento a questo grande, grandissimo libro con la citazione soprastante per sottolinea Incominciò a farmi domande con quella voce che l'orecchio segue in tutte le modulazioni come se ogni parola fosse un raggruppamento di note che non verrà mai più ripetuto. Il viso di lei era triste e bello, pieno di cose splendenti: occhi splendenti e una splendente bocca piena d'ardore; la voce aveva una vitalità che gli uomini che l'avevano amata trovavano difficile da dimenticare.'

Inizio questo mio piccolo commento a questo grande, grandissimo libro con la citazione soprastante per sottolineare immediatamente e fortemente, senza rimorsi, la grandezza e la scossa che ogni volta, inevitabilmente, ho preso leggendo le Sue parole. Sue maiuscolo sì, perché Francis Scott Fitzgerald non dev'essere stato umano, o almeno non lo è stato per quanto riguarda la scrittura e tutto ciò che ruota attorno ad essa. C'è qualcosa, una specie di scintilla che scocca ogni volta che si ha a che fare con un certo tipo di scrittori, quelli che rimani ammaliato di fronte a tanta bellezza, a cotanta bravura, agilità nello scrivere che solamente pochi eletti sono in grado di raggiungere.
Non c'è che dire, ho passato gran parte del tempo durante la lettura di questo libro con la bocca spalancata, sorpresa, affascinata, rapita, il solo ed unico rimorso che ha mangiato parte del mio fegato è stato quello di averlo scoperto solo adesso; quant'è brutta, cristo, l'ignoranza!

Fitzgerald, in questo suo immane scritto, anche un poco autobiograficamente, volendo, racconta la vita negli Stati Uniti durante il primo dopoguerra: vi ritroviamo il tema dell' 'American Dream', il sogno di arrivare in quella sorta di 'terra promessa' santificata da Dio, dove la ricchezza, il benessere e il lusso vanno di pari passo con la povertà in tantissime altre e sfortunate parti del mondo; il luogo dove si pensa che i sogni possano essere realizzati al meglio, nella loro totalità, dove il divertimento, l'alcol e il lusso sono, inevitabilmente, all'ordine del giorno. Ed è proprio la voglia di realizzare questo sogno che porterà il narratore dell'intera vicenda a trasferirsi dal middle West americano al più ricco e tanto acclamato East e sarà proprio il nostro raffinato e sensibile Nick Carraway che ci svelerà i segreti più nascosti nella vita dell'affascinantissimo protagonista Jay Gatsby.
Ancora autobiograficamente, viene sviluppato dallo stesso 'extraterrestre della scrittura' e portato avanti per l'intera durata del racconto un altro tema, aggiunto e andante di pari passo al precedente, ovvero quello più romantico dell'Amore.
Jay Gatsby è un uomo che è riuscito, in un modo o nell'altro, legalmente o meno, ad ottenere tutto ciò che ogni giovane, a quei tempi, avrebbe desiderato: una casa fastosa e mastodontica, dai particolari più pregiati, racchiude tutta la sua vita fatta di divertimento, feste di lusso, alcol e tante altre 'immoralità sociali' automaticamente ammesse; lo circonda una compagnia di uomini e donne che, ricchi e ingenui, si recano alle sue feste solo ed esclusivamente per non perdere il loro diritto di far parte di quella ristretta cerchia di nobili da baraccone ragguardevole.
Ma a Gatsby, nonostante tutti i suoi averi, manca ancora qualcosa: l'amore. L'amore che, nel fiore dei suoi anni, gli è stato dato e poi dolorosamente negato dalla bellissima Daisy per la sua precedente condizione economica. Un amore che diventerà un sogno impossibile da realizzare, una meta improbabile da raggiungere, una 'luce verde' che farà brillare gli occhi dello stesso protagonista, che gli darà una vita fatta di speranza, un amore che, dopo aver dato la consapevolezza del suo non raggiungimento, lo porterà inesorabilmente al suo più completo fallimento.

'Ma i sogni più sono belli meno hanno la probabilità di avverarsi', così dice Fernanda Pivano, parlando forse un po' troppo generalmente, riguardo a questo libro, ed è forse questa la consapevolezza che il genere umano è sempre meno incline ad accettare.

Voto: 9/10 ...more

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Jan 23, 2024 Nicoletta rated it really liked it · review of another edition

Shelves: classici, i-100

Si corre dietro alla ricchezza per tutta la vita, per esser meritevoli di rispetto, onore e amore. Gatsby era circondato da tutto quello che una persona potrebbe sognare. Le sue feste erano un tripudio di sfarzo e opulenza e mai nessuno era rifiutato o messo alla porta. La sua era una maschera però, quella di un ragazzo che aveva rincorso la sua bella per anni e alla quale non aveva mai rinunciato, seppur sposata. Aveva tutto, ma non aveva nulla. Mi si è stretto il cuore al suo funerale.

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