Arybo ✨’s
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(group member since Dec 25, 2018)
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from the Reading Challenges group.
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Buon Anno!Ecco i miei 10 titoli random:
1. Cujo
2. Nemesis
3. Namesake
4. Miss Marple: Giochi di prestigio
5. The Golem and the Djinni
6. Pian della Tortilla
7. The Split
8. Il signore dei draghi
9. La fabbrica delle bambole
10. Ninth House
Quest'anno voglio ri-innamorarmi del fantasy. Punto a leggere almeno 30 titoli, ma spero di immergermi in moltissimi mondi magici.1. Six of Crows
2. Crooked Kingdom
3. Peter Pan
4. Buffy l'ammazzavampiri, Vol. 1: La scuola è un inferno
5. Fireheart Tiger
6. A Dead Djinn in Cairo
7. Echi in tempesta
8. Truthwitch
9. Windwitch
10. Sightwitch
11. Legendborn
12. Pet
13. Even the Darkest Stars
14. The Christmasaurus and the Naughty List
15. Assassin's Apprentice
16. Royal Assassin
17. Assassin's Quest
18. Ship of Magic
19. The Mad Ship
20. Ship of Destiny
21. Golden Fool
22. Fool's Fate
23. Fool's Errand
24. The Dragon Keeper
25. Dragon Haven
26. City of Dragons
27. City of Dragons
28. Fool's Assassin
29. The Wilful Princess and the Piebald Prince
30. Fool's Quest
31. Assassin's Fate
32. The Fifth Season
33. The Obelisk Gate
34. The Stone Sky
35. The Poppy War
36. Le tombe di Atuan
37. Il signore dei draghi
38. Spin the Dawn
39. Unravel the Dusk
40. Monstress, Vol. 1: Awakening
41. Monstress, Vol. 2: The Blood
42. Monstress, Vol. 3: Haven
43. The Sad Ghost Club
44. St. Valentine, St. Abigail, St. Brigid
45. Jackaby
46. Beastly Bones
47. Ghostly Echoes
48. The Dire King
49. Città di spettri
50. Scythe
51. Thunderhead
52. The Deep
53. La Scala Urlante
54. An Ember in the Ashes
55. We
Alfabeto italiano - TitoliA - Assassin's Apprentice
B - Breve ma veridica storia della pittura italiana
C - La città di vapore
D - Daisy Jones & The Six
E - Echi in tempesta
F - La ferrovia sotterranea
G - I Gatti del Louvre, Vol. 1
H - Heartstopper: Volume One
I - Infanzia - Adolescenza - Giovinezza
L - Ludus in fabula
M - The Mad Ship
N - Nella mia fine è il mio principio
O - The Obelisk Gate
P - Prima che il gallo canti
Q - Quattro indagini a Màkari
R - Royal Assassin
S - Ship of Magic
T - Le tombe di Atuan
U - L'uomo dei cerchi azzurri
V - Vincent and Theo: The Van Gogh Brothers
Z - La zia Julia e lo scribacchino
Partecipo!Alfabeto italiano - Autori
A - Angela - Cleopatra: The Queen Who Challenged Rome and Conquered Eternity
B - Bardugo - Six of Crows
C - Christie - Miss Marple: Giochi di prestigio
D - Dennard - Truthwitch
E - Evaristo - Girl, Woman, Other
F - Fawcett - Even the Darkest Stars
G - Galbraith - Il baco da seta
H - Hobb - Assassin's Quest
I - Ikeda - Le Rose di Versailles, Vol. 1
L - Lim - Spin the Dawn
M - McCullough - Tim
N - Ng - Quello che non ti ho mai detto
O - Oyeyemi - Boy, Snow, Bird
P - Pavese - La luna e i falò
Q - Quasimodo - Tutte le poesie
R - Reichs - Il prezzo del passato
S - Shakespeare - Julius Caesar
T - Tuti - Luce della notte
U - Unger - All My Darkest Impulses
V - Vargas Llosa - Elogio della matrigna
Z - Zamyatin - We
Ammetto la mia sconfitta! Non sono riuscita a finire Il Barone rampante, non perché non mi piacesse. Lo trovo un libro estivo: l’ho letto la prima volta in estate e tutte le scene mi ricordavano la stagione calda. Ho preferito, quindi, altri libri più “invernali”, soprattutto perché la mia soglia di attenzione è stata bassa per la maggior parte del mese ed ho potuto leggere solo libri veramente immersivi. Ritornerò da Cosimo quando sarà il momento. ✌🏻
Colgo l’occasione per ringraziare Anna per questo anno pieno di giochi e sfide e per augurare a tutto buon anno! 🎆
FIUMEC'era una volta un fiume, 516 pagine
3.5
Mi è piaciuto, ma non ho avuto la concentrazione e la voglia necessaria a gustarlo appieno. L’atmosfera è fantastica e mi sono piaciuti molto alcuni personaggi, però la storia non mi ha appassionato al punto da leggere ininterrottamente.
HAZELJosh and Hazel's Guide to Not Dating, 320 pagine
Il commento sarà breve perché non ci sono molte cose da dire. Già si sa come andrà a finire, essendo un romance. In questo caso è importante come ci si arriva, al finale. Un romanzo carino, frizzante, ma non mind-blowing. Mi sono piaciuti I personaggi, soprattutto Hazel (adorabile, casinista, iperattiva) ed anche la trama mi ha convinto. Il rapporto tra i due personaggi è bello, e spesso mi trovavo a sorridere o ridere nel leggere le interazioni tra i due.
Concludo la sfida comunicando gli ultimi libri letti in questi mesi:Per la task 8 ho scelto Dio di illusioni. Della stessa autrice avevo già letto Il cardellino, di cui avevo adorato le prime centinaia di pagine, con le loro numerose descrizioni di arte, cultura e emozioni. Il libro, però, aveva preso una piega che io detesto, quindi è risultato deludente (sempre tre stelle, però, per la bellezza della scrittura). In questo caso speravo di trovare la stessa magnifica scrittura, ma diciamo che la trama così allargata dai numerosi dettagli mi ha fatto sudare, e non poco. Alla fine, per concludere la lettura, ho fatto una full immersion di 24 ore nella seconda metà del libro, in modo tale da toglierlo dai currently reading (mi stava stressando). Posso capire la fascinazione che la maggior parte della gente ha per questo libro, capisco che è scritto bene, ma avrei preferito qualcosa ancora più nelle mie corde. Sono rimasta un po' delusa. C'erano tutti gli elementi perchè diventasse uno dei miei libri preferiti. Alas, tre stelle e sto.
Per la task 14 (ultimo libro aggiunto alla TBR) ho letto L'architettrice, un romanzo che aspettavo di leggere da quando l'autrice ne aveva annunciato l'uscita, ho aspettato il momento giusto, che è arrivato. Peccato che non mi sia goduta appieno l'esperienza: anche in questo caso un romanzo ricco, forse troppo, di particolari storici e artistici. Troppe situazioni affrontate fino a più piccolo capello, troppo troppo. Come sempre scrittura magnifica, profonda, avvolgente, chiara e precisa come raramente si vede. Ho perso interesse durante la lettura, il mio mood quest'anno è incasinato forte. Consiglio la lettura a chi abbia almeno la minima conoscenza di Roma Seicentesca, in particolare per quanto riguarda arte e architettura, ma soprattutto relazioni politiche della città, del Papato e, in generale, dell'Europa.
Per la task 26 (un vincitore dei GCA) ho scelto L'istituto. Ho sentito la voce kinghiana soprattutto nei primi capitoli, poi ho perso un po' il focus sullo stile narrativo per concentrarmi sulle vicende e sui personaggi. Mi sono appassionata e ho letto velocissimamente questo mattoncino, che presenta al suo interno idee che King ha già affrontato nel passato nei suoi romanzi, vedi telecinesi.
Per la task 38 (un libro ambientato in un altro continente) ho letto Il mistero della casa sul lago: un giallo facile da leggere, corto e veloce, che però non mi ha soddisfatto appieno, anche perchè fa parte di una serie. il punto di partenza è inusuale, ma la voce narrante non mi ha convinto. Anche l'andamento della prima parte del romanzo mi è sembrato strano, troppo blando. La seconda parte, invece, ha un ritmo più serrato. Si sente il finale mozzato.
ARINGHEAringhe rosse senza mostarda, 456 pagine
Carino, questo romanzo con protagonista una chimica undicenne ficcanaso e spesso pretenziosa. Ho apprezzato la voce narrante per il suo essere quasi dissacrante, mi sono fatta coinvolgere soprattutto nella prima parte del libro, mentre nella seconda ho perso un po’ le fila del discorso, non perché non capissi quello che stava succedendo; piuttosto ero rimasta un po’ delusa dalla labilità della seconda parte del giallo. Una conclusione, poi, troppo piana e diluita. Un 3.5 finale.
FUROREFurore, 633 pagine
Disonore su di me e sulla mia mucca.
Non so come affrontare questa recensione. Vado diretta al punto e poi, casomai, mi allargo.
Il libro è troppo lungo. I personaggi non ispirano. La storia è troppo diluita in discorsi senza capo né coda che portano avanti discussioni vuote, come possono essere le discussioni della vita reale, che in un romanzo allungano il brodo e basta. Scrivere della vita reale inserendo scene di vita quotidiana va bene, ma tagliare ogni tanto non fa male.
L’alternanza tra capitoli “corali” e capitoli “familiari” è un aspetto ambivalente: se, da una parte, i capitoli del narratore onnisciente che descrive la situazione generale dei coltivatori durante la Grande Depressione serve da cornice e da commentario alla vicenda della famiglia Joad, dall’altra parte sono proprio i capitoli incentrati sulla famiglia Joad che perdono la forza narrativa della voce dell’autore, il taglio filosofico (il taglio del pensiero), per lasciare spazio a discorsi su discorsi su discorsi che non portano a niente. La trama va avanti da sola, infarcita di parole dette da personaggi che, personalmente, non mi hanno mai attirato. Il protagonista, Tom, mi è stato indigesto fin da subito: il suo modo di parlare, i discorsi che ruotano intorno al nulla, la sua distanza da tutto e da tutti (non so, l’ho sentito staccato, come se ci fosse un vetro fra lui e me, non trasmetteva altro che sensazioni negative).
Ai grandi capitoli familiari ho preferito i capitoli corali, molto più profondi e che vanno dritti al punto, senza far perdere interesse, perché dicono nudo e crudo quello che sta avvenendo, e lo dicono senza perdere la bellezza narrativa che mi aveva ammaliato in Steinbeck nella Valle dell’Eden e in Uomini e Topi.
Il libro può piacere, ed è piaciuto a moltissima gente: io l’ho trovato indigesto, ho apprezzato l’idea di partenza ma non l’esecuzione, ho preferito i capitoli più corti e più diretti, quelli corali, che saranno, a stima, il 15% dell’intero libro. Il resto, per me, è stata una estenuante marcia dietro a personaggi che non mi dicono niente, dietro una storia che non mi ha mosso sentimenti che non fossero noia estrema o fastidio. Il tutto, per arrivare ad un finale melodrammatico che boh, poteva anche non esserci perché ormai non vedevo l’ora di finire il libro. Naturalmente, il libro l’ho letto per piacere, senza ingaggiare con lui una lotta da “studente di letterature straniere”, non ho fatto molte ricerche dietro alla concezione del testo, dietro alla vita dell’autore. L’ho letto per leggerlo e per sapere di cosa parlano tutti quando citano il mattone. Ho scoperto più cose nel corso della lettura, i modelli che Steinbeck aveva preso in considerazione, come nel caso nei capitoli corali, e questo mi ha fatto apprezzare di più la creazione dell’opera, senza intaccare, però, il giudizio sul suo contenuto. Avevo costantemente nella testa una vocina che diceva “taglia, taglia, taglia”.
Sicuramente leggerò altro di Steinbeck: già I pascoli del cielo sembra più nelle mie corde.
IACOBUSIacobus di Matilde Asensi, 393 pagine
Commento: no, no, no. Noioso, prolisso, infruttuoso, personaggi brutti e leggeri come carta velina, stereotipati, scene imbarazzanti, troppi spiegoni e troppa lentezza nello scorrere della trama. Bocciato. Unica cosa positiva: una buona ricerca, da parte dell’autrice, sulla storia del camino di Santiago.
OSCURALa metà oscura, 480 pagine
Insomma, non mi ha fatto impazzire. Il finale, però, è magnifico. Diciamo che la storia si sa fin dall’inizio, quindi su quel versante non ci sono molte sorprese. Ci sono alcune parti, però, interessanti, che qui non posso mettere per motivi di spoiler. L’inizio e la fine sono perfetti, è lo svolgimento che mi è parso un po’ piatto e ripetitivo.
Salve! Commento i libri che ho letto in questi due mesi:Per la task 7 (autore il cui cognome inizia con una lettera del tuo nome/nickname) ho letto Eva Luna. Mi è piaciuta soprattutto la prima parte, mentre la seconda mi ha un po' delusa, il finale mi è parso troppo frettoloso.
Per la task 13 (il primo libro aggiunto in TBR) ho finalmente letto Narciso e Boccadoro. Bella la storia, meravigliosa la prosa. Devo leggere altro di Hesse!
Per la task 19 (libro più di 500 pagine) ho letto (e odiato) Queen of Shadows. Niente, abbandono la saga di Throne of Glass, perché onestamente gli unici libri accettabili erano il primo e il secondo, mentre i personaggi che mi interessano nel terzo e nel quarto hanno veramente poco spazio. Bah, troppe lungaggini.
Per la task 24 (un libro in comune con un moderatore) ho letto L'isola di Arturo (dalla libreria di Anne-Floanne): mi è piaciuto molto, la scrittura della Morante è bellissima, capace di trasportarti nell'estate infinita di Procida, cristallizzata dalle parole dell'autrice. La trama non è tanto sviluppata, proprio perché c'è una forte componente psicologica dei personaggi e soprattutto l'ambientazione magnifica.
Per la task 33 (un verbo nel titolo) ho letto Fate il vostro gioco: ormai Manzini è di casa, mi manca già Rocco Schiavone, sono in astinenza anche dalla serie Tv. Sono triste e in biblioteca, dove hanno l'unico libro che mi manca, le porte sono ancora chiuse agli utenti. :(
Per la task 34 (foto di persona in copertina) ho letto Dai tuoi occhi solamente. Lo dovrò sicuramente rileggere, perché non era il momento giusto per lui, ma sono riuscita comunque ad apprezzare la scrittura della Diotallevi e la maestria ella narrazione a due tempi, un tipo di narrazione che adoro e che vorrei trovare più spesso nei libri. In più, questo libro mi ha permesso di conoscere meglio la fotografa.
