Feseven’s
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La fine del mondo e il paese delle meraviglie
Questo è il Murakami che amo, capace di entrare nella testa e nel cuore delle persone mettendo tarli e andando a scuotere idee sommesse.
Questo libro è un viaggio alternato in due mondi che sembrano totalmente distanti: una città nel cui sottosuolo si svolgono scientifiche attività di ricerca e una città recintata tra mura da cui è impossibile uscire e dove gli abitanti vivono senza ombre e senza sentimenti.
Per emozionare non è indispensabile che i mondi siano reali e non è indispensabile che le storie si concludano in modo cristallino, è sufficiente leggere quello che accade nei mondi paralleli e speculari per riflettere sul tempo, sulle scelte, sul passato e sul futuro.
Questo libro non ha neanche esatte connotazioni storiche, non ha nomi (se non per le immancabili citazioni musicali), non è ambientato in luoghi definiti eppure riesce ad essere tangibile e reale anche quando ti porta in uno studio ricavato nelle profondità del sottosuolo della città.
Sono contenta di aver ritrovato (dopo due libri così così) il Murakami di cui mi sono innamorata e consiglio questo libro a tutti quelli che lo amano perchè è davvero un bel viaggio.

Io oggi finisco il primo di Murakami e poi leggo gli altri brevi per cui mi sono prenotata.
Ho in mente altri due libri appena esaurisco questi ve li propongo :)
Intanto ho visto che Fran leggerà Kazuo Ishiguro, io volevo leggere "Quel che resta del giorno" o "Non lasciarmi", se qualcuno di voi li ha letti e riesce a suggerirmi come inserirli in qualche task ben venga :)
Elenco libri in lettura aggiornato a ieri:
https://www.dropbox.com/s/qzb4l4oo2t8...

per la 3.18a leggerei Sangue e neve, tra l'altro il fatto che la task sia di Giusy credo che serva per i 10 punti bonus.
E per la 5.15 (romanzo incompiuto) pensavo di leggere Il Castello di kafka
Che dite?

Sono a casa (sigh) e ho già pubblicato le mie due recensioni, quando vuoi Stefy aggiorna!
Danilo la parola SCALA è perfetta musicalmente parlando quindi vai pure!!
Ora sto cercando di capire che task è meglio che io faccia, intanto finisco Murakami!

Verderame
Verderame è una bellissima scoperta che, penso, mi porterà a leggere altri libri di questo autore perché ho adorato il suo modo di scrivere.
La storia è quella di una amicizia un po’ particolare: un ragazzino di 13 anni si interessa e appassiona alle difficoltà mnemoniche di quello da lui definito “mostro” ovvero l’inserviente addetto a dare il verderame all’uva che vive nella villa dei nonni. Felice sta perdendo la memoria e il piccolo Michelin si offre di dargli una mano inizialmente con piccoli giochi di associazioni di idee fino a giungere ad elaborate riflessioni ed elucubrazioni sul passato dell’uomo e della villa.
Bellissimi gli scambi di dialogo tra Michelin in italiano e Felice in dialetto del lago Maggiore, bellissime le descrizioni e le riflessioni psicologiche. Un’amicizia un po’ assurda sia per età che per interessi che per ceto sociale, ma così forte da diventare esclusiva e struggente.
Per me è un libro scritto benissimo, un po’ malinconico ma anche divertente e introspettivo. Mi sono davvero appassionata e mi è quasi dispiaciuto che finisse così presto.

TASK: 5.2 Autore russo:
Cuore di cane
Ho scoperto questo libro l’ho qui su GR e quando ho letto la trama mi ha incuriosito. Si legge in un pomeriggio sia perché è breve sia perché è scorrevole. E’ ambientato nella Russia dei primi del Novecento ed è interpretabile come una metafora ironica di quel periodo.
La storia è quella di un medico che decide di trasformare un cane, raccolto dalla strada, in un essere umano con un complicato intervento chirurgico. I risultati però non sono quelli sperati e il cane Pallino (che da uomo sarà Pallini) ne combinerà di tutti i colori.
Il cane-uomo impersona tutti i difetti della società ricca dell’epoca ed è, probabilmente, per questo che il libro è stato pubblicato molto dopo la sua nascita avvenuta nel 1920, ad esempio in Italia è uscito solo nel 1967 .
A me è piaciuto molto sia per la sua ironia che per le riflessioni che comunque consente di fare non sono sui regimi politici russi di inizio novecento ma anche sulla manipolazione delle vite e intenzioni altrui. Consigliato per una lettura veloce, satirica e ironica.



Ho dato una seconda chance (come richiesto dalla task) a Baricco ma a questo punto penso di essere io il problema.
Dopo aver letto Seta (che mi ha annoiato da morire) ho deciso per qualcosa che fosse abbastanza apprezzato (un rating di 4.14 non è male, no?) e ho scelto questo “Oceano Mare”. Fin dall’inizio però il libro non mi ha coinvolto e quando succede io lo capisco da due cose: mi distraggo spesso durante la lettura (dovendo poi tornare indietro a rileggere) e non riesco mentalmente a visualizzare gli eventi che si stanno svolgendo.
Devo dire la verità farei anche fatica, se qualcuno me lo chiedesse, a dire di cosa parla questo libro perché io sinceramente non l’ho capito. Mi sentivo stupida mentre leggevo ma non riuscivo a seguire la storia di questi ospiti della Locanda e ancora adesso fatico a cogliere il senso, forse è un livello di poetica troppo altro per la mia mente concreta.
Mi spiace perché vedo che sono un po’ una voce fuori dal coro ma leggendo le altre recensioni mi rendo conto che non c’è una vera e propria trama ed è forse questo che mi ha destabilizzato nella lettura. Non lo so ci sono dei momenti in cui mi è sembrato il Battiato della scrittura: parole prese dal dizionario e buttate una dopo l’altra a caso per filosofeggiare.
Chiudo qui, penso, la mia breve e tormentata relazione con Baricco: è evidente che io e lui abbiamo un problema relazionale irrisolvibile.

Faccio un giretto nel mediterraneo:Spagna, Malta e Sicilia :) Ho una marea di ferie da esaurire e ne approfitto :)

Comunque domani parto e non so quanto potrò seguirvi.
Penso questa settimana di riuscire a finire Murkami, Verderame e I milanesi ammazzano al sabato.
Intanto vediamo se mi rispondono per l'autore russo.
Non so quanto potrò leggervi perchè il wifi sulla nave è caro come il fuoco e lo userò centellinandolo :)
Comunque scrivo le mie recensioni sul tablet e appena mi collego le mando.
Buon week end a tutti i montanari! Quando torno voglio trovare un sacco di punti!!! :)

Intanto vi allego il nuovo elenco dei libri in lettura per evitare doppioni.
https://www.dropbox.com/s/qzb4l4oo2t8...
In fucsia quelli già completati dalle squadre!

Task 5.21 - Libro su personaggio storico
Follia? Vita di Vincent Van Gogh
Commento:
Amo Van Gogh fin da quando in 5° liceo la professoressa ci ha portato in aula di disegno e ci ha proiettato i suoi quadri parlandoci delle sue difficoltà e dell’ipotesi, ventilata da molti, che fosse pazzo. All’epoca ho pensato: se fossi stata sua amica avrei potuto salvarlo (manie di grandezza post adolescenziali).
La pazzia (o meglio follia, termine più facilmente associabile ad un artista) è l’ipotesi che l’autore di questo libro cerca in ogni modo di screditare e sconfermare parlando di Vincent quasi come di un amico da proteggere.
Guerri difende a spada tratta (a volte in modo quasi morboso) la sensibilità disarmante e quasi ingenua di van Gogh. Il quadro che ne esce, nell’excursus ben narrato dei 37 anni di vita, è quello di una persona che ha sempre cercato qualcosa che non ha mai trovato veramente: l’amore (le donne che frequentava erano per di più prostitute), la fama (quasi nessuno ha comprato le sue opere mentre era in vita, alcuni ci hanno anche giocato a freccette o le hanno usate come carta per il camino… si saranno mangiate anche i gomiti poi), l’affetto del fratello (che sarà comunque la sua unica ancora di salvezza psichica ed economica).
Il libro fa emergere la persona, più che l’artista, cercando di ridimensionare tutto quello che negli anni è stato romanzato come ad esempio la sua morte che non è avvenuta, come si crede, nei campi di grano che lui aveva appena dipinto ma bensì in una fossa di letame dove lui si è volontariamente sdraiato per spararsi.
Ho trovato questo libro molto interessante, scritto bene, con passione ma anche con un certo distacco. Non si può considerare una biografia completa di van Gogh ma sicuramente un punto di vista interessante sugli aspetti più tristi e malinconici dell’esistenza di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. L’inserimento di immagini di alcuni dei quadri più famosi ha aiutato a leggere immaginando i colori e le sensazioni che lui cercava di trasmettere con le pennellate gialle, blu e rosse. Ammetto che in alcuni punti quasi mi è scappata la lacrimuccia…
