Player one – Ernest Cline
Ho scritto un libro sui nerd e per i nerd ma non conoscevo (mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa) Player one, romanzo d’esordio dello sceneggiatore Ernest Cline. Ho colmato la lacuna grazie al consiglio di Alessio Banini e ora ti spiego perché anche tu, caro Lettore Nerd, dovresti leggere questo libro (se non lo hai già fatto).
Player one è ambientato nel 2045, un futuro in cui la crisi energetica e la sovrappopolazione hanno portato la società umana al collasso. Gran parte delle persone vive nell’indigenza e l’unico svago a loro disposizione è OASIS un universo virtuale immersivo (e gratuito) in cui l’utente si trasforma nel proprio avatar. Tutto molto cyberpunk.
Quando il creatore di OASIS (il programmatore James Halliday) muore, il testamento rivela che tutto il suo patrimonio è stato lasciato alla prima persona che riuscirà a completare una speciale caccia al tesoro, fatta di indovinelli e giochi di intelligenza disseminati per tutto l’universo virtuale. La notizia spinge milioni di persone a tentare la fortuna, generando una mania retrò verso l’epoca che ha influenzato maggiormente la vita del creatore di OASIS: gli anni ’80.
Tra i partecipanti alla caccia al tesoro c’è anche Wade Owen Watts, un diciottenne nerd sovrappeso, cresciuto nel mito di Halliday e appassionato di videogames, giochi di ruolo e di tutta la cultura degli anni ‘80. Per riuscire nel suo intento, Wade dovrà fronteggiare la concorrenza degli altri utenti e soprattutto dovrà combattere contro la IOI, una potente multinazionale pronta a tutto pur di vincere la sfida.
Player one (pubblicato nel 2011 in Italia dalla ISBN Edizioni) è un romanzo che celebra gli anni ’80 in tutte le maniere possibili e immaginabili: dalle citazioni alla cultura pop, ai riferimenti agli usi e costumi della società del tempo. L’ambientazione stessa, un futuro distopico in cui le persone tramite guanti e occhialini possono immergersi in un universo virtuale, è la summa del tipo di fantascienza in voga in quegli anni. Per non parlare dei protagonisti, che ammiccano ai ragazzi temerari e incoscienti di pellicole come Wargames ed Explorers.
Un perfetto libro per nerd, quindi, che pecca però dal punto di vista narrativo. Cline (già sceneggiatore di Fanboy, piccola perla del cinema nerdesco) ha tentato di rendere il suo romanzo accessibile anche ai lettori non nerd, ma le continue spiegazioni dei riferimenti o delle citazioni spezzano il ritmo della storia e diventano presto stucchevoli. Problema simile anche per l’ambientazione: presentata con continui infodump che mostrano (e dimostrano) il lavoro svolto dall’autore, ma non arricchiscono né la narrazione né lo svolgersi dei fatti, si trasforma così da punto di forza a ingombro.
Nonostante le pecche narrative, devo comunque sottolineare che Player one è un romanzo che tutti i nerd dovrebbero leggere, magari prima dell’uscita della trasposizione cinematografica che proprio quest’anno la Warner Bros ha affidato a Steven Spielberg.
HopEnjoY
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