Joe Abercrombie

Caro Fedele (mi piace essere ottimista) Lettore, come anticipato in questo post, voglio parlarti di Joe Abercrombie, autore fantasy inglese che a mio modesto (si far per dire) parere è la miglior novità di genere arrivata sugli scaffali negli ultimi dieci anni (ma forse anche di più).


il-richiamo-delle-spade-abercrombie-gargoyleLa sua bibliografia è attualmente composta da otto libri che possiamo collocare nel sottogenere low fantasy: la trilogia de La Prima Legge (Il richiamo delle spade, Non prima che siano impiccati, L’ultima ragione dei re), tre romanzi autoconclusivi ambientati nello stesso mondo e cronologicamente successivi (Il sapore della vendetta, The Heroes, Red Country) e i primi due libri della Trilogia del Mare Infranto (Il mezzo re, Mezzo mondo) che da quanto annunciato verrà conclusa entro il 2015. I primi sei volumi sono rivolti a un pubblico adulto, mentre il nuovo progetto ha un target young adult.


Per sua stessa ammissione, Abercrombie è stato molto ispirato da George R. R. Martin, e questo si nota soprattutto nei primi tre lavori caratterizzati da un gran numero di personaggi usati come pedine in un intricato scacchiere narrativo. L’autore gioca molto con gli stilemi del fantasy, per cui all’interno dei tre libri abbiamo gli intrighi politici, i racconti dal fronte e anche una piccola compagnia che parte alla ricerca di un oggetto miracoloso, ma nessuna di queste storie si conclude in maniera scontata.


Il punto di forza di Abercrombie, tuttavia, sono i personaggi e il loro sviluppo verticale all’interno della narrazione. Non ci sono buoni o cattivi, non ci sono eroi o esseri malvagi. I personaggi creati dallo scrittore inglese sono solo (anche qui si fa per dire) uomini e donne che affrontano la loro vita all’interno di schieramenti differenti, spesso opposti. Uomini e donne di cui il lettore diventa inevitabilmente amico.


Nonostante la prima trilogia sia già ottima (con forse l’eccezione de Il richiamo delle spade che dà molto spazio allo sviluppo dei personaggi ma poco a quello della storia), Abercrombie ha scalato la mia classifica di gradimento con i successivi tre romanzi.


uk-orig-the-heroesIl sapore della vendetta, The Heroes e Red Country, come detto, sono opere autoconclusive in cui il lettore ritrova alcuni personaggi dei libri precedenti. Il bello di questi romanzi è che sono ambientati in un mondo low fantasy ma narrano storie tipiche di altri generi. Niente quest in terre desolate o lotte tra bene e male. Abbiamo la storia di una vendetta in stile Kill Bill, la storia di una battaglia (non una guerra, sia chiaro, una battaglia) e una storia western in salsa fantasy.


I romanzi di Joe Abercrombie rappresentano per me l’evoluzione che da anni mi auguro il fantasy possa raggiungere. Leggendo Abercrombie non pensi mai a Tolkien, Brooks o a tutta quella schiera di autori che hanno fatto la storia del genere ma che (diciamoci la verità) hanno anche un po’ rotto le palle. Leggendo Abercrombie senti il vento del cambiamento.


Ma questo purtroppo vale solo per i primi sei libri.


Della Trilogia del Mare Infranto ho letto solo il primo volume (il secondo l’ho comprato ma è ancora sullo scaffale delle prossime letture) ed è stato una delusione. Lo stile di scrittura rimane ottimo, ma con il passaggio al target YA l’autore sembra aver perso l’originalità che lo aveva contraddistinto fino a quel momento.


Il-mezzo-reIl mezzo Re è breve (solo 298 pagine quando i precedenti erano tutti di almeno 640) ed è tutto narrato dal punto di vista del protagonista. Il suo sviluppo è buono ma non all’altezza dei precedenti, e i personaggi di contorno rimangono anonimi. Magari è solo una mia impressione, ma ho avuto la sensazione che per rivolgersi al pubblico più giovane, Abercrombie sia voluto rientrare nei canoni, autocensurarsi, e il risultato è piuttosto scialbo. Non un brutto romanzo, lo specifico, ma di sicuro incapace di mostrare al lettore tutte le potenzialità dell’autore.


Però Fedele Lettore, giuro sul Flusso Canalizzatore, che i primi sei romanzi sono uno migliore dell’altro. Non lasciarteli sfuggire. E auguriamoci che il suo esperimento YA finisca presto.


Concludo questo lungo (lunghissimo) post con una considerazione sull’editoria italiana. La Trilogia del Mare Infranto (che, per quanto ho letto, è obiettivamente peggiore dei primi lavori dell’autore) è stata pubblicata dalla Mondadori mentre i sei romanzi precedenti sono stati pubblicati da Gargoyle Books. Tralasciando il discorso sulle esigenze di mercato, la mia domanda è: come può il lettore appassionarsi al fantasy se nella grande distribuzione arrivano solo romanzetti per adolescenti?


HopEnjoY


L'articolo Joe Abercrombie sembra essere il primo su Questo non è un romanzo fantasy.

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Published on July 01, 2015 05:32
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