Se questo è un lupo
Alessia Pisiconi ha deliziato le mie giornate con il suo romanzo “Se questo è un lupo” edito da ArteMuse editrice.
Il libro narra la storia bizzarra dell’adolescente Maria alle prese con l’amore, le amiche e una famiglia ai limiti dell’umano. Una Bridget Jones tutta italiana e ancora adolescente.
Mi sono divertita tantissimo, è stata una lettura esilarante.
Alessia conquista per la sua scrittura pulita e diretta e per l’uso, senza fronzoli, di paragoni quasi fantozziani che descrivono lo stato d’animo della protagonista (*mi riferisco in questo caso alle “scarpe color diarrea di coniglio).
Durante la lettura però ho iniziato a sentire l’amaro celato dietro i sorrisi.
Tutte quelle disavventure rappresentano, infatti, lo spaccato di una società giovane che troppo presto rompe ogni clichè. Non c’è alcuna volontà di moralizzazione ma, credo, solo il desiderio di poter educare, attraverso la negatività che traspare, genitori e figli ad un più sano approccio alla vita.
Il libro è stato molto criticato per la presenza di un linguaggio, riconosciuto, “volgare”, io lo definirei “volgare” nella sua primissima accezione, ovvero “del volgo”. I giovani di oggi tendono a creare slang e a intercalare le loro frasi con “accenti” e parolacce e si capisce subito che la volgarità è l’ultima delle chiavi di lettura che intende sfruttare l’autrice.
Chi di noi non si è sentito compreso dai propri genitori in adolescenza?!!
Maria, alle prese con una madre materialista e poco amorevole, deve fare i conti con un padre che non c’è e con una vita stretta e lunga. Non riesce a vivere pienamente la sua adolescenza e affronta, da sola, tutti i micro eventi negativi che la vita le pone davanti.
Presto arriva il primo fidanzato, fighetto e più adulto e ancora troppo presto arriva la cerchia di amici insulsi e senza spina dorsale fermi solo al vestiario o al posto cool in cui vedersi. Senza una guida, senza un amore vero, senza il sostegno di una famiglia, Maria quasi si perde in questo giro di giostra che non sente neppure suo, quasi fosse di accompagnamento per la vita di qualcun altro. Prova lo sballo del fumo, la passività a scuola, le cattive amicizie e anche quelle che le riserveranno i più grandi voltafaccia. Ma fa tutto parte del “prezzo” da pagare per diventare adulti.
Il problema è comune a molti giovani: Non essere compresi, non avere dialogo a casa, non ritenere i propri genitori in grado di comprendere sono veri e propri disagi della nostra società e oggi più che ieri la socializzazione diventa un piano difficile da affrontare. Per questo l’invito di Alessia è quello di osare, di non perdersi, di riprendere in mano i giochi e costruire un ponte che faccia da centro di comunicazione tra genitori e figli.
“Se questo è un lupo” dunque è una grande metafora, una rivisitazione in chiave moderna di una fiaba, che vuole affinare il senso perduto dell’amore, in tutte le sue sfaccettature, ed è proprio dall’amore filiale che si deve ricominciare.
Ah… dimenticavo: provate voi a scegliere chi o cosa è il lupo…
Buonissima Lettura
Sarah Iles