Scimmie e dinosauri, “body & mind” a Pitecusa Felix

Non è soltanto una questione di lessico, c’entra anche il “gender”. Prendete queste due parole: “scimmia” e “dinosauro”. Il lessico mi dice che c’è la scimmia, ma non “lo scimmio”, forse soltanto uno “scimmione”, e non so perchè. Allo stesso modo c’è il dinosauro, ma non mi risulta che abbiano trovato finora una “dinosaura”. Non pensate che sia solo una questione di lana caprina, le capre non c’entrano. Il capro, neanche. La sostanza di questo post c’è. Spero di farvi capire quello che voglio dire, se avete la forza di continuare a leggermi.
Non so quali e quante “tag/etichette” darò a questo post. Sicuramente metterò in evidenza il conflitto, anzi meglio dire l’incontro, tra le due parole che designano quelle due realtà, sia animali che umane, le quali danno origine a tutto il mio ragionamento: il dinosauro e la scimmia.
Ma oltre alla preistoria, alla etimologia ed alla linguistica, qui entrano in scena anche etichette come gender, età, invecchiamento, tempo, preistoria, terme, bellezza, vulcanologia, fanghi ed altre ancora. Insomma: mente e corpo, “body & mind”, come dicono gli anglofili.
Cominciamo dalle scimmie. Si dice che questa isola, l’antica Pitecusa, la moderna Ischia, tanto bella quanto vulcanica, sia stata abitata proprio da questi animali in tempi mitici e preistorici. Al momento sono proprio da queste parti per le tradizionali cure termali. Ogni anno, tra maggio e giugno, mia moglie ed io ci sottoponiamo a questo rito, nella speranza che ci aiutino ad affrontare quei problemi che sono tipici di quell’altra realtà animale alla quale ho accennato.
Quella dei dinosauri, sospetti abitatori preistorici ai quali si dava il nome di “pithekussai”, voce ed etimologia discusse. Il nome compare nelle fonti storiche in diverse varianti morfologiche. Sembra potesse riferirsi sia a tutto l’arcipelago (di qui la forma plurale) che all’isola principale.
Esistevano già nell’antichità due diverse interpretazioni etimologiche: l’autore alessandrino Xenagora (intorno al 90 a.C.) faceva derivare Pithekoussai da “pithekos”, in greco “scimmia”. Un’altra interpretazione etimologica è quella proposta da Plinio (Nat. Hist. 111, 6.82), il quale ritiene che il nome non sia in relazione con le scimmie ma derivi invece dai “dolii” (a figlinis doliorum), in greco “pithoi” — termine che può collegarsi alle fabbriche di anfore o genericamente ai vasi di terracotta.
Sia come sia, non voglio tediarvi ulteriormente con la preistoria. Mi basta ricordare che chi scrive ama definirsi un dinosauro e tale mi sento ogni qualvolta mi ritrovo qui ad Ischia. Tra tanti dinosauri, maschi e femmine, che come tante scimmie, anch’esse maschi e femmine, cerchiamo di trovare un rimedio al passare del tempo ed all’arrivo di tanti malanni in queste acque benefiche e salutari trattamenti.
Il dinosauro fu un animale appartenente al superordine tassonomico dei ‘dinosauria’, classe dei rettili diapsidi, termine coniato nel 1842 dal paleontologo inglese Richard Owen, a partire dal greco “deinòs” ‘terribile’ e “sàuros” ‘lucertola’. Questo nome è popolarmente legato a un mondo lontanissimo nel passato, tant’è che è diventato l’antonomasia non solo brutto ed estremamente vecchio, perfino retrivo.
Lo sappiamo tutti, ci si scusa della poca dimestichezza con le nuove tecnologie perché si è dei dinosauri, il vertice dell’accademia è un consesso di dinosauri, e per quanto il celebre scrittore sia un dinosauro non fallisce nell’appassionare i lettori più giovani. Insomma, la bellezza di una scimmia o scimmione non ha nulla da invidiare a quella di un dinosauro o dinosaura.
Eppure, in questa magica isola, continuano ad arrivare migliaia e migliaia di scimmie-dinosauri da ogni parte del mondo, nella speranza di ritrovare la bellezza oltre che il tempo perduto. Ecco la mia ricetta:
Sveglia alle 06.30. Sorgere del sole. Breve passeggiata a 360 gradi sul “solarium” dell’albergo. Ore 07.30 colazione. Ore 08.40 fango termale seguito da idromassaggio. Segue una seduta di inalazione e aerosol. A giorni pari, ore 10.30 massaggio full body e piscina idrorigenerante. Ore 11.30 bagno di sole. Ore 12.00 riposo in camera. Ore 13.00 pranzo. Segue siesta fino alle 16.00. Pm: opzione piscina, palestra, lettura, digital time. Ore 20.00 cena. Seguono attività programmate, musica, conferenze e incontri.
Una ricetta per “body & mind”, corpo e mente. Ma chi viene prima, il corpo o la mente? La questione se venga prima il corpo o la mente nel contesto del benessere olistico, come quello che cerchiamo a Ischia, le sorgenti di Nitrodi, sono proprio un tema antico e affascinante, tocca temi filosofici, scientifici e culturali. Non c’è una risposta univoca, ma senza dubbio c’è un legame tra i due, soprattutto in relazione alla nostra esperienza di riequilibrio.
Una prospettiva olistica, l’idea di un’interconnessione. Piuttosto che stabilire una priorità, l’antico approccio di Nitrodi e della tradizione termale suggerisce che corpo e mente siano profondamente interconnessi, in un ciclo di influenza reciproca. Il corpo influenza la mente. Le acque e l’atmosfera di Ischia, e di Nitrodi in particolare, ricche di minerali come magnesio e bicarbonato, rilassano i muscoli, migliorano la circolazione e riducono l’infiammazione.
Questo benessere fisico può abbassare i livelli di stress, riduce il cortisolo e stimola le endorfine, migliorando l’umore e la chiarezza mentale. Un bagno caldo può calmare il sistema nervoso, predisponendo la mente a uno stato di tranquillità. La mente influenza il corpo. Un ambiente sereno, con il suono dell’acqua e la natura circostante, favorisce uno stato meditativo o rilassato.
Si riduce l’ansia, che a sua volta può alleviare tensioni fisiche, come contratture muscolari o mal di testa da stress. La dimensione spirituale del luogo, legata al culto di Apollo e delle ninfe, invita alla contemplazione, amplificando il rilassamento corporeo. Non mancano le prospettive storiche e culturali.
Nella cultura romana, il benessere termale era un’esperienza olistica. Non c’era una netta separazione tra corpo e mente: “mens sana, in corpore sano”, curare il corpo con le acque era un atto che purificava anche l’anima, come suggeriscono le dediche votive alle divinità. La priorità era l’armonia complessiva, senza dare precedenza a uno dei due.
Nella filosofia orientale, le tradizioni come lo yoga o la medicina ayurvedica, che influenzano il moderno concetto di “body & mind”, vedono corpo e mente come parti di un tutto. La mente può guidare il corpo attraverso la meditazione, ma un corpo sano è la base per una mente equilibrata.
Per la scienza moderna, la neuroscienza e la psiconeuroimmunologia dimostrano che lo stress mentale può indebolire il sistema immunitario, mentre l’attività fisica o il rilassamento corporeo migliorano la salute mentale. Ad esempio, il magnesio nelle acque che nascono da questa isola, agisce sia sui muscoli (corpo) sia sul sistema nervoso (mente), rendendo impossibile separare i due effetti.
Cercando un equilibrio “body & mind” a Ischia, la risposta dipende dal proprio approccio. Se iniziate dal corpo, immergervi nelle acque di Nitrodi o bere la loro acqua potabile può essere il primo passo. Il rilassamento fisico e la rigenerazione della pelle o dei muscoli possono creare le condizioni per una mente più calma e lucida.
Se iniziate dalla mente, dedicate del tempo alla contemplazione o alla mindfulness nel parco di Nitrodi, magari prima o dopo un bagno. Una mente rilassata può amplificare i benefici fisici delle acque, rendendo l’esperienza più profonda.
Non c’è una priorità assoluta tra corpo e mente: a Nitrodi, a Ischia oggi, Pitecusa ieri, l’esperienza è progettata per nutrire entrambi simultaneamente. La tradizione termale e il contesto naturale lavorano insieme per creare un circolo virtuoso, dove il benessere fisico alimenta quello mentale e viceversa. Per quanto mi riguarda, la mente viene sempre prima. Il corpo segue … Grazie a Paola, Consiglia, Giovanni e Veronica.
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