IL PETTIROSSO – JO NESBØ

Voto: 7/10

Edito: Einaudi

La terza indagine di Harry Hole non ci porta in giro per il mondo, questa volta, ma restiamo a casa, nella sua Norvegia.
Dopo un “incidente” in cui rimane ferito un poliziotto, Harry tenta nuovamente di rimettersi in piedi.
Anche perché ha del lavoro da svolgere, e gli elementi principali della storia sono: un gruppo di neonazisti, uno dei fucili di precisione più potenti al mondo, perdite dolorose e nuovi amori, vecchi soldati e ricordi della Seconda Guerra Mondiale.

Anche questa volta Harry si ritroverà a combattere contro i propri demoni (dall’alcolismo al suo carattere poco socievole) e contro nemici mai troppo lontani, che si nascondono in bella vista, pronti ad attaccare.

Terza indagine di Hole, e anche questa volta Nesbø non delude.

Avevo apprezzato molto di più l’ambientazione del capitolo precedente, quel viaggio in Thailandia si era dimostrato davvero molto immersivo e coinvolgente.
Questa volta la Norvegia non è riuscita ad affascinarmi nella stessa maniera, ma ho trovato la storia più articolata, anche grazie alle due linee temporali che ci accompagnano quasi per tutto il libro.

Da una parte abbiamo Harry, alle prese con i neonazisti e il suo fulmineo innamoramento per Rakel, un fucile di precisione e tanto whiskey; dall’altra un soldato norvegese che, durante la Seconda Guerra Mondiale, aveva deciso di arruolarsi al fianco dei nazisti in difesa della propria patria.

Le cose si fanno più complicate quando le persone cominciano a morire (sia nel passato che nel presente), e Harry deve riuscire a sventare qualcosa di grosso.

La storia non è male, anche se l’ho trovata un po’ troppo volutamente contorta, come un tentativo di depistaggio del lettore un po’ troppo marcato ed evidente.

Sappiamo da subito chi è il nostro cattivo (almeno il principale), eppure fino alla fine inseguiamo un uomo che si finge un uomo che si finge un altro uomo, come un’enorme matrioska scontata.

Harry è un personaggio che mi piace abbastanza, non sappiamo molto di lui (soffre e beve e soffre e fuma e risponde male e beve) e rientra nella ormai ben nota categoria “investigatori sarcastici e alcolizzati molto intelligenti”, quindi niente di eccezionalmente innovativo, ma lo trovo un personaggio ben scritto e che seguo volentieri.

Certo, Nesbø ogni tanto potrebbe dargli un attimo di tregua: non bastava tutto quello che ha sofferto nei due capitoli precedenti, ci voleva anche il momento “colpo di scena” a metà del romanzo a strapparci (sia a Harry che a noi lettori) il cuore dal petto.
Giuro, ho pianto disperatamente durante quei capitoli in cui Harry parla alla segreteria telefonica. Dio, Jo, anche meno!

Nesbø affronta anche alcuni dei lati più oscuri del potere: dai politici che sfruttano la propria influenza per portarsi a letto qualunque donna desiderino; dai poliziotti corrotti che usano le loro conoscenze per fare soldi, collaborando con i peggiori criminali; ai rinomati dottori che minacciano di rovinare una famiglia pur di trovar moglie al proprio figlio.

La parte ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale non è riuscita a sconvolgermi né a coinvolgermi particolarmente, ma funziona bene per mostrare lo sviluppo di alcuni personaggi.
La parte moderna è sicuramente migliore, più movimentata ed emozionante.

Lo stile di Nesbø è sempre molto preciso e non si dilunga mai troppo in descrizioni o riflessioni dai toni filosofici; con una scrittura molto scorrevole, riesce a far ragionare il lettore con una serie di avvenimenti, senza sprecare parole in grandi spiegoni didascalici.

Avevo sentito parlare molto bene di questo romanzo e in generale devo dire che mi è piaciuto parecchio.
Forse Nesbø ha messo un po’ troppa carne sul fuoco, finendo per creare un libro di 600 pagine con una quantità infinita di avvenimenti ed informazioni, grandi storie d’amore e di tradimenti, passioni e vendette, che avrebbe potuto tranquillamente accorciare di un terzo della lunghezza.

Sicuramente affrontare in maniera un pochino più approfondita la questione del disturbo dissociativo dell’identità ed eliminare qualche commento sessista avrebbe fatto soltanto del bene, ma nessuno è perfetto.

Anche questa indagine di Hole si è rivelata un’esperienza positiva, e sicuramente leggerò anche il capitolo successivo.

Se siete interessati, potete acquistare il libro direttamente al link qui sotto:

Il pettirosso

(In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei)

– / 5Grazie per aver votato!document.cookie.match(/(^| )post_vote_1825=av_\d+(;|$)/)&&document.getElementById("av-rating-box-1825").classList.add("av-review-submitted")

L'articolo IL PETTIROSSO – JO NESBØ proviene da Lego, Legimus.

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 22, 2024 01:30
No comments have been added yet.