UN’ONDA – ANDREA CRESTALE

Edito: Bertoni

Un sentito speciale ad Andrea per avermi inviato una copia del suo libro!

Francesco e Laura vivono insieme in Veneto, lui è uno scrittore e lei un’archeologa.
Da un po’ di tempo Francesco è rimasto solo a casa, perché Laura ha dovuto raggiungere la Calabria per lavoro, ma lei continua a chiedergli ripetutamente di raggiungerla, così che possano passare del tempo insieme.
All’inizio Francesco tentenna, tra il lavoro che sembra essersi incagliato e uno strano senso di stallo, non riesce a decidersi e le settimane continuano a passare.

Alla fine prenota un volo e i due riescono a passare due settimane insieme, e al momento del rientro promette di far sistemare la moto e tornare presto a trovarla.

Ma i giorni, le settimane e i mesi passano, le telefonate si susseguono, e Francesco resta bloccato a casa, fra nuove e vecchie conoscenze, incubi che non riesce a spiegarsi e ricordi fumosi.

Quando alla fine si decide ad affrontare il viaggio in moto attraverso l’Italia per raggiungere Laura, affronterà una traversata lunga e meravigliosa, e riuscirà a ricordare tutto ciò che aveva rimosso.

Non mi aspettavo un libro così intenso, e questo romanzo riesce a coinvolgere il lettore sin dalle prime pagine.

All’inizio è quel senso di apatia che Francesco non riesce a scacciare a presentarsi con prepotenza, e se da una parte sembra quasi “esagerato”, dall’altra è risultato molto facile per me immedesimarmi in lui.
C’è un senso di angoscia e disagio perenne, in sottofondo, che ci accompagna per tutto il romanzo, e che ci spinge a voler continuare a seguire Francesco, sia fra i pensieri confusi che gli affollano la mente che fra i ricordi dimenticati che lo tormentano.

Il viaggio attraverso l’Italia è stato molto interessante, sembra davvero di trovarsi in sella ad una vecchia moto e di poter osservare tutti quei paesaggi interessanti e coinvolgenti.
Insomma, è da una quindicina d’anni che sogno di affrontare anche io un viaggio simile, e per me è stato davvero emozionante.

Mentre la storia prosegue, e Francesco incontra persone nuove e continua a riflettere sulla sua vita, si capisce che c’è qualcosa che non va: da un telefono staccato a una frase incomprensibile che continua a ripetersi nella sua mente, insieme a un sogno che non lascia scampo.
E così, sebbene avessi compreso il finale (o più che altro sperassi davvero che l’autore avesse deciso di intraprendere quella direzione), c’è un “doppio twist” finale che ho apprezzato davvero, e che chiude secondo me alla perfezione questo lettura.

Non ho apprezzato particolarmente i personaggi di Giulia e Luna, in particolar modo la seconda, un po’ per il mio scetticismo personale nei confronti di certe cose, un po’ perché ho trovato semplicemente innaturale e poco credibile il modo di esprimersi di questa.

Il linguaggio di Crestale è molto curato, con uno stile ricercato, che però finisce per rendere molti dei dialoghi poco naturali, macchinosi.

È davvero un peccato, perché il suo è uno stile che funziona alla perfezione per il resto del romanzo, sia nelle grandi riflessioni interiori del protagonista che nelle descrizioni di paesaggi e azioni.
Nei dialoghi, però, risulta poco realistico.

In generale è un romanzo che mi è piaciuto parecchio, che consiglio a chi è alla ricerca di una lettura profonda e toccante, che faccia riflettere e che ci accompagni letteralmente in un viaggio lungo tutta l’Italia, alla ricerca di una verità che forse non è sempre quella che vorremmo, ma dalla quale non si può scappare.

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Un’onda

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Published on December 07, 2023 01:14
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