Dopo un tentativo con scarso successo di fondare una base fortificata, la CIO, nella persona di Francis Day, ebbe il permesso di costruire un nuovo forte nell’India del Sud, che divenne noto come Madras; presto fu la prima città coloniale inglese dell’India e verso il 1670 iniziò a battere una propria moneta d’oro, la pagoda.

Dopo Madras un altro grosso insediamento inglese fu Bombay (ricevuto nella dote da parte di Caterina di Braganza – portoghese – che nel 1661 sposò Carlo II); negli anni Ottanta del 1600 divenne il centro del potere e del commercio degli inglesi nelle Indie Orientali.
Nel 1693 si scoprì che la Compagnia corrompeva ministri; ciò portò fra l’altro alla reclusione del Governatore della Compagnia.
Dopo un tentativo fallito (da parte di Sir Josiah Child) di conquistare territori Moghul con la forza, nel 1690 Jeb Charnode iniziò a fondare quella che sarebbe divenuta Calcutta, nel Bengala. Il Bengala era uno dei paesi più ricchi e popolati. Era il principale fornitore asiatico di merci all’Europa (a Dacca contava più di 25.000 tessitori).
Fonte: “Anarchia – L’inarrestabile ascesa della Compagnia delle Indie Orientali” di William Dalrymple; titolo originale “The Anarchy”, 2019; traduzione di Svevo D’Onofrio, edizione italiana del 2022, Adelphi * dal primo capitolo, 1599
Published on May 09, 2023 14:35