La Compagnia delle Indie Orientali #3 – I rapporti con i Moghul

L’impero Moghul (termine che deriva da “mongolo”) occupava quasi tutta l’Asia meridionale; i Moghul erano una dinastia indiana di religione musulmana. Governarono sull’India dal 1526 al 1707 e la loro economia fu la più forte del mondo; inoltre l’architettura indiana raggiunse il massimo: è di questo periodo infatti la costruzione del Taj Mahal.

Il fondatore dell’impero fu Babur, discendente da Tamerlano; la capitale principale fu Delhi; fra le altre Agra, Fatehpur e Sikri.

Le città dell’impero Moghul erano grandi, ricche e popolate. In esse affluiva l’argento europeo in cambio di merci. I Gran Moghul disponevano di un esercito di quattro milioni di soldati; di conseguenza gli europei non potevano permettersi nei loro confronti comportamenti aggressivi come con gli altri popoli, perché militarmente erano troppo inferiori.

La Compagnia tentò allora di stringere delle relazioni con l’imperatore. Riuscì a gettarne le basi, con fatica e pazienza, Sir Thomas Roe, legato regio, in circa tre anni. Per i duecento anni successivi la CIO fece in modo di operare rispettando l’autorità e il sistema Maghul e questo le permise di superare tutti gli altri europei nel favore dell’imperatore, ottenendo così possibilità che agli altri non venivano concesse.

Roe, rientrato in patria, aveva consigliato di dedicarsi solo a pacifici commerci; per alcuni anni il consiglio venne seguito e non furono erette dai britannici fortificazioni.

Verso il 1630-39 la CIO importava dall’India pepe per un milione di sterline, poi lo rivendeva in Italia e in Medio Oriente.

Dal 1601 al 1640 la Compagnia inviò in India 168 navi di cui solo 104 fecero ritorno. Nonostante queste perdite gli utili crescevano e sempre più investitori volevano acquistare le azioni. Nel 1613 una sottoscrizione per l’aumento di capitale portò 418.000 sterline e nel 1617 un’altra addirittura un milione e seicentomila.

Fonti: Wikipedia

Anarchia – L’inarrestabile ascesa della Compagnia delle Indie Orientali” di William Dalrymple; titolo originale “The Anarchy”, 2019; traduzione di Svevo D’Onofrio, edizione italiana del 2022, Adelphi * dal primo capitolo, 1599

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Published on May 06, 2023 15:41
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