TÁR – TODD FIELD

Voto: 9/10
Lydia Tár è una delle più grandi compositrici e direttrici d’orchestra viventi, vincitrice di innumerevoli premi e una delle pochissime persone al mondo ad aver raggiunto l’EGOT; ed ora sarà la prima donna a dirigere una delle più grandi orchestre sinfoniche al mondo, i Berliner Philharmoniker.
La sua vita è molto impegnata, fra prove e creazioni artistiche e interviste e insegnamento, e quando cominciamo a conoscerla, il suo mondo ha appena impercettibilmente iniziato a disfarsi. Una nuova violoncellista è appena entrata a far parte dell’orchestra, e Lydia, troppo sicura del proprio potere, si ritroverà invece a cadere (letteralmente) nella tana del lupo.
Sì, perché Lydia ha molti segreti nel suo armadio: relazioni extraconiugali, abuso di potere, richiesta di favori sessuali a dipendenti e studentesse in cambio di riconoscimenti professionali. Lydia non è una bella persona, questo lo capiamo presto; Lydia non mostra empatia nei confronti delle persone a cui distrugge la vita, dei colleghi che ritiene inferiori, né di sua moglie; il suo lato più umano viene fuori soltanto dal rapporto che ha con sua figlia Petra e nel suo amore per la musica.
E mentre il mondo crolla, a causa di accuse e prove e video compromettenti, Lydia comincia a perdere sé stessa e l’immagine che aveva creato di sé inizia a sgretolarsi, portando agli occhi di tutti il vero mostro.
Questo film non racconta una storia vera, ma sicuramente una storia che abbiamo sentito troppo spesso nella realtà; questa volta “il mostro” è una donna, ma la situazione di fondo è sempre la stessa: il potere e chi ne abusa, la separazione fra vita privata e professionale, la cancel culture e la violenza del patriarcato.
Field è stato bravissimo a creare un’atmosfera carica, elettrica, sempre più tesa, che si muove lentamente ma inesorabilmente. Il vero capolavoro, però, è Cate Blanchett. Con una recitazione che sfiora la perfezione, Blanchett ci trascina nel caos della vita di Tár, personaggio modellato precisamente intorno alla sua persona e al suo talento, e ci lascia senza fiato; con una mano dirige l’orchestra e ci mostra quello che vuole, mentre l’altra tenta inutilmente di nascondere la brutale verità. Il peso della sua performance è l’opera d’arte stessa, il film ruota intorno a lei, lei stessa è il film.
Da una parte osserviamo una donna che non può fare niente per impedire al mondo che aveva costruito di andare in pezzi e vorremmo provare empatia per lei, perché in fondo il suo è un genio artistico di proporzioni bibliche, e chi siamo noi per giudicare una tale persona; dall’altra, però, proviamo repulsione osservando gli aspetti più nascosti della sua vita, i suoi lati più crudi e crudeli, più reali e più schifosi.
La fotografia è scura, cupa, ci lascia un senso di disagio, ci trascina all’interno di quello che sembra un film horror con un’eroina gotica, ci tiene incollati allo schermo fino ad un finale complesso, aperto all’interpretazione dello spettatore.
Un film davvero grandioso, reso ancora più forte da una recitazione incredibile.
Cate Blanchett nel mio cuore ha vinto il terzo Oscar.
Se siete interessati, potete pre-ordinare il dvd direttamente al link qui sotto:
(In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei)
– / 5Grazie per aver votato!document.cookie.match(/(^| )post_vote_1160=av_\d+(;|$)/)&&document.getElementById("av-rating-box-1160").classList.add("av-review-submitted")L'articolo TÁR – TODD FIELD proviene da Lego, Legimus.