L’indimenticabile risata di Mitti

Buon pomeriggio a tutti… che ne dite di un piccolo estrattino tratto da Ti aspetto a Parigi in questo bollente pomeriggio estivo? mi sembra di aver sentito un sì all’unisono 😂🤣 comunque io ve lo lascio tanto per darvi un piccolo antipasto della tormentata storia d’amore tra Anatole e Martine che aspetta solo di essere letta da voi 😍🥰 e vi ricordo che il romanzo è pubblicato dalla Little Black Dress ed è disponibile sia in ebook che in cartaceo (anche in lettura gratuita con abbonamento KindleUnlimited) cliccando qui: Ti aspetto a Parigi.
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e adesso sbirciamo un po' nella vita di Anatole con questo pezzetto della sua storia e della sua vita...
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L’uomo aprì un mobiletto chiuso a chiave tanti anni prima e ne estrasse una scatola. Se la posò sulle ginocchia e la aprì. Era colma di fotografie.
Anni racchiusi in quegli scatti, la gioventù, i primi concerti, il gruppo dei ragazzi, i successi e gli insuccessi.
Prese la fotografia di una ragazza.
Era molto giovane, appoggiata ad un parapetto e dietro di lei la Senna.
I capelli lunghi scuri e gli occhi altrettanto scuri che sorridevano, una felpa informe che nascondeva un corpo ancora acerbo, senza forme particolarmente pronunciate e un paio di jeans usurati dal tempo, rideva di gusto, Martine aveva una risata speciale, non rideva solo con le labbra ma con tutto il viso, era contagiosa, non potevi rimanere immune a quella risata.
La prima volta che Anatole l’aveva sentita ridere aveva immediatamente pensato a una fonte di montagna, era una risata cristallina, sembrava acqua pura che sgorgava.