Poco altro.

Io ho avuto tre nonne.
Complicatello spiegare perché, ma questo è stato.
Nonna 1 era la mia preferita. Ed era Terra. Radici e tradizione.
Nonna 2 era un generale. Ed era Fuoco. Avvampava, distruggeva e rinasceva dalla cenere.
Nonna 3, a dispetto dell'età, era un'eterna madamin, elegantissima. Ed era Aria, un turbine di vezzi e capricci.
Nonna 1 non sopportava Nonna 2. Nonna 2 non sopportava nessuno, e non fa testo. E nonna 3 non sopportava entrambe, ma solo per poter continuare ad essere refolo frizzante.
Nonna 1 mi ha insegnato la concretezza, Nonna 2 la combattività, Nonna 3 la leggerezza.
La prima si esprimeva con le mani in pasta, quel bisogno di maneggiare, di plasmare, la seconda era nata per dar fuoco ai fornelli e alla "condizione della donna", come da intrinseca incandescenza, e la terza, mi viziava con lo sgabuzzino zeppo di dolciumi della tale, ariosa, bottega costosa.
E le ho amate in modo differente, nella misura nella quale mi hanno permesso di avvicinarmi a loro.
Giacché io sono Acqua.
E non per calma o temperanza: io mi adatto, dapprima incolore, e spengo. Spengo la sete della Terra, spengo il Fuoco e spengo anche l'Aria rendendola molle d'umido.
Questo sono. E m'impregno inevitabilmente dell'Altro. Ecco perché sono così scura.

Vera Q.
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Published on June 07, 2020 07:00
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