Vi aspettiamo martedì 11 giugno
Ieri è stato un giorno intenso per Le danze di Piazza Vittorio; la mattina abbiamo animato la chiusura dell’anno scolastico, in uno degli istituti più multiculturale di Roma, mentre la sera, abbiamo fatto un piccolo spettacolo alla ludoteca Cantiere Infanzia al Quarticciolo.
Perché l’essenza de le Danze, è il Servizio: concetto ampio, pervasivo, che molti fanno finta di non capire. Servizio è dedicare il proprio tempo, la propria energia e i propri talenti, non a se stessi, ma per un bene comune.
Servizio non è chiudersi nel proprio “particulare”, considerando i propri interessi, anche legittimi, superiori a quelli di chi ti è accanto; è avere il coraggio di ascoltare e imparare dagli altri e costruire delle storie condivise.
Faccio un esempio concreto: il murale di Gaetano, nelle sue varie incarnazioni, non è nato da accordi sottobanco con la politica, coinvolgendo nella sua realizzazione artisti che non hanno la più pallida idea di cosa sia l’Esquilino e la sua storia, che potrebbero realizzare la loro pur piacevole decorazione in qualsiasi contesto urbano, ma dal continuo confronto tra persone, condividendo storie e sogni; questo lo rende vivo e amato.
Servizio è guardare oltre il proprio naso, non lavorare per il proprio tornaconto immediato: ma avere il coraggio di costruire qualcosa per chi verrà dopo di noi, donargli della ali per volare più in alto.
E questo è ciò che tentano di fare, ogni giorno, Le danze di Piazza Vittorio; il prossimo passo sarà martedì 11 giugno, alle ore 19.30 ai giardini di via Carlo Felice, sempre per collaborare al tentativo di dare vita e valorizzare uno spazio urbano troppo spesso abbandonato a se stesso.
E lo faremo, come nostro solito, unendo culture differenti, costruendo un ponte tra i balli colombiani e cubani e zziche, tammurriate e baltrad…
Alessio Brugnoli's Blog

