La traccia di Ettore

Sono quattro i post nei quali ho avuto modo di scrivere di lui. Chi vuole può digitare questi titoli su questo blog: L'Amarcord di Ettore, Dio è un concetto ..., Vi ricordate l'America? e Lasciare una traccia. Appunto di questo si tratta, ancora una volta: la traccia di Ettore. In questo suo volumetto, fresco di stampa, che stamattina mi ha segnalato avere messo nella cassetta della posta, si manifesta un Ettore che non conoscevo: uomo politico, aforista, poeta e ora scopro anche artista pittore. Lui li chiama "stati d'animo" o anche "emozioni" che segnano il tempo della condizione umana e lasciano una traccia.
Nella presentazione del volumetto, qui nella immagine sottostante, lui riassume graficamente la sua esperienza di vita. Tre numeri cadenzano il tempo vissuto: 8-otto, 38-trentotto, 68-sessantotto. Quasi come un terno da giocare al lotto della vita, la sua, che gli auguro di cuore possa rinnovarsi all'infinito. La costante della traccia di Ettore la ritrovo in quel numero "otto" in cui si celano le sue qualità. Conoscevo già le sue diverse passioni. Per la politica, per la poesia, per la musica. Non mi sorprende quella per gli aforismi, una vera scoperta quella per la pittura.
Lui li chiama "spunti" o "scopiazzature", eppure lasciano traccia di quelle qualità che caratterizzano il numero "otto", uno dei simboli numerici più antichi. Il numero della rosa dei venti, ma anche della torre dei venti ateniese e, ancora, dei petali del loto e perciò, nella terminologia buddista, dei sentieri della Via. Il numero dell’equilibrio cosmico, l’Otto è il simbolo dell’infinito, dove nulla finisce, ma c’è solo un continuo ciclo che non ha fine è il riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile.
L’infinito è di natura positiva quando si collega all’illimitato, nel senso di apertura alla trascendenza. Ma è di natura negativa quando l’infinito cade in un circolo vizioso di ciò che non ha fine. L’otto, essendo la somma di 4+4, è un numero pragmatico, in quanto esalta la natura concreta e tangibile del numero quattro. Inoltre indica la legge, il rigore e la regola, sempre secondo il suo aspetto concreto ...
Potrei continuare, sperimentando le numerose simbologie. Dirò soltanto che in una visione alchemica dell'esistenza, questo numero è sopratutto il numero simbolo del "destino". A otto anni, con quella cartina del suo Paese alle spalle, quel bambino pulito e diligente nasconde tutta quella potente fierezza polemica che si manifesterà ben visibile e provocatoria in quei baffi di quella postura politica, tutta cubana e rivoluzionaria legata al numero 38. Un'anticipazione che avrà tutto il suo furore ideologico in un futuro 68, segnato da quella bandana di matrice felliniana. Un personaggio "unico" Ettore Locatelli al quale auguro di cuore tanti altri "otto" in modo da continuare a dirci tutto quello che ha pensato, detto, scritto e fatto.


Published on November 05, 2018 07:11
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