Il mio pensiero è un castigo congenito, altrimenti non potrei sopportarlo, e però genera orrori a ripetizione perché canto un'altra melodia che mi tiene in vita.
E forse la mia libertà sarebbe perdere la testa. Ed io ho già perso tempo, bussola, faccia, e il treno che passa una sola volta. Il pelo, quello, lo ho ancora. E insieme al vizio appendiamo la mia immaginazione su una gruccia qualsiasi, per farla morire di solitudine. Ma discutere da sola mi arma sempre dell'ultima parola. E di solito si tratta di un no.
Vera Q.
Published on September 12, 2018 18:21