Dov'è il bambino che ero ...


Dal libro delle domande in poesia di Pablo Neruda cerco di ricostruire il tempo passato che non può essere mai "perduto", se una poesia riesce a farlo rivivere. Lo faccio nelle lingue che mi sono più care e che caratterizzano la nostra civiltà europea. 

La semplice domanda che si pone il poeta riguarda ciò che perde e si guadagna man mano che si cresce. Cosa rimane e cosa resta del tempo che fu. Un rapporto difficile con il tempo ed anche con se stessi. Le ragioni della separazione restano misteriose, come quelle della perdita. 

Ma se questa perdita spesso significa una scomparsa definitiva che temiamo di chiamare "morte", non dobbiamo dimenticare che abbiamo pur dato vita a tante cose "nuove". 

Ma sia le cose perdute che quelle trovate hanno segnato il nostro percorso che abbiamo poi scoperto essere provvisorio. Tutto sarebbe stato indirizzato verso il mantenimento di quell'anima che non sarà smarrita, pur senza essere più retta dal quello "scheletro" che l'ha protetta per tanto tempo. Il poeta non lo dice, ma sa bene che essa vivrà ben al di là del tempo e dello spazio.


Dov'è il bambino che ero, è ancora dentro di me o  è perduto? 
Sa che non l'ho mai amato e che neanche lui mi amava? 
Perché abbiamo passato così tanto tempo a crescere fino a separarci? 
Perché non morimmo entrambi quando è morta la mia infanzia? 
E se la mia anima è caduta, perché lo scheletro mi segue?
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Dónde está el niño que yo fui,sigue adentro de mí o se fue?
Sabe que no lo quise nuncay que tampoco me quería?
Por qué anduvimos tanto tiempocreciendo para separarnos?
Por qué no morimos los doscuando mi infancia se murió?
Y si el alma se me cayópor qué me sigue el esqueleto?
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Where is the child I was, still inside me or gone?Does he know that I never loved him and that he never loved me?
Why did we spend so much time growing up only to separate?Why did we both not die when my childhood died?
And why does my skeleton pursue meif my soul has fallon away?
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Où est-il, l’enfant que je fus ?Est-il en moi ? Est-il parti ?
Sait-il que je ne l’ai aiméet qu’il ne m’aimait pas non plus ?
Pourquoi tout ce long bout de route,et grandir pour nous séparer ?
Pourquoi n’être pas morts tous deuxavec la mort de mon enfance ?
Pourquoi, si mon âme est tombée,ai-je conservé mon squelette ?
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Published on June 28, 2018 05:12
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MEDIUM

Antonio   Gallo
Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.
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