La foto è ingiallita. E i colori tendono al pastello.
Ti sto baciando sulla guancia. Ho gli occhi spalancati. Distanti. E una frangetta liscia e biondissima. La nuca affonda nel colletto del pastrano. Boccoli su boccoli: sembro un putto. Tu indossi la pelliccia nera (la hai ancora?). Le labbra rosse, il trucco verde e i capelli cotonati.
Ricordo quel pomeriggio come se fosse ora: ho pianto fino al momento del click.
Tu lo ricordi? È stato il mio primo no. Mi hai costretta a mettermi quel ridicolo cappotto azzurro. Non volevo, ho sempre odiato l'azzurro. E non era un capriccio. Non ho mai fatto capricci. Ma hai vinto tu, ovvio. Eppure, adesso, associo quel colore alle lacrime. E guardo il cielo con diffidenza. Dal celeste non può giungere nulla di buono. E i dinosauri lo sanno.
6 giugno 2017.
Vera Q.
Published on June 06, 2018 15:07