Review: Trilogia dell'inumano

Trilogia dell'inumano Trilogia dell'inumano by Massimiliano Parente
My rating: 5 of 5 stars

Francesco Bacone, nei suoi famosi “Saggi” pubblicati nel 1552, scrivendo sull’importanza degli “Studi”, ebbe modo di occuparsi del modo migliore per leggere i libri. Egli scrisse, a quel tempo, poco dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili, che:

“alcuni libri devono essere gustati, altri masticati e digeriti, vale a dire che alcuni libri vanno letti solo in parte, altri senza curiosità, e altri per intero, con diligenza ed attenzione. Alcuni libri possono essere letti da altri e se ne possono fare degli estratti, ma ciò riguarderebbe solo argomenti di scarsa importanza o di libri secondari perché altrimenti i libri sintetizzati sono come l’acqua distillata, evanescente”.

Tutte queste indicazioni o suggerimenti possono essere utili per leggere questo libro di Massimiliano Parente. Io l’ho letto, per modo di dire. Mi spiego: un libro come questo non si finisce mai di leggerlo ed io, per giunta, l’ho letto in versione Kindle. Non va bene. Vi spiego il perchè. Innanzitutto non è un solo libro, bensì essi sono tre. Ci sono poi una lunga ed importante introduzione ed un’altra altrettanto ineludibile nota conclusiva. Un lettore vero, che non legge tanto per sfogliare le pagine e rincorrere fatterelli per essere intrattenuto, non può fare a meno di leggere questa “trilogia”, in versione cartacea.

Se dico che la versione Kindle ha una dimensione di file 2033 KB, una lunghezza della stampa 1141, non dico granchè. Se, invece, prendo il volume a stampa tra le mani e mi rendo conto che sono 1648 le pagine, forse riuscirò a spiegare la differenza. Un libro, ha ragione Bacone, va gustato dopo averlo masticato e, se possibile, digerito. Il che non mi pare possibile per questo libro che va letto e riletto. Sono tante, infatti, le cose che dice l’autore, tanta la velocità della sua scrittura che questa non è mai una narrazione, bensì un vero e proprio fiume. Spesso diventa un torrente, che straripa e inonda il lettore, con il rischio di farlo annegare nelle tante e diverse correnti nelle quali l’autore lo fa navigare, con la dichiarata intenzione di farlo affogare.

Ritengo che l’autore, proprio questo vuole ottenere: eliminare il lettore il quale crede che solo per aver acquistato il libro, possa sentirsi autorizzato a capire quello che scrive, entrando nella sua mente, con i suoi pensieri. La “liquidità” della versione digitale Kindle non permette di avere il libro tra le mani come oggetto fisico, soppesarlo, sfogliarne le pagine, avanti e indietro, sottolinearlo, annotarlo, avvertirne lo spessore, la sua dimensione spaziale e materiale, non solo il suo peso fisico, ma soprattutto per il suo contenuto, gli innumerevoli argomenti trattati, gli intrecci delle righe, i paragrafi, gli accapo, le virgole ed i punti. Insomma, quel “liquido vitale” lasciato dalla traccia dell’inchiostro sulla pagina, nella quale scorre il pensiero impazzito dello scrittore.

Tutto questo non è possibile avvertire leggendolo sul pc, nè tantomeno su un iPad, figurarsi poi sul piccolo schermo di una smartphone. Questo è un libro, che si fa in tre, che va letto in tutte le sue parti, scomponendole ed analizzandole, prima come elementi a sè stanti, poi come come parti di un tutto. Non deve mancare non solo la curiosità, c’è bisogno innanzi tutto della massima attenzione e diligenza, azioni delle quali Bacone consiglia anche di poter fare a meno.

Con Massimiliano Parente non si può fare a meno di nulla per comprendere tutto quello che scrive. Anzi, c’è bisogno di documentarsi, approfondire, fare ricerca per capire quello che vuole dire. Bisogna fare ricorso a quanto hanno detto, pensato e scritto gli altri su questo immenso lavoro che ricorda la grande, vera letteratura. Mi rendo conto di non aver detto nulla sul suo contenuto. Non ne ho l’intenzione.

Dirò soltanto che l’autore, riunendo questi tre libri, scritti nell’arco di tempo di quasi un decennio, pubblicati con editori diversi, li riunisce ora, a mio parere molto opportunamente, in una trilogia con un altro editore che valorizza la sua fatica in nome dell’umanità. E’ proprio a questa “umanità”, alla quale Massimiliano Parente appartiene, egli dedica ad essa questi suoi tre libri, sfidando gli “umani” a capirne il suo valore. Un obiettivo pienamente raggiunto dal suo punto di vista di autore, ma ancora da verificare da quello dei lettori. Lo dice uno a cui non piacciono le storie ed i romanzi. Ma questo non è una storia, nè un romanzo. E’ la storia dell’uomo contemporaneo. Quella di ognuno di noi.



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Published on November 01, 2017 00:23
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Antonio   Gallo
Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.
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