Review: JOHN LENNON: Imagine: The True Story of a Music Legend

JOHN LENNON: Imagine: The True Story of a Music Legend JOHN LENNON: Imagine: The True Story of a Music Legend by Ziggy Watson
My rating: 4 of 5 stars

John Lennon lancia oggi, 8 ottobre 1971, la sua canzone "Imagine". Istinto, utopia, sogno, rivoluzione, cambiamento, provocazione caratterizza questa famosa poesia/canzone di John Lennon: "Imagine":

Immagina, nessun paradiso
Se ci provi è facile
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo
Immagina tutta le gente
Che vive solo per l’oggi

Immagina, nessuna patria
Non è difficile
Nessuna ragione per uccidere o morire
Ed anche nessuna religione
Immagina la gente
Che vive in pace

Forse io sono un sognatore
Ma non sono il solo
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità

Immagina che non ci sia proprietà
Mi domando se sia possibile
Nessuna cupidigia o bramosia
Una fratellanza di uomini
Immagina tutta la gente
Condividere il mondo

Forse sono un sognatore
Ma non sono il solo
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità.

Non credo sia mai stata scritta una poesia/canzone più sentimentale, utopistica e provocatoria di questa. Tanto provocatoria da costargli la vita, come tutti sanno, per mano di un folle.

Una sorta di chiamata alle armi, alla rivoluzione, scritta nel 1971 quando la guerra del Vietnam ardeva di tutti i suoi possibili fuochi. Parole che afferrano i cuori dei giovani predisposti naturalmente al cambiamento.

Non soltanto un canto, una canzone, ma una "provocazione" tanto forte quanto utopica, da far pensare che tutto sia basato su una sostanziale ipocrisia. Pensare di eliminare il male senza considerare che senza di questo non può esistere il bene, resta la più grande ipocrisia della storia, continuamente ripetuta sotto tutte le bandiere della politica politicante.

Ogni persona di buon senso dovrebbe riflettere su come queste poesie, queste canzoni, queste idee abbiano affascinato per decenni tanti giovani illudendoli, portandoli a proporre loro un mondo simile, appunto, ad una "melassa". Con un eccesso di sentimentalismo sdolcinato, patetico, stucchevole, affatto costruttivo, soltanto ideologizzato, strumentalizzato politicamente, moralmente, socialmente non si governano i popoli.

"Cattivi maestri"? Forse, anzi certamente. Proprio quello che io, che "maestro" non mi sono mai considerato, ho cercato sempre di evitare di essere. Ho sempre voluto, invece, far comprendere ai miei studenti quanto sia importante usare il proprio cervello, la propria autonomia, la propria intelligenza per non diventare "melassa" e in essa finire affogati.

View all my reviews
 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on October 08, 2017 12:02
No comments have been added yet.


MEDIUM

Antonio   Gallo
Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.
Follow Antonio   Gallo's blog with rss.