Ho sognato Cthulhu che emergeva dalle profondità abissali. Una luce nera, collosa, ed incredibilmente vivida, soggiogava il mare. All'orizzonte, vortici d'aria e di acqua, come lugubri pennacchi, raggiungevano il cielo. Lame fitte. Lingue di vipera. Le nubi, compattissime, radunate dal Perfido Pastore, creavano un impenetrabile muro di lampi.
Dalla spiaggia, pietrificata, osservavo la Fine, la mia Fine.
L'Immenso Male nuotava: il cranio lucido, color Notte. E tentacoli, e marosi rabbiosi. Caos spumeggiante.
Un artiglio brunito, e fetido odore di marcio, mi hanno avvolta e sollevata dalla rena per poi trascinarmi tra i flutti impazziti. E non c'era dolore, ma quiete. La vera quiete. Ed annegavo felice. E sentivo il mio corpo lieve, senza peso.
Non ricordo d'aver mai provato così tanta pace.
E giuro, tutto questo mi spaventa.
Che sensazione aliena. Terribile e bellissima. E mi domando: sarà così morire?
Vera Q.
Published on March 27, 2017 14:13