Anatomia di un ricordo ...

The Anatomy of Britain The Anatomy of Britain by Anthony Sampson

My rating: 5 of 5 stars


Guardate bene l'immagine che correda questa recensione. Accanto alla copertina appare una scrittura autografa su di un libro importante e da ricordare. Reca la data del mese di dicembre dell'anno del Signore 1962, oltre mezzo secolo fa. Tempo opportuno per ricordare, per non dimenticare cose che non sfumano nella memoria tanto facilmente.

Chi scrive aveva poco più di venti anni. Sulla data c'è una dedica che cercherò di trascrivere fedelmente: "En estos tiempos de estudio, un àngulo me basta entre mis lares, con un libro y un buen amigo. Con afecto y amistad. Salvador Rodriguez".

Era stato appena pubblicato questo libro. Con varie edizioni e aggiornamenti, sarebbe poi diventato un bestseller. Quella nazione, quello stato, quel popolo e quella lingua di cui lo scrittore e giornalista Anthony Sampson si occupava, noi ospiti lavoratori stranieri, volevamo conoscere e studiare. Salvador ed io eravamo due dei tanti giovani provenienti dal Continente e altrove, anche da posti ben più lontani, capitati in quel posto che nessuno di noi avrebbe mai pensato di scegliere per mantenersi da vivere.

Venuti a lavorare in un ospedale che, con una denominazione oggi superata e per il tempo di oggi, poco "culturally correct", veniva definito: "Harperbury Hospital for Mentally Handicapped People", tradotto voleva dire un manicomio per malati non solo mentali ma anche fisici. Salvador era uno spagnolo, scappato dalla Spagna, quasi un rifugiato politico che mal sopportava il Generale Francisco Franco, al tempo dittatore al governo della Spagna.

Entrambi c'eravamo iscritti ad un corso di lingua, cultura e civiltà al Metropolitan College di St. Albans, a nord di Londra, l'antica Verulamium fondata dai Romani ... (in progress ...)



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Published on February 25, 2017 13:58 Tags: britain, ricordi
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Antonio   Gallo
Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.
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