La felicità del lupo Quotes

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La felicità del lupo La felicità del lupo by Paolo Cognetti
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La felicità del lupo Quotes Showing 1-3 of 3
“La brega è il larice?
Sí.
E dov'è che ci si può arrampicare?
Sull'abete. È un legno elastico, non lo rompi, lo vedi che hanno tenuto tutti? Solo che nessuno pianta abeti, non valgono niente.
Peccato.
Il larice è duro ed è piú redditizio, però fa cadere i bambini dai rami e rompe con il vento. Dio faus.”
Paolo Cognetti, La felicità del lupo
“Che buon profumo che hai, disse. Sai di stufa.
Tu sai di grappa.
Ti dà fastidio?
No, mi piace. Grappa e resina. Che cos'è?
Sono le pigne che mettiamo nella grappa.
Mettete le pigne nella grappa?
Sí, di pino cembro. Si raccolgono in luglio.
Allora sai di luglio.”
Paolo Cognetti, La felicità del lupo
“Da qualche parte Fausto aveva letto che gli alberi, a differenza degli animali, non possono cercare la felicità spostandosi altrove. Un albero viveva dove era caduto il suo seme, e per essere felice doveva arrangiarsi lì. I suoi problemi li risolveva sul posto, se ne era capace, e se non era capace moriva. La felicità degli erbivori invece inseguiva l’erba […] Il lupo obbediva a un istinto meno comprensibile. Santorso gli aveva raccontato che non si capiva perché si spostasse, l’origine della sua irrequietezza. Arrivava in una valle, magari trovava abbondanza di selvaggina, eppure qualcosa gli impediva di diventare stanziale e a un certo punto lasciava lì tutto quel ben di dio e se ne andava a cercare la felicità da un’altra parte. Sempre per nuovi boschi, sempre oltre il prossimo crinale, dietro all'odore di una femmina o all'ululato di un branco o a nulla di così evidente, portandosi via il canto di un mondo più giovane, come scriveva Jack London.”
Paolo Cognetti, La felicità del lupo