Vita mortale e immortale della bambina di Milano Quotes

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Vita mortale e immortale della bambina di Milano Vita mortale e immortale della bambina di Milano by Domenico Starnone
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“Io in principio mi sforzai di tenerle dietro, ma presto di parole per l'esame ne ebbi fin troppe, e più riempivo schede più mi pareva che l'alfabeto, la grafia fonetica, perdessero terreno, lasciassero fuori gran parte del suo napoletano. Niente - pensavo - riesce davvero a fissare questa sua giostra, questo materiale sempre eccedente. E più lei diventava incontenibile, più io tendevo a concludere: basta, perché seguito a scrivere schede, la scrittura è un altro coperchio calcato su questa povera vecchia, finiamola. Intanto però mi incantavo, lasciavo che seguitasse a scoperchiarsi, a scummigliarsi. Cosa che le arricchiva i toni, le alzava il volume della voce, la infervorava al punto che come nei suoi occhi mi pareva ci fossero altri occhi, così nei suoi gesti mi pareva ci fossero altri gesti, nella sua bocca altre bocche, nelle sue parole molte, moltissime parole altrui, un vocìo sregolato che nessuno strumento era in grado di registrare, figuriamoci la scrittura.”
Domenico Starnone, Vita mortale e immortale della bambina di Milano