Monsieur Malaussène Quotes

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Monsieur Malaussène Monsieur Malaussène by Daniel Pennac
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Monsieur Malaussène Quotes Showing 1-12 of 12
“L'amore è sempre stato di bocca buona riguardo ai suoi primi alimenti. Le prime conversazioni dell'amore assomigliano agli omogeneizzati dei bambini. Non importano gli ingredienti, tanto è di altro che si parla. L'amore sfida le leggi della dietetica, si nutre di tutto e un niente lo nutre. Si son viste autentiche passioni nascere da conversazioni così povere di proteine da reggersi a stento in piedi.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“È la pororoca, Benjamin, l'incontro del Rio delle Amazzoni e dell'oceano Atlantico, la collisione dei sentimenti...un maremoto spaventoso, un baccano incredibile!"
Mi aggrappavo disperatamente ai suoi rami.
"Vuoi che ti racconti la mia depressione più carina?"
Mi sono addormentato una seconda volta, durante il racconto della sua pororoca personale. "Era il giorno dopo il nostro incontro, Benjamin. Non ti ho rivisto per settimane, ti ricordi? Settimane di pororoca... la mia libertà si impuntava contro la mia felicità. Ho pianto molto, scopato molto, spaccato molto..”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Quando la vita è quello che è, il romanzo ha il dovere di essere quello che vuole.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“La prigione è il presente. Il presente è ciò da cui cercavano di fuggire quelli che sono in prigione.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Era uno di quei momenti in cui, malgrado i nostri tormenti interiori, siamo segretamente contenti di non essere l’altro. Così si sferruzzano i lutti. Piccoli istanti di gioia tra gli assalti della disperazione, un diritto e un rovescio, fino alla felicità ritrovata di essere se stessi… Sì, deve essere questa, dopo tutto, la felicità: la soddisfazione di non essere l’altro.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Suzanne, c'è un pirla che ha parcheggiato la sua macchina di merda sul marciapiede davanti la porta dello Zèbre, una Rolls, credo, e non riusciamo a scaricare!"
Il Re dei Morti Viventi si voltò pesantemente e le sue ghirlande si riaccesero un poco.
"Sono io il pirla, piccolo, e quanto alla Rolls è una Bentley"
Jèrèmy gli rivolse un adorabile sorriso da "piccolo":
"Oh! Mi scusi! Io mi intendo più di pirla che di auto, non avevo riconosciuto la macchina”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Far sentire qui quel che succede là era la sua unica passione: la principessa Ubiquità in persona. (Liesl Fraenkel)”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Silenzio.
O i bei silenzi delle nostre notti sveglie..
Quante placide insonnie ci siamo goduti, tua madre e io, da quando ci conosciamo.
Il sonno è una separazione.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Non vi è peggior crimine del volersi sostituire alla coscienza altrui.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Dica un po', Malaussène, non è che mi sta sfinendo solo perché sta per diventare papà?” “Sì.” “Ecco. Cinquecento milioni di indù sono probabilmente nella sua stessa situazione.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Che ne dici, tu che sei il prodotto di un lungo interrogativo procreatorio: “E’ giusto fare dei figli in un mondo come questo? Il Divino Paranoico merita che si accresca la sua opera? Ho io il diritto di mettere in moto un destino? Non so forse che avviare una vita significa metterle la morte alle calcagna? Cosa valgo io come padre e cosa varrà Julie come madre? Possiamo correre il rischio di assomigliarci?”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène
“Belleville aveva già fatto loro di tutto, cos'altro potevano fare? Erano stati accolti con lanci di carne morta e bucce, orde di femmine gli avevano graffiato la faccia urlando degli youyou, un giorno avevano dovuto sgomberare sei piani da un gregge di ovini, qualche centinaio di pecore innamorate protette da montoni gelosamente poligami, un'altra volta avevano trovato l'edificio deserto, abbandonato a ritroso da una marea umana che, evacuare per evacuare, aveva scaricato se stessa su ogni gradino. Tutt'altra cosa, quel tappeto di gloria, rispetto alle mattine in cui la merda cadeva direttamente dal cielo sulle loro teste ben pettinate di pubblici ufficiali.”
Daniel Pennac, Monsieur Malaussène