L'ultima notte al mondo Quotes

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L'ultima notte al mondo L'ultima notte al mondo by Bianca Marconero
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“Che senso ha crescere, se non puoi lasciarti indietro le ferite, le crepe, le maledette insicurezze?”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“Mi allontano. Anche se so che dovrei restare, perché restare è semplice e le cose dovrebbero essere semplici. E, invece, qualche volta non lo sono.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“C’è troppo passato, dietro una sola persona. Troppo di me stesso. Che potrei dire di lei, a chi non c’era? Come potrei spiegare la mia non-storia del liceo con la ragazza di un altro? Io per primo non ho mai capito da dove venisse tutto quello che sentivo nei suoi confronti. Ho fatto un sacco di cazzate per Marianna Visconti, ho passato un mezzo inferno. Speravo che cinque anni bastassero per dimenticare. E invece no. Forse sono le ferite a ricordare al posto mio, perché la prima cosa che ho sentito, guardandola, è stato il dolore dell’ultima volta. Lo stesso identico vuoto, a forma di pugno.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“E pronuncio quel nome sperando che non faccia male. E invece ne fa. Ancora. «Marianna…».”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“È chiaro che questa società colpevolizza chiunque usi la propria avvenenza per guadagnarsi una posizione. Di qui la teo- ria, rassicurante per tutti i falliti, che le ragazze belle siano stupide. Teoria che, se fossi una ragazza bella, non vedrei l’ora di sfatare. Fosse anche aprendo la bocca in una tele- vendita.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“Farsi male è, comunque la si veda, una pessima idea. Eppure a volte è una tentazione irresistibile.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“La scatola è il bagaglio emotivo di tutte le storie iniziate a scuola. Ogni ragazzina sente il bisogno di raccogliere scontrini, fazzoletti, biglietti lungo il cammino che compie, mano nella mano, con l’amore della sua vita. Nella scatola c’è la mia storia con Luca.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“Forse sono le ferite a ricordare al posto mio, perché la prima cosa che ho sentito, guardandola, è stato il dolore dell’ultima volta. Lo stesso identico vuoto, a forma di pugno.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“E mi chiedo perché debba sempre farlo in quel modo. Perché dica il mio nome come se fosse un sospiro. L’ha sempre pronunciato così: come per liberarsene, come se non riuscisse a tenerlo sulle labbra.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“Cravatta mi squadra. È un tipo di occhiata a cui sono abituato. È la stessa che si riserva ai leoni in gabbia. Mi hanno guardato così ogni giorno della mia vita trascorso fuori dal mio quartiere. Non ho avuto un’esistenza semplice e ho la sensazione che la gente lo percepisca. Devo avercelo scritto, da qualche parte.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo
“Non vedo perché sprecare la fortunata circostanza biologica per cui il rapporto femmine e maschi, sul pianeta, è sette a uno! E non vedo perché investire su qualcuno, dal momento che l’amore trova sempre il modo di fregarci.”
Bianca Marconero, L'ultima notte al mondo