Tales Of Pirx The Pilot Quotes

“On the whole, people tend to trust too much in the evidence of their senses; if they should happen to see a deceased acquaintance in public, they would sooner believe in a resurrection than admit to their own insanity.”
― Stanisław Lem, Tales of Pirx the Pilot

“Smuga cienia to jeszcze nie memento mori, ale miejsce pod niejednym względem gorsze, bo już widać z niego, że nie ma nietkniętych szans. To znaczy: teraźniejsze nie jest już żadną zapowiedzią, poczekalnią, wstępem, trampoliną wielkich nadziei, bo niepostrzeżenie odwróciła się sytuacja. Rzekomy trening był nieodwołalną rzeczywistością; wstęp - treścią właściwą; nadzieje - mrzonkami; nieobowiązujące zaś, prowizoryczne, tymczasowe i byle jakie - jedyną zawartością życia. Nic z tego, co się nie spełniło, już na pewno się nie spełni; i trzeba się z tym pogodzić milcząc, bez strachu, a jeśli się da - i bez rozpaczy.”
― Stanisław Lem, Tales Of Pirx The Pilot: Funny and Lively Sci-Fi Space Adventures – Short Stories of a Lovable Astronaut

“He began thinking about the innocence of machines, about how man had endowed them with intelligence and, in doing so, had made them an accomplice of his mad adventures. About how the myth of the golem—the machine that rebelled against its creator—was a lie, a fiction invented by the guilty for the sake of self-exoneration.”
― Stanisław Lem, Tales of Pirx the Pilot

“On the one hand, we have no choice but to trust in our technology. Without it we would never have set foot on the Moon. But . . . sometimes we have to pay a high price for that trust.”
― Stanisław Lem, Tales of Pirx the Pilot

“This proximity of chaos and precision somehow jarred the mind: the proximity of waste and creation, both governed by a uniform design, implying simultaneously a mathematical perfection and the anarchy of death. He turned his gaze upward. The Sun Gap was still spewing a torrent of white fire.”
― Stanisław Lem, Tales of Pirx the Pilot

“He looked on them with the same amused detachment as Einstein, in the waning years of his life, must have felt watching children at play in a sandbox.”
― Stanisław Lem, Tales of Pirx the Pilot

“I libri buoni sono sempre anche veritieri, perfino quando raccontano vicende che non sono mai successe e non succederanno. Sono veri in un altro senso.”
― Stanisław Lem, Tales Of Pirx The Pilot: Funny and Lively Sci-Fi Space Adventures – Short Stories of a Lovable Astronaut

“MODELLO: AST - Pm - 105/0044
TIPO: Riparazioni universali
NOME: Terminus
TIPO DEL GUASTO: Disintegrazione delle funzioni
CONCLUSIONI:…
Tentennò. Avvicinava la penna alla carta e poi la ritirava. Pensava all'innocenza delle macchine alle quali l'uomo aveva donato la capacità di pensare e con ciò le aveva fatte partecipi delle proprie pazzie. Pensò anche che il mito di Golem — una macchina che si ribellò e insorse contro l'uomo — era una menzogna inventata per togliere la responsabilità a chi le aveva veramente.
CONCLUSIONI: Scartare come rottame.”
― Stanisław Lem, Tales Of Pirx The Pilot: Funny and Lively Sci-Fi Space Adventures – Short Stories of a Lovable Astronaut

“Gli sembrava però di poter distinguere questo silenzio notturno della nave da qualsiasi altro. Sulla terra si sentiva il limite del silenzio, la sua precarietà. Fra le dune lunari l'uomo portava con sé il proprio piccolo silenzio imprigionato all'interno dello scafandro che ingrandiva ogni scricchiolio delle cinture portanti, ogni scricchiolio delle giunture, il ritmo del polso e perfino il respiro. Solamente la nave spaziale, durante la notte, si disperdeva nel silenzio buio e ghiacciato.”
― Stanisław Lem, Tales Of Pirx The Pilot: Funny and Lively Sci-Fi Space Adventures – Short Stories of a Lovable Astronaut

“Il comportamento logico ci abbandona molto prima che la vita stessa e non è cosa rara che l'uomo si comporti senza senso.”
― Stanisław Lem, Tales Of Pirx The Pilot: Funny and Lively Sci-Fi Space Adventures – Short Stories of a Lovable Astronaut

“Quando Selene entrò nell'orbita di circumnavigazione celeste, dalla quale doveva partire verso la Luna, si attaccò al vetro: era in effetti affascinante quel momento in cui la superficie della Terra, segnata dalle linee delle strade, dei canali, punteggiata da città e villaggi, sembrava liberarsi da tutti i segni di presenza umana e finalmente appariva solo come un pianeta coperto di macchie con alcuni rilievi e ricoperto da batuffoli di nuvole, mentre l'occhio passando dal nero degli oceani al verde dei continenti cercava invano di trovare segni di presenza umana. Dalla distanza di alcune centinaia di chilometri la Terra sembrava vuota — terribilmente vuota — come se la vita vi rinascesse solo in quel momento nelle zone più calde.
In effetti l'aveva veduta già altre volte, ma quella realtà lo sorprendeva sempre, perché in essa vi era qualcosa con cui era difficile riconciliarsi. Si trattava forse di una prima presa di coscienza delle microscopiche dimensioni dell'uomo in confronto allo spazio? Oppure si trattava dell'entrata nell'ambito di una diversa scala di grandezze, quella planetaria? Oppure dell'immagine della caducità degli sforzi millenari dell'uomo? Oppure, al contrario, del trionfo dell'uomo, che nel suo piccolo riusciva a vincere la potenza morta e impassibile della gravità di questa spaventosa formazione, e che, dopo aver lasciato dietro di sé le montagne selvagge e i ghiacci polari, si trasferiva su altri corpi celesti?”
― Stanisław Lem, Tales Of Pirx The Pilot: Funny and Lively Sci-Fi Space Adventures – Short Stories of a Lovable Astronaut