Behind the Eight Ball Quotes

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Behind the Eight Ball (Fur, Fangs, and Felines #2) Behind the Eight Ball by M.A. Church
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Behind the Eight Ball Quotes Showing 1-22 of 22
“Grazie per non esserti arreso.”
“Mai. Resterò sempre al tuo fianco. Sempre, Heller. Non sei più solo.” In quel momento capii che se non ero innamorato di lui, lo sarei stato presto. Forse non era la persona che mi ero aspettato come compagno, ma era esattamente la persona di cui avevo bisogno. Ed era mio.
C’erano dei problemi che incombevano all’orizzonte: i pregiudizi contro gli umani, la forza di Marshell, lo scontro che probabilmente ci sarebbe stato con Remi e forse con il resto della colonia, le insicurezze di Heller, l’irritazione di Janelle quando avrebbe scoperto quanto questa colonia era rigida e all’antica… Avremmo fatto fronte a tutto quello insieme.
Avremmo apportato dei cambiamenti. Avremmo amato, riso e vissuto le nostre vite appieno. E nel farlo avremmo avuto la possibilità di stuzzicare Marshell per il suo compagno! Heller non vedeva l’ora.
Mentre prendevo sonno, ringraziai Dio, il destino, Bast… chiunque stesse ascoltando, per avermi consentito di incontrare il mio gatto infernale.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“È completamente rovinato.”
Dolf si avvicinò al veicolo e annusò l’aria. “Be’, perlomeno stavolta non c’era dentro Kirk.”
Remi si lasciò andare a una risata amara. “Hai ragione. Devo avere qualche problema con le macchine. Prima mi va a fuoco l’auto, e ora questo.”
“Gli dèi dei veicoli non devono essere molto felici di te,” replicò Heller dandogli una pacca sulla schiena.
“Mi chiedo se questi dèi siano parenti degli dèi dei parcheggi che odiano me,” disse Dolf.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Lawson, tu sei tutto per me. Io… volevo solo che lo sapessi.”
Lawson sollevò le nostre mani unite e mi baciò sulle nocche. “Sei davvero dolce, lo sai? Anche tu sei tutto per me.”
“Sì, be’.” Tirai su con il naso. Rischiavo di mettermi a piangere, accidenti. “Non dirlo a nessuno. Ho una reputazione da stronzo narcisista e arrogante da mantenere.”
“Sarà il nostro piccolo segreto”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Kirk entrò in cucina, con un grosso sorriso stampato sul volto. “Si dice che ci siano dei brownie qui. È la verità o Heller mi stava prendendo in giro?”
Non dissi niente e mi limitai a tirar fuori la teglia dal forno.
“Madre di Dio, vuoi essere il mio migliore amico?” chiese Kirk con enfasi, sporgendosi sul bancone.
“Remi sarà a pezzi,” aggiunse Tal unendosi a noi. “Poverino. L’hai abbandonato per dei dolci al forno. Ciao, Lawson.”
“Ciao, Tal. Mi fa piacere che siate riusciti a venire. E se Kirk è così volubile, magari è meglio che Remi lo venga a sapere subito.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Sembrava che Lawson mi avesse risucchiato anche il cervello. Era o no una cosa sdolcinata? “Tu, compagno mio, sei davvero malvagio.”
Lawson si strofinò le unghie sulla maglia, sorridendo compiaciuto. “E tu lo adori.”
Annuii serio, quindi mi ritirai su i boxer e i pantaloni e rimisi a posto la maglia. Stava scherzando, ma io non ci riuscivo, non su questo. “È vero.”
Per un attimo, un’emozione che non riuscii a identificare cancellò l’espressione giocosa dal viso di Lawson.
Fece per replicare, ma lo interruppi. “Lo adoro. E adoro che mi fai perdere la testa e che mi fai uscire da me stesso. E che ti prendi cura di me. Adoro… te. Ti amo. Lo so che è presto, molto presto, ma non devi sentirti obbligato a ripeterlo. Non ancora. Lo so che ci tieni a me, e per il momento questo è sufficiente.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Oh… Kirk. Io… Sei sicuro? Insomma… dopo quello che è successo alla tua festa, io…”
Kirk si avvicinò a Heller e gli diede un colpetto sulla spalla. “Che cosa? Pensavi che non sarei venuto, vero? Lo sai cosa succede quando salti alle conclusioni.”
Heller gli strinse il braccio. “Faccio la figura dello stronzo.”
“Esatto! Adesso vai. Qui ci pensiamo noi.”
Heller si schiarì la gola e poi abbracciò Kirk. “Grazie. Dico sul serio. Non merito la tua presenza qui.”
Kirk abbracciò Heller a sua volta. “Tutti facciamo degli errori, ma alla fine ti ho perdonato, come hanno fatto anche Dolf e Tal. Mi hai salvato il culo, quindi mettiamoci una pietra sopra. Adesso siamo amici.”
“Grazie.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“C’è niente che dovrei evitare di fare?”
“Gettarmi dell’acqua addosso. Potrei graffiarti,” risposi sorridendo.
Lawson scoppiò a ridere. “Ti preoccupi dei capelli anche quando sei un gatto, vero?”
“Ci puoi scommettere.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Non mi pento di quello che ho fatto,” continuò Marshell con un sospiro e rilassandosi un po’. “Sono certo che Lawson ti ha detto che anni fa siamo stati amanti, e quindi sapevo che la gelosia nei miei confronti ti avrebbe spinto verso di lui, facendoti smettere di fuggire. Gli voglio bene come a un fratello, Heller, e non potevo guardarti andar via da lui senza… fare qualcosa.”
“Perciò mi hai costretto a combattere per lui.”
“Sì, ti ho fatto combattere per lui. Lawson merita la felicità. Merita un compagno. Merita te, Heller.”
“Io… pensavo non mi ritenessi alla sua altezza,” replicò Heller.
“Oh, santo cielo,” gemetti, con il cuore che rischiava di andare in pezzi.
“Mi dispiace, ma ho fatto quello che ho fatto proprio perché sapevo che eri alla sua altezza, e volevo che anche tu lo capissi.” Quindi gli diede una pacca sulla schiena. “Benvenuto in famiglia, fratellino.”
“Merda!” Heller osservò quelle braccia massicce. “Fratellino?”
Marshell fece un sorrisetto. “Fidati, in me non c’è niente di ino”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“No, non ci conosciamo davvero,” confermai passandogli il pollice sul labbro inferiore. “Ma quello che provo per te non l’ho mai provato per nessun altro. Tu mi piaci, Heller. Mi piaci come persona. Mi piace la tua compagnia. Mi fai ridere. Anche se tra noi le cose sono andate di fretta, non mi dispiace. C’è attrazione tra noi e tengo molto a te. Faremo in modo che le cose funzionino.”
“Grazie,” ripeté. “È proprio quello che desideravo sentire.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Sei il mio compagno. La cosa potrà anche non piacergli, ma ti rispetterà, altrimenti ce ne andremo. Non gli permetterò di trattarti male, e farò in modo che lo capisca.”
“Grazie!” Heller era visibilmente sollevato.
“No, non ringraziarmi come se ti stessi facendo un favore. È un tuo diritto essere difeso da me. Sei il mio compagno, quindi vieni per primo. Nessuno, e ripeto nessuno, viene prima di te. Capito?”
Heller sorrise.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Buon Dio, Heller.” Mi massaggiai le tempie. “Ne parleremo dopo. C’è altro che debba sapere prima di entrare?”
“Solo che di solito, prima di iniziare a inveire contro Heller, aspettiamo di essere dentro.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Lo morsi nel punto in cui il collo si unisce alla spalla. Il sangue mi riempì la bocca, mentre io riempivo Lawson con il mio seme. Mentre venivo, con il cuore che mi martellava in petto, mi sentii invadere da un senso di compiutezza. L’avevo fatto. Ora Lawson era il mio compagno.
Mi ero spesso chiesto se per me quel giorno sarebbe mai arrivato, ed era arrivato. Lui era mio. Non potevo crederci… era mio! L’uomo perfetto per me. Qualcuno che mi avrebbe capito e amato… e forse, forse, accettato per quello che ero. Difetti compresi. E di quelli ne avevo molti, ne ero consapevole. Per gli dèi… un compagno. Non avevo mai provato quel senso di appartenenza prima di allora”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Non guardarti? Ma che diavolo dici, Heller!” Poi sorrise. “Ehi, hai mai notato che il tuo nome assomiglia alla parola hell, inferno?”
Gli lanciai uno sguardo torvo. “Me l’hanno fatto notare.” Circa un milione di volte mentre crescevo.
Lawson mi spinse contro il muro. “E allora, mio bel gattino infernale, vuoi spiegarmi perché non dovrei guardarti?”
Come poteva aspettarsi che riuscissi a pensare con la sua erezione premuta contro di me? Il mio compagno mi dava davvero troppo credito. “Io… sono un po’ in disordine. Non ho un bell’aspetto.”
Lawson mi circondò il viso con le mani. “Non sono d’accordo. E il tuo aspetto, qualunque esso sia, è per me,”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Perché devi riferire a Dolf e all’alfa del lupo mannaro?”
“Perché siamo compagni. Perché presto farai parte della colonia. Perché sei stato minacciato, e nessuno minaccia ciò che è mio.”
“Sono tuo?” Fui investito da un’ondata di calore. Era buffo come due parole potessero avere un tale effetto su di me. Mi piaceva pensare che ero suo.
Heller baciò la mia spalla nuda. “Assolutamente. E io sono tuo.”
E anche quello mi piaceva”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Era l’alba e Heller chiuse le persiane delle finestre, quindi tornammo a letto. “Come ti senti?”
Sbadigliai. “A parte essere stato minacciato da un lupo mannaro, aver iniziato il processo di accoppiamento e aver scombussolato il mio DNA… mi sento abbastanza bene. Stanco morto, ma bene”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Occhi chiusi, gattino. Rilassati.”
Mi tremò il respiro. Chiudere gli occhi? Non sapevo se ci sarei riuscito. Sarei stato così… aperto. Vulnerabile. Indifeso. Avrei dovuto… avrei dovuto fidarmi di lui. Avrei dovuto affidargli il mio corpo e il mio piacere. Tutto.
Non sapevo se potevo farlo. Per me era difficile fidarmi. E lui era umano. Questo non lo si poteva cambiare. Era diverso da me.
“Andiamo, puoi farlo.”
Era diverso da me, ma era anche il mio compagno. Se non di lui, di chi mi sarei potuto fidare? Lui era perfetto per me. Premette delicatamente il pollice contro la mia apertura e per poco non saltai giù dal letto. Volevo di più. Volevo… lui.
Chiusi gli occhi”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Mi piaceva parlare con lui e ascoltare le sue opinioni sugli argomenti più disparati. A volte eravamo d’accordo, altre volte no, e questo andava bene, perché nessuno dei due voleva cambiare l’altro. Stavamo bene insieme ed eravamo in grado di risolvere i problemi che ci si presentavano.
Era mio amico.
Adesso doveva diventare anche il mio amante. Ero pronto a fare quel passo, ma tra noi il sesso non avrebbe significato solo scopare. Oh, non avevo dubbi che sarebbe stato fenomenale, sconvolgente e assolutamente indecente, ma ci sarebbero stati di mezzo anche morsi e sangue. Mi sarei unito per il resto della vita a un non-umano, e quella vita sarebbe cambiata. Io stesso sarei cambiato. Letteralmente. Il mio DNA si sarebbe modificato e non sarei più stato umano. Roba importante.
Il punto era che io non volevo nessun altro, e neanche lui. Heller era perfetto per me. Provavo dei sentimenti per lui e intendevo vedere dove mi avrebbero portato. Cosa sarebbero diventati. Ero abbastanza certo che avrei potuto innamorarmi di lui. Anzi, ero già quasi innamorato. Lo volevo, e lui voleva me.
Quindi ora dovevo diventare il suo compagno.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Non ti lascio, capito? Non vado da nessuna parte. E non ti odio. Non potrei. Sei il mio compagno e non ti lascerò mai.”
Heller tirò indietro la testa. “Mi dispiace tanto.”
Gli asciugai le lacrime dalle guance. “Chiariamo le cose. Ti sei comportato da stronzo, ma ora so perché. Mi hai ferito, ma ormai è acqua passata. Ti ho perdonato.”
“Davvero? Ma, ma…”
“Davvero. E adesso lascia andare tutto. È finita e non ce ne occuperemo più. Basta lacrime, sensi di colpa o qualsiasi altra cosa ti frulli per la testa.”
“Tutto qua?”
“Tutto qua. Ti sei messo in ginocchio per me, ricordi? Quindi sì, è finita. Va bene?”
“Sì, va bene.” Sul suo viso apparve un debole sorriso, quindi chinò la testa e mi baciò le dita.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Io…” Improvvisamente Heller mi circondò con le braccia e mi seppellì il viso contro il collo.
Lo strinsi a me, sorpreso di sentire le sue lacrime contro la mia pelle. Mai e poi mai avrei pensato che avrebbe abbassato le sue difese fino a quel punto. Gli accarezzai la schiena e lo cullai, mentre lui singhiozzava sommessamente.
“È tutto a posto. Sei con me. Mi dispiace tanto, Heller. Mi dispiace che tu abbia dovuto attraversare tutto questo da solo.”
“Sono stanco di stare da solo,” sussurrò con voce spezzata. “Sono stanco di guardare gli altri da fuori. Ti prego…”
Lo strinsi ancora più forte. Mi stava chiedendo quello che pensavo io? “Che cosa, Heller? ‘Ti prego’ cosa? Cosa vuoi?”
“Te,” mormorò lui. “Voglio te. Ti prego, dimmi che non mi odi per quello che ho fatto. O per come mi sono comportato all’inizio. Ti prego, dammi una possibilità… Ti prego, non mi lasciare.”
Strizzai gli occhi, cercando di impedire alle lacrime di cadere, mentre il cuore minacciava di scoppiarmi a causa dell’angoscia che sentivo nella voce di Heller”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Buongiorno,” mi accolse Marshell con un sorrisetto. Era appoggiato al bancone della cucina con indosso solo i pantaloni del pigiama.
“Dammelo,” biascicai prendendo una tazza alle sue spalle.
“È la stessa cosa che mi ha detto lui stanotte.”
“Ti prego…” Mi versai il caffè e soffiai. Marshell, il bastardo, era fresco come una rosa, nonostante non avesse dormito per niente.
“Penso che mi abbia detto anche questo, verso le tre”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“Non ho mai capito perché hai chiamato un gatto nero Tigre,” ribatté Dolf.
“Perché eri così fiero. Hai attaccato quella busta di plastica con genuina ferocia.” Kirk ebbe un leggero brivido. “Uno spettacolo terrificante.”
Tal fece un sorrisetto.
Kirk fece l’occhiolino a Dolf. “Non sapevo ancora che il gatto eri tu, ma sapevo per certo che il gatto era un prepotente.”
M.A. Church, Behind the Eight Ball
“I'm so tired of being alone," Heller whispered, voice broken. "So very tired of being on the outside looking in. Please ..."
I tightened my arms around him. Could Heller be asking for what I thought?
"What, Heller? Please what? What do you want?"
"You," Heller murmured. "I want you. Please tell me you don't hate me for what I did. Or how I acted in the beginning. Please give me a chance ... please don't leave me."
Squeezing my eyes closed, I fought not to let the tears escape, my heart threatening to break at the anguish I heard in Heller's voice.”
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