Tempesta di spade Quotes

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Tempesta di spade (Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, #5) Tempesta di spade by George R.R. Martin
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“Quando a Grande Inverno c'era uno Stark, una fanciulla vergine poteva andarsene in giro sulla strada del Re con addosso la veste del suo compleanno senza che le succedesse niente. E i viandanti potevano trovare fuoco e pane e sale in tante locande, in tanti fortini. Ma le notti sono più fredde, adesso, e le porte sbarrate. Le piovre nuotano nella foresta del Lupo. E gli uomoni scuoiati percorrono la strada del Re facendo domande su certi stranieri."
I ragazzi Reed si scambiarono uno sguardo. "Uomini scuoiati?" ripete' Jojen.
"I ragazzi del Bastardo di Bolton. Era morto, ma adesso non e' piu' morto. E pagano buon argento per le pelli di lupo, quest' uomo ha sentito dire... e forse oro per unaparola su certi altri morti che camminano." Guardo' Bran nel dirlo, e guardo' Estate sdraiato a lui. "Quanto alla Barriera..." riprese l'uomo che forse era un Liddle " non e' quello li' il posto in cui io andrei. Il Vecchio orso ha portato i guardiani della notte nella foresta Stregata, ma tutto quello che e' tornato sono i corvi, e quasi nessuno con un messaggio. "Ali oscure, oscure parole" diceva la mia mamma. Ma quando gli uccelli volano silenziosi, a me se,bra che le parole sono ancora piu' oscure." Attizzo' il fuoco con il bastone. "Era diverso quando a Grande Inverno c'era uno Stark. Ma il vecchio lupo e' morto, e il Giovane lupo e' andato al sud, a giocare... il gioco del trono . E a noi, tutto quello che ci rimane sono gli spettri.”
George R.R. Martin, Tempesta di spade
“Spesso, i peggiori stupidi sono più astuti degli uomini che ridono di loro”
George R.R. Martin, Tempesta di spade
“<> Erano i nomi dell'odio del suo odio.”
George R.R. Martin, Tempesta di spade
“[...] Solo che l'amore non sempre è la cosa più saggia, e io l'ho imparato. Può condurci a commettere gravi follie, eppure noi seguiamo i nostri cuori... dovunque essi possano condurci. [...]”
George R.R. Martin, Tempesta di spade
“Ma non sempre quello che vogliamo è anche quello che otteniamo" riflettè con amarezza il Folletto [...]”
George R.R. Martin, Tempesta di spade
“Daenerys non ebbe il tempo di dire altro. Il cavaliere l'attirò a sé e premette la sua bocca sulle labbra morbide di lei. Ser Jorah odorava di sudore, di salmastro e di cuoio. Le borchie di ferro della sua tunica affondarono nei seni nudi della regina mentre lui la stringeva a sé. Con una mano la trattenne per le spalle, facendo scendere l'altra lungo la curva della schiena. Daenerys schiuse le labbra, accogliendo la lingua ardente di lui. "La sua barba punge" pensò "ma la sua bocca è dolce.”
George R.R. Martin, Tempesta di spade